Venezia e la laguna

Venezia e la laguna.  Città immortale e magica, Venezia non smette mai di sorprendere. Addentrarsi nei campielli, perdersi tra calli e fondamenta regala ogni volta una visione nuova di questa città sospesa sull’acqua, che tutti, almeno una volta sperano di poter visitare. Il centro storico con Piazza San Marco, la Basilica e il campanile, il Palazzo Ducale. Le incredibili chiese, con capolavori che tolgono il fiato. Le gondole che attraversano i canali e regalano momenti romantici ai milioni di turisti che ogni anno la visitano. Venezia però è anche profumi, sapori e la sua laguna. Un territorio spesso poco visitato dai turisti. Una distesa piatta in cui addentrarsi per scoprire tante isole, ognuna con una sua anima.

Alla scoperta di Venezia e la laguna

Il modo migliore per conoscere Venezia è spostarsi a piedi. Al massimo usando una gondola per attraversare il canal grande. Solo in questo modo sarà possibile conoscere anche la Venezia più vera. Quella delle strette calli, i panni stesi e i piccoli negozi di vicinato, gli artigiani storici, i tipici bacari. Così tra una tappa e l’altra, tra splendidi palazzi e maestose chiese, si potrà respirare l’aria della Venezia più autentica.

La città senza vie

Venezia è una città unica. A partire dalla toponomastica. Per potersi muovere a Venezia per prima cosa bisogna dimenticare gli indirizzi normali. Qui i quartieri si chiamano sestrieri e sono sei: San Marco, Cannaregio, Castello, Dorsoduro, San Polo e Santa Croce. Tra i più veneziani Dorsoduro, San Polo e Santa Croce, Castello ha un fascino tutto suo. Le piazze sono chiamate campielli e le vie calli o fondamenta. I numeri civici non vanno dall’inizio alla fine come nelle vie, ma continuano per tutto il sestriere. A Venezia c’è solo una strada, Strada Nuova, quella che serve per convogliare i turisti dalla stazione dei treni a San Marco e una via, via Garibaldi a Castello.

Venezia – da Pixabay

I capolavori di Tintoretto e Veneziano

Venezia e la laguna nascondono tanti tesori. Se si decide di abbandonare la strada principale, la Strada Nuova, si rischia forse di allungare un po’, sbagliando a volte la strada, ma l’emozione che si prova ritrovandosi in angoli silenziosi con scorci su piccoli ponti che attraversano gli infiniti canali interni è impagabile. A Venezia comunque si ritrova sempre la strada e si raggiungono le chiese e i palazzi che si vogliono visitare da punti sempre nuovi. Attraversando il Ponte degli Scalzi, appena usciti dalla stazione, si raggiunge San Giacomo dell’Orio, un campo veneziano ancora autentico. Ci si può fermare per un cicchetto in un bacaro frequentato da veneziani e poi andare a visitare due capolavori della città, la Scuola Grande di San Rocco, con il ciclo pittorico più famoso di Tintoretto e la Basilica Santa Maria Gloriosa dei Frari, dove ammirare la celebre Assunta di Tiziano.

I capolavori delle Gallerie dell’Accademia

Attraversando piccoli ponti e un labirinto di calli si raggiungono le Gallerie dell’Accademia. Qui si trova la più ricca collezione di dipinti della scuola veneziana. Si parte delle trecentesche tavole di Paolo e Lorenzo Veneziano per arrivare alle opere dei vedutisti e di Tiepolo nel 1700, passando per opere di artisti come Carpaccio, Giorgione, Tiziano, Tintoretto e Veronese. Due gioielli da non perdere delle Gallerie sono La Tempesta di Giorgione e La Pietà di Tiziano.

Collezione Peggy Guggenheim @Matteo Defina

Venezia e la laguna, a casa di Peggy

Dai capolavori della scuola veneziana alle principali opere dell’arte europea e americana della prima metà del XX secolo il passo è breve. Poco lontano dall’Accademia, si trova la Collezione Peggy Guggenheim. Il museo ha sede nello splendido Palazzo Venier, affacciato sul Canal Grande, in quella che fu l’abitazione di Peggy Guggenheim e che ospita la sua collezione. Guggenheim ha dedicato la sua vita alla realizzazione di un museo che valorizzasse le opere delle avanguardie di tutto il mondo. È riuscita così a riunire capolavori del Cubismo, Futurismo, Pittura Metafisica, Espressionismo astratto americano. Opere dei più grandi artisti del XX secolo, Sironi, Morandi, Modigliani, ma anche Picasso, Magritte, Dalì, Fontana, Pollock, Calder, Warhol. Il museo ospita inoltre la Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof, il Giardino delle sculture Nasher e mostre temporanee.

Piazza San Marco – da Pixabay

Piazza San Marco, simbolo di Venezia e la laguna

Entrare in Piazza San Marco emoziona sempre. Anche se l’hai già vista, anche se ci sei già stato tante volte e sai cosa ti aspetta.  L’immensa piazza, circondata dal colonnato e dai portici si apre sulla Basilica di San Marco. La maestosa facciata, le cinque cupole e gli oltre 4000 metri quadri di mosaici al suo interno rivelano le influenze orientali. I lavori per la costruzione della Basilica iniziarono nell’828, ma una prima ricostruzione fu fatta nel 978 dopo un incendio. La costruzione dell’attuale basilica cominciò nel 1063 in stile bizantino per rappresentare il potere della Repubblica veneta.

Basilica San Marco – da Pixabay

Quando si entra nella Basilica si sente di entrare in un capolavoro. Mosaici dorati ricoprono le pareti e raccontano la storia del viaggio che ha portato a Venezia, da Alessandra d’Egitto, le spoglie di San Marco qui custodite nell’altare maggiore. L’ingresso alla Basilica di San Marco è gratuito. Sono a pagamento la visita al Museo, alla Pala D’oro e al Tesoro di San Marco, tutti i preziosi raccolti nel tempo per rendere omaggio a San Marco, molti dei quali arrivati a Venezia da Costantinopoli. 

Venezia e la laguna
Palazzo Ducale – da Pixabay

Palazzo Ducale, il potere dei dogi

Capolavoro dell’arte gotica, Palazzo Ducale era l’antica sede dei dogi veneziani. Gli interni sono decorati dai maggiori artisti che hanno lavorato in città, Tiziano, Veronese, Tiepolo, Tintoretto. Il Palazzo ospita oggi un museo che ripercorre la storia di Venezia, dalle origini ai primi dogi. Racconta la storia del Palazzo dal Trecento ai rinnovamenti del doge Foscari, all’incendio del 1577 fino alla fine della Repubblica di Venezia

Venezia e la laguna
Libreria dell’acqua alta – da Pixabay

La Libreria dell’Acqua Alta

Da San Marco si può tornare indietro verso il Campo di Santa Maria Formosa e raggiungere la Basilica dei Santi Giovanni e Paolo. E’ una sorta di Pantheon veneziano. Qui sono sepolti 25 dogi veneziani. Sempre lasciando San Marco vale la pena fermarsi alla Libreria dell’acqua alta, un luogo particolare e curioso. Si trovano volumi di tutti i tipi, gialli, fumetti, letteratura, libri di viaggio, accatastati in gondole, canoe e vasche, per essere salvaguardati dall’acqua alta. La libreria è stata inserita dalla BBC tra le 10 più belle del mondo.

Veenzia e la laguna
Il Ponte di Rialto – da Pixabay

Rialto, uno sguardo sul Canal Grande

Uno dei punti più belli per ammirare la città dal Canal Grande è il Ponte di Rialto. Venezia è costruita su 121 isole, collegate da 435 ponti. I quattro ponti principali servono per attraversare il Canal Grande: degli Scalzi, vicino alla Stazione, dell’Accademia, il più recente, il Ponte della Costituzione, realizzato da Santiago Calatrava e Rialto, il più famoso. Il Ponte di Rialto è stato per molto tempo l’unico collegamento tra le due sponde del Canal Grande. Inizialmente realizzato in legno, dopo aver ceduto sotto il peso degli spettatori durante una cerimonia nel 1444, venne ricostruito in pietra. Il passaggio centrale è fiancheggiato da negozi.  

Venezia e la laguna, le isole

Meno conosciuta, ma decisamente affascinante è Venezia e la laguna, con le isole che la circondano. Un itinerario diverso, che fa scoprire un lato nascosto della città. Si parte dalle isole più note come Murano e Burano.

Venezia e la laguna
Murano – da Pixabay

Murano è un insieme di isole collegate tra loro nel nome della tradizione del vetro artistico. I segreti del mestiere venivano tradizionalmente tramandati di padre in figlio e gelosamente custoditi dalle famiglie più importati.

Venezia e la laguna
Burano @Veneto.eu

I colori di Burano

Da Murano l’itinerario in vaporetto porta a Burano, famosa per le sue case colorate e i merletti. I colori sgargianti delle sue abitazioni lasciano sempre tutti incantati. La leggenda vuole che i pescatori usassero dipingere le proprie abitazioni per poterle riconoscere da lontano, al loro rientro dal periodo di pesca invernale, soprattutto quando le nebbie avvolgevano il paesaggio. Passeggiando tra calli e campielli è ancora possibile incontrare qualche anziana signora che realizza merletti con il tradizionale tombolo.

Un caratteristico ponte in legno, detto Ponte Longo, collega Burano con un’altra isola, Mazzorbo. Faceva parte della Podesteria di Torcello. A testimonianza della sua storia rimane la chiesa di Santa Caterina, edificata tra il 1283 e il 1291 che ospita la campana più antica di tutta la laguna, datata 1318.

Venezia e la laguna
Torcello – da Pixabay

Torcello e San Francesco nel Deserto, silenzio e quiete

Lontano dalla confusione delle calli veneziane, il silenzio regna nelle isole di Torcello e San Francesco del Deserto. Torcello è uno dei più antichi insediamenti veneziani. Oggi, quasi disabitata, ospita l’antica Basilica di Santa Maria Assunta. Una costruzione veneto-bizantina con straordinari mosaici tra cui il grandioso Giudizio Universale. Le giornate all’isola di San Francesco del Deserto sono invece scandite dai ritmi del convento dei frati minori, dediti alla preghiera e alla contemplazione.

Lido @veneto.eu

Il Lido, charme liberty

Decisamente diverso il clima che si respira al Lido. L’isola è famosa per i suoi stabilimenti balneari. Le suggestive capannine hanno ospitato artisti e celebrità, soprattutto in occasione della Mostra Internazionale del Cinema che si tiene a settembre. L’isola si può visitare in bicicletta, pedalando lungo i viali circondati da palazzi Liberty. Si può raggiungere il borgo di Malamocco, dove si trova la casa in cui visse Hugo Pratt, che qui creò il personaggio di Corto Maltese. Gli Alberoni la punta estrema dell’isola, con le sue spiagge libere, le dune sabbiose e l’oasi protetta dal WWF. Gli amanti dei green troveranno un magnifico campo da golf a 18 buche.

Sant’Erasmo @Veneto.eu

Gli orti e i vigneti di Venezia e la laguna

Sant’Erasmo è l’orto di Venezia. Fin dal Medioevo in questo lembo di terra strappato alle acque si coltivavano frutti e ortaggi che servivano a rifornire la città. La vocazione agricola dell’isola viene celebrata ogni anno in due grandi occasioni: la festa di Maggio del famoso carciofo violetto Presidio Slow Food e quella d’ottobre dedicata al mosto d’uva.

Venezia e la laguna
San Lazzaro degli Armeni – da Pixabay

Venezia e la laguna incontrano la cultura armena

San Lazzaro degli Armeni è una piccola isola a una ventina di minuti di vaporetto da piazza San Marco. Qui si trova il Monastero dei monaci armeni dell’Ordine dei Mekhitaristi che s’installarono qui nel 1717. La comunità armena custodisce un impressionante patrimonio culturale. Ha una tipografia interna e una biblioteca che conserva manoscritti rari. Tra le meraviglie da non perdere le tele del Tiepolo, una candida scultura del Canova, una singolare mummia egiziana e il colorato roseto dove i monaci raccolgono i petali dei fiori che usano per produrre la profumata vartanush, marmellata a base di rosa.

Venezia e la laguna
Isola della Giudecca – da Pixabay

La Giudecca e le altre isole di Venezia e la laguna

L’isola più vicina a Venezia, dalla quale è divisa da un profondo canale, è la Giudecca. Un tempo era chiamata Spina Longa per la sua forma allungata a spina di pesce. Formata da 8 isole minori, è percorsa da una lunga fondamenta che l’attraversa in tutta la lunghezza. L’itinerario alla scoperta delle Giudecca parte da Sacca Fisola. Da qui si prosegue per Molino Stucky, antico mulino simbolo dell’archeologia industriale ora albergo di lusso. Si arriva quindi alla Chiesa di Sant’Eufemia per proseguire verso la Chiesa del Redentore. Venne fatta costruire dal Senato della Repubblica per la fine dell’epidemia di Peste che colpì Venezia nell’estate del 1575. Disegnata da Palladio fu ultimata nel 1592 da Antonio da Ponte. Costruita su progetto di Palladio anche la Chiesa e Convento delle Zitelle.

Venezia e la laguna
San Giorgio Maggiore @Veneziaunica

San Giorgio e il capolavoro di Palladio

Ultima tappa dell’itinerario, l’isola di San Giorgio Maggiore. Per raggiungerla è necessario prendere il vaporetto. Appena scesi ci si trova di fronte la splendida Chiesa di San Giorgio Maggiore. Essa rappresenta una delle principali opere di Andrea Palladio. All’interno si possono ammirare la Madonna in trono e Santi di Sebastiano Ricci, l’Ultima cena e Raccolta della manna di Tintoretto così come la Pala dell’altare.

Ombre e bacari di Venezia e la laguna

Il bicchiere di vino in Veneto e soprattutto a Venezia si chiama “ombra”. Forse non tutti però sanno perché. Una volta si andava a bere un bicchiere di vino in piazza San Marco e gli osti spostavano i loro chioschi, bacari, seguendo l’ombra del campanile per rimanere all’ombra e tenere anche il vino fresco. I proprietari dei bacari, per fare in modo che i clienti non si ubriacassero, accompagnavano il vino con i cicheti, piccoli assaggi di piatti tipici veneziani, proposti a seconda della stagionalità. Ancor oggi per scoprire i sapori della vera Venezia ci si può fermare in un bacaro per un aperitivo o un’ombra accompagnata da gustosi cicheti.  Baccalà mantecato, sarde in saor, folpeti, trippa, nervetti, uova sode con l’acciuga, ma anche le famose castraure, i piccoli carciofi degli orti di Venezia.

testo di Evelina Bergamasco

INFORMAZIONI:

https://www.veneto.eu/IT/Venezia/

https://www.veneziaunica.it/

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