LUXARDO
Mariachi Coctail con Tequila Luxardo

Luxardo S.p.a. Il 2021 è un anno particolarmente significativo per l’azienda che giunge al traguardo dei suoi 200 anni. Si tratta di un anniversario che racchiude un lungo e complesso percorso di vicissitudini familiari che si snodano attraverso la storia fino ad oggi. L’azienda, una delle più antiche distillerie esistenti al mondo, si distingue tra le poche società liquoristiche europee ancora interamente di proprietà della stessa famiglia.   Essere qui a raccontare i nostri 200 annicommenta Franco Luxardo, senior partner – è una profonda emozione. Non sempre è possibile festeggiare queste ricorrenze di persona, a me succede oggi e ne sono orgoglioso: con il pensiero rivolto al passato e la speranza nelle nuove generazioni.”  

LUXARDO
Negozio Luxardo a Torreglia (Padova)

Le Origini dell’Azienda Luxardo

Girolamo Luxardo fonda nel 1821 a Zara, cittadina sulle coste della Dalmazia, per secoli parte della Repubblica di Venezia la sua azienda. Con la caduta della Serenissima nel 1797 e con la presa di potere dell’Austria, Zara diventa capitale del Regno di Dalmazia. Quale rappresentante consolare del Regno di Sardegna, dal quale poi si sarebbe sviluppato il nuovo regno d’Italia, arrivò un patrizio genovese, Girolamo Luxardo, che si trasferì in Zara con la famiglia nel 1817. La moglie di Girolamo, Maria Canevari, si dedicò, come era uso all’epoca, a produrre liquori in casa e dedicò la sua massima attenzione ad uno di essi. Questo liquore prodotto nella cittadina dalmata era conosciuto sin dal Medioevo, prodotto nei conventi col nome di “Rosolio Maraschino”.

LUXARDO
Sede storica a Zara – Dalmazia

1821: fondazione della fabbrica Luxardo

Il liquore era ottenuto mettendo in infusione in alcol le marasche (ciliegie asprigne coltivate localmente), zuccherando e unendo essenza di rose per profumare. Ne furono prodotte quantità così elevate e di così pregiata qualità che la cosa richiamò l’attenzione di amici e di estimatori. Girolamo, sfruttò tale iniziativa familiare fondando nel 1821 una fabbrica destinata alla produzione del Maraschino su scala industriale, introducendo l’importante innovazione di processo costituita dalla distillazione a vapore.

LUXARDO
Girolamo Luxardo

Il “Privilegio” dell’Imperatore d’Austria all’Azienda Luxardo

Nel 1829 dopo otto anni di perfezionamenti, ottenne dall’Imperatore d’Austria un ‘privilegio’, ossia un brevetto che gli riservava la produzione esclusiva per quindici anni. Fu la conferma della qualità superiore del liquore Luxardo, tanto che ancor oggi la denominazione di Privilegiata Fabbrica di Maraschino “Excelsior” Girolamo Luxardo è presente nella ragione sociale. Nel corso dell’Ottocento l’azienda divenne la più importante distilleria di Zara, acquisendo con il suo Maraschino la leadership sui maggiori mercati mondiali dell’epoca.

L’accorta politica economica di Michelangelo Luxardo, terza generazione, portò nel 1913 alla costruzione di un modernissimo stabilimento, fra i più grandi dell’Impero Austro-Ungarico.  Alla fine della Prima Guerra mondiale Zara diventa parte del Regno d’Italia. L’azienda Luxardo diventò così una delle più importanti aziende del Paese. Ancora oggi chi si reca nel porto di Zara, noterà la mole del palazzo che troneggia sul lungomare, una volta destinato ad abitazione ed uffici della famiglia Luxardo.

LUXARDO
Bottaia

Il blocco dell’attività causato dalla Seconda Guerra Mondiale

Il momento di felice espansione che l’azienda conobbe nel ventennio successivo alla Prima Guerra Mondiale, subì un pesante arresto nel 1940 con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. La guerra portò notevoli restrizioni all’attività industriale. Nel novembre 1943, i pesanti bombardamenti anglo-americani distruggono quasi totalmente l’edificio.  Nel corso della ritirata delle truppe italiane e tedesche dalla Dalmazia (1944), i partigiani di Tito devastò la città e gli abitanti furono obbligati a partire esuli verso la penisola, ma molti vennero ferocemente uccisi.

Fra di essi c’erano Pietro Luxardo e il fratello Nicolò con la moglie Bianca, annegati nel mare di Zara. Lo stabilimento semi distrutto fu confiscato. La famiglia dispersa. I componenti superstiti della famiglia, riuscirono a fuggire in Italia, lasciando dietro di sé tutte le loro cose che i partigiani confiscarono velocemente. La compagnia fu nazionalizzata. Tutto faceva presagire che, dopo oltre un secolo, l’attività della Luxardo fosse destinata a chiudere definitivamente i battenti.  Così non fu.

LUXARDO

La ricostruzione  

L’unico dei fratelli superstiti della quarta generazione, Giorgio Luxardo, ebbe il coraggio di far ripartire da zero l’antica attività. Senz’altro fu sostenuto da una lungimirante capacità imprenditoriale. Scelse il 10 febbraio 1947, giorno del Trattato di Pace di Parigi con cui la sua città natale veniva ceduta alla Jugoslavia, per aprire assieme al giovane Nicolò III un nuovo capitolo della propria vita e della vita dell’azienda. Venne così aperto lo stabilimento di Torreglia, in provincia di Padova, ai piedi dei Colli Euganei. La quinta generazione composta da Nicolò III, Michele e Franco, ha saputo, con un forte senso di appartenenza familiare, riportare l’azienda ai livelli di un tempo. Tutto questo dopo gli inevitabili sacrifici dettati dalle varie vicende storiche. Ha saputo sviluppare una completa gamma liquoristica, incrementando significativamente la presenza sul mercato nazionale e dedicandosi alla penetrazione commerciale nei più svariati mercati mondiali.

LUXARDO
Fabbrica Luxardo

Gli anni della rifondazione

I primi anni ’80, grazie al consolidamento dei mercati esistenti e alle innovazioni introdotte sul piano gestionale, sono stati un periodo di consistenti investimenti nello stabilimento di Torreglia. I tradizionali alambicchi in rame, le suggestive cantine d’invecchiamento e le modernissime linee di imbottigliamento sono gli elementi distintivi di un’azienda che coniuga rispetto della tradizione e aggiornamento tecnologico. 

LUXARDO
Punto vendita a Torreglia (Padova)

La marasca Luxardo

La chioma in un primo tempo assume forma piramidale, tondeggiando poi irregolarmente. Le branche che si diramano dal fusto sono inclinate, mentre i rami fruttiferi dell’annata sono sottili e penduli. La corteccia è di color rossiccio. L’albero ha accentuata caratteristica a cacciar pollini, cioè germogli che sorgono dalle radici, tanto che abbandonata a sé la pianta in breve infesta un ampio giro di terreno, compromettendo la sua longevità e produttività.

A maturazione il frutto è viola scuro, tendente al nero. Fin all’inizio del Settecento, tutta la produzione di marasche era concentrata nel territorio di Almissa, a sud di Spalato. All’inizio del 19esimo secolo, la richiesta di marasche in Dalmazia crebbe enormemente a seguito della nascita e diffusione del Maraschino. La distilleria Luxardo divenne in pochi anni il maggior acquirente di questo frutto. L’esodo dalle terre dalmate delle popolazioni, a causa dei mutamenti politici del 1945, portò nella penisola italica anche il maggior produttore di Maraschino.

Marasca Luxardo

La valorizzazione delle marasche in Italia

Si rese così necessaria la valorizzazione e l’incremento delle zone di marasche in Italia.
Nella parte orientale della pianura padana si elevano i Colli Euganei, vera isola mediterranea al Nord. I terreni sono costituiti da rocce vulcaniche e sedimentarie calcaree biancastre o rossastre, che si ricollegano alla grande fascia delle Alpi calcaree che si estende fino alla Dalmazia meridionale. In questo habitat, Luxardo coltiva ancora oggi le sue preziose marasche che hanno preso il nome di “Marasca Luxardo”. Questa varietà è stata selezionata da Giorgio Luxardo assieme al Professor Morettini dell’Università di Firenze subito dopo la Seconda guerra mondiale. Questa selezione che è durata diversi anni ha permesso di ottenere un frutto particolarmente adatta ad usi industriali. Più piccola ma ricca di succo, la “Marasca Luxardo” si coltiva in moderni marascheti presenti nel nord est d’Italia e vengono monitorati costantemente dalla famiglia Luxardo.

Maraschino originale

L’azienda oggi  

La LUXARDO è una delle poche società europee di alcolici ancora di proprietà della stessa famiglia. Esporta le sue specialità in oltre 83 paesi diversi. E’ un luogo in cui tradizioni secolari incontrano metodi di produzione all’avanguardia. Oggi, con l’arrivo della settima generazione, tre generazioni lavorano insieme per continuare l’eredità di Girolamo. Oggi la Luxardo nello stabilimento di Torreglia lavora ogni anno le sue marasche. Controlla direttamente tutta la filiera, dalla materia prima fino all’imbottigliamento. Raggiunge un totale di produzione di oltre 6 milioni di bottiglie l’anno. La sede si sviluppa su 12.000 mq coperti. Conta circa cinquanta dipendenti, una novantina di collaboratori commerciali in Italia e oltre ottanta importatori a livello mondiale.  

Fabbrica

L’Italia nei liquori Luxardo che conquistano il mondo

Il portfolio aziendale comprende un mix completo di brand dal successo internazionale per offrire al consumatore un’ampia gamma di liquori classici italiani.  Maraschino e Cherry ‘Sangue Morlacco’ sono i due prodotti storici, ai quali si aggiungono altri liquori tipici della tradizione italiana, Sambuca dei Cesari, Amaretto di Saschira, Limoncello, Aperitivo etc., unitamente ad un’ampia selezione di specialità aromatiche per la pasticceria artigianale. Da circa un decennio è stata inoltre avviata con successo una specifica linea di produzione di confetture di alta gamma, sempre destinate alla pasticceria. In azienda attualmente lavorano insieme tre generazioni della famiglia, impegnate a garantire la dovuta continuità all’eredità di Girolamo Luxardo.

di Maria Rosaria Talarico

Distillati Luxardo

INFORMAZIONI:

http://www.stradadelvinodeicollieuganei.it

ARTICOLI CORRELATI:

https://www.ilviaggiatore-magazine.it/luoghi-viaggi/padova-citta-di-giotto-rappresenta-l-italia-per-l-unesco/

Share Button
image_printStampa la pagina