Dalle colline della Franciacorta a quelle del Garda, dai Colli dei Longobardi ai ripidi pendii della Valle Camonica. La provincia di Brescia è tappezzata di vigneti da cui provengono grandi vini. La fine dell’estate e l’inizio dell’autunno sono i periodi migliori per andare alla scoperta di questi straordinari territori enoturistici che hanno fatto dell’accoglienza un must. Sono tutti da scoprire e da assaporare seguendo le Strade del vino che vi si snodano e i percorsi tracciati fra vigne e cantine.

Fra le vigne (e gli ulivi) del Garda e delle sue tre zone vini DOC in Provincia di Brescia
La Franciacorta, terra del prezioso Franciacorta a cui dà il nome, è fra le zone italiane più amate dagli enoturisti. Le sue colline sono punteggiate da borghi e castelli, abbazie e ville patrizie, prestigiose cantine. Vi si snoda la Strada del Franciacorta che prende il via dal centro di Brescia e arriva sulle sponde del Lago d’Iseo. Sulla sponda bresciana del Lago di Garda, viti e ulivi caratterizzano un incantevole paesaggio mediterraneo. Qui si si snoda la Strada dei Vini e dei Sapori del Garda.
Costellata da deliziosi borghi e caratteristiche cittadine lacustri, fra cantine, frantoi, agriturismo, trattorie tipiche e raffinati ristoranti di ricerca. Si può scoprire seguendo gli itinerari automobilistici che si snodano ad esempio in Valtènesi, nel tratto da Sirmione a Salò. O si può visitare il Parco dell’Alto Garda oppure pedalare in relax lungo il percorso di una trentina di km fra i vigneti del Lugana. Sono le zone di produzione di importanti e apprezzati vini a Denominazione d’Origine Controllata.
In Valtenesi ultimo avamposto del mediterraneo in Europa
La Valtènesi è il cuore della DOC Riviera del Garda Classico che va da Sirmione a Limone sul Garda. È considerata come l’ultimo avamposto di Mediterraneo nel cuore del nord-Europa, tra i comuni di Desenzano a Salò nel cuore dell’anfiteatro morenico gardesano. È contraddistinta da un microclima unico, influenzato dai benefici effetti del più grande lago italiano. In questo territorio si coltiva la vite fin dal periodo preromano. Il principale patrimonio enoico è il Groppello, che vi ha trovato patria elettiva.
Grande vitigno autoctono, può essere considerato una sorta di patrimonio dell’umanità, visto che al mondo ne esistono solo 400 ettari coltivati per l’appunto in quest’area. Altra perla della Valtènesi è il pregiato Chiaretto, fra i più importanti ed apprezzati Rosé italiani. Occasioni piacevoli per visitare la Valtènesi sono in giugno Valtènesi in Rosa e il 5 ottobre Profumi di mosto. Ciascuna azienda propone esperienze in cantina e in vigneto, dalle degustazioni alle installazioni artistiche en plein air, agli abbinamenti cibo-vino.

Vini DOC in provincia di Brescia sul Lago di Garda
Le ondulate colline moreniche che abbracciano a sud il Garda sono la terra del Lugana DOC. Raffinato bianco lacustre dai natali illustri. La sua origine è certificata fin dal Settecento e la tradizione viticola di queste terre risale quantomeno ai Romani. Racchiusa nel magico quadrilatero ha nei comuni di Sirmione e Pozzolengo i propri apici verticali, e in Desenzano e Peschiera del Garda quelli orizzontali. La denominazione Lugana si sviluppa a cavallo fra le province di Brescia e Verona, in una zona di straordinaria bellezza, amatissima da turisti italiani e stranieri. Le cantine accolgono i visitatori con degustazioni guidate, ristorazione curata, opportunità di alloggio, musei tematici e con molte altre piacevoli esperienze.
Prodotto da una particolare varietà d’uva locale chiamata “turbiana”, il Lugana profuma di fiori di campo e agrumi ed è oggi uno dei vini italiani di maggior successo. Per conoscerne tutte le sfumature, niente di meglio che visitarne in autunno le cantine, o partecipare al Lugana Festival, imperdibile appuntamento di maggio a Desenzano. Terza DOC è il San Martino della Battaglia.
Si tratta di un bianco secco prodotto dalle uve a frutto bianco del Tuchì o Tocai Friulano, diffuso oltre che in Friuli Venezia Giulia, anche Veneto e in Lombardia orientale. Il suo nome deriva dal luogo, nel comune di Desenzano, dove nel 1859 si combatté la più cruenta e decisiva battaglia del Risorgimento. La battaglia è commemorata da un’alta torre eretta per onorare la memoria di Vittorio Emanuele II e di coloro che hanno combattuto per l’Unità d’Italia. Dalla sua cima si gode uno straordinario panorama sul basso lago di Garda.

Vini DOC in provincia di Brescia. Pusterla e la Strada del Vino e dei Sapori Colli dei Longobardi
Brescia vanta in campo enologico una curiosità piuttosto inconsueta per una città. Si tratta del vigneto urbano del Pusterla che si inerpica fino al Castello. Con i suoi 3,4 ettari, è fra i più estesi vigneti cittadini d’Europa. Il vigneto, da cui provenivano i vini per le monache desideriane del vicino Monastero di Santa Giulia è il punto di partenza della Strada del Vino e dei Sapori Colli dei Longobardi. Questa strada si inoltra verso sud in un’area tradizionalmente vocata alla produzione vitivinicola, importante centro romano e, successivamente, sede di un potente Ducato longobardo.
Lungo il percorso della Strada, che nel 2026 compirà 25 anni, si toccano centri dalla storia antica,cantine, piccoli produttori d’eccellenze agroalimentari, trattorie e ristoranti dove si gusta la più autentica cucina bresciana. Si trovano anche collezioni da visitare, come il Museo del Marmo di Botticino. Per celebrare l’autunno e gustarne appieno i sapori, in ottobre e novembre viene organizzato lungo la Strada del Vino e dei Sapori “Autunno Longobardo”, una quarantina di eventi per un vero e proprio viaggio nel gusto. Tutto ciò alla scoperta della cultura e del territorio della pianura bresciana.

Vigne di montagna, terrazzamenti in Valle Camonica e vini DOC in provincia di Brescia
Anche la montagna bresciana è terra di vini pregiati. In Valle Camonica, nota in tutto il mondo per le sue straordinarie incisioni rupestri Patrimonio Umanità Unesco, vengono infatti prodotti corposi ed apprezzati vini IGT. Fra antichi tracciati, vigneti terrazzati e percorsi tra borghi e cantine dove sostare per visite e degustazioni, il Consorzio Vini Valcamonica e varie cantine indipendenti propongono itinerari da fare in bici o a piedi. Questi cammini coniugano sport, buon vino e cucina di montagna. ll percorso “Tra vigne e vini”, ad esempio, attraversa i vigneti e le cantine del conoide della Concarena, accompagnato da bacheche informative che illustrano la storia della viticoltura in Valle Camonica.
Si parte dall’infopoint di Capo di Ponte e si arriva nel centro di Breno. Il tragitto dà la possibilità di fare piccole deviazioni verso i maggiori punti di interesse della zona, tra cui il Parco delle Incisioni Rupestri di Naquane (Patrimonio Unesco), la Pieve di San Siro e il Monastero di San Salvatore a Capo di Ponte, il Santuario della Via Crucis di Cerveno e il Santuario di Minerva a Breno.
Il percorso “Tra vigne e ulivi” si snoda tra vigneti e uliveti dei comuni di Piamborno e Darfo Boario Terme, offrendo al visitatore scorci incantevoli sul Lago Moro e sul Lago di Iseo. Si sono anche tappe a siti di rilevanza storico-culturale come il complesso monastico del Santuario dell’Annunciata di Piamborno e il Parco Comunale delle Incisioni Rupestri di Luine, Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Un’occasione speciale per conoscere vini e territorio è, nel weekend del 24-26 ottobre 2025, la Valle dei Segni Wine Trail.



