La PASQUA in Valtellina si presenta all’insegna delle antiche tradizioni.
Due sono gli appuntamenti più importanti legati a questa festività: la sfilata dei Pasquali a Bormio e la solenne processione del Venerdì Santo a Chiavenna.
A Bormio il giorno di Pasqua, imperdibile è l’appuntamento con i Pasquali, una suggestiva sfilata che si ripete ogni anno secondo lontane tradizioni. Al suono festante delle campane i giovani del paese, vestiti con il tipico costume bormino, trasportano a spalla fino alla chiesa in piazza del Kuerc i ‘Pasquali’, vere e proprie opere d’arte a sfondo allegorico-religioso. Una sfilata che richiede mesi e mesi di preparazione e vede il coinvolgimento di tutti i rioni, ognuno chiamato a realizzare la propria ‘portantina’ allegorica, con un tema sempre nuovo, legato alla vita quotidiana. Al termine della processione, resa ancora più suggestiva dalla presenza di bambini, famiglie e gruppi folkloristici, tutti con i tradizionali costumi, una giuria designerà il migliore Pasquale. I carri rimarranno esposti in piazza del Kuerc fino al lunedì di Pasquetta.
La tradizione dei Pasquali, folkloristica e religiosa insieme, affonda le radici nell’antica cultura contadina di Bormio: le prime testimonianze risalgono al XVII secolo, quando esisteva l’obbligo di preparare e cucinare un agnello da distribuire in piazza del Kuerc, la piazza centrale del paese, il giorno di Pasqua. Alla fine del XIX secolo s’introdusse la benedizione dell’agnello vivo e, da qui, nacque la gara tra i ‘reparti’ per adornare al meglio il proprio animale. A poco a poco, s’incominciò ad adagiare gli agnellini su delle portantine di muschio addobbate e, da lì, si arrivò ai Pasquali così come oggi vengono celebrati.

bormio pasquali

Per informazioni:
(www.bormio.eu/event/pasquali-bormio/).

 A Chiavenna il 25 marzo, la sera del Venerdì Santo, si tiene la processione di fede guidata dall’antica confraternita ‘Buona Morte’.  Al calar del sole, la via principale del paese si veste di drappi e ceri per accompagnare la sfilata dei confratelli che, vestiti con lunghe tuniche nere, portano in mano oggetti antichi per rievocare i momenti più importanti della passione di Cristo. Al loro seguito un lungo corteo di fedeli, sacerdoti, chierichetti, seguiti dalla banda cittadina e scortata da carabinieri in divisa storica. A ogni stazione i fedeli che assistono al passaggio della processione partecipano alla preghiera: la musica si ferma e due ali di folla si addensano ordinate ai piedi dei palazzi che segnano il limite della ‘vasca’ di via Dolzino e del centro storico. Dalle finestre delle case, i fedeli assistono alla processione, osservando dall’alto il passare lento e ordinato del corteo. Ogni stazione è preparata con cura: piccoli altari vengono allestiti nei punti prestabiliti, decorati con immagini sacre e paramenti antichi. I negozi, i bar e gli esercizi pubblici abbassano le serrande, partecipando così al sentimento collettivo. Ogni anno la tradizione della processione si rinnova con grande passione. È l’opportunità per scoprire un lato suggestivo della cultura locale, nella quale storia e fede si fondono in modo profondo.

Per informazioni:
(www.valchiavenna.com/it/curiosita/Processione-di-fede.html).

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