Il Viaggiatore Magazine - Fase di preparazione al lancio, Rubano (PD)

Il Viaggiatore Magazine – Fase di preparazione al lancio, Rubano (PD)

Da lassù la fretta perde ogni significato. Sollevarsi da terra lentamente in una cesta di vimini, in silenzio, spinti dal vento, senza una rotta definita, sorvolando cime innevate, territori non ancora addomesticati dall’uomo, colline dipinte dai colori delle diverse coltivazioni e adornate da piccoli borghi e città millenarie come non si erano mai viste prima. Non si decolla tutti i giorni, bisogna aspettare le condizioni atmosferiche adatte ma l’attesa, come in tutte le cose, rende ancora più intenso il desiderio.
Un modo inedito di scoprire il territorio, lontano dai suoi rumori, dimenticando la frenesia che ogni giorno divora il nostro tempo, spiando dall’alto, quasi senza farsi notare, la vita di chi sta laggiù, ricambiati dallo stesso sguardo sorpreso. Lassù la solitudine costringe a fare i conti con se stessi e con i propro limiti. Volare in mongolfiera è come essere sospesi nell’aria, tutto è ovattato, calmo, non paragonabile ad alcuna altra esperienza di volo.

Il Viaggiatore Magazine - Interno della mongolfiera, Rubano (PD)

Il Viaggiatore Magazine – Interno della mongolfiera, Rubano (PD)

Dal Parco Etnografico di Rubano si sorvolano i Colli Euganei e le terre raccontate da Ugo Foscolo nelle Ultime Lettere di Jacopo Ortis e si scopre dall’alto una Padova mai vista, impreziosita da gioielli architettonici di rara bellezza, quali la Basilica di Sant’Antonio, Prato della Valle, da cui s’alzò la prima mongolfiera in Italia nel 1808, e la pittoresca Piazza dei Signori.
Volare è da sempre una delle più grandi ambizioni dell’uomo, spinto dal desiderio di superare i propri limiti e di abbattere frontiere apparentemente insuperabili. Il primo costruttore di un oggetto alato fu il matematico e filosofo Archita da Taranto, vissuto quattro secoli prima di Cristo, ma i primi progetti degni di nota appartengono a Leonardo da Vinci che, durante il Rinascimento, immaginò le prime macchine volanti, antenate dell’elicottero. Il primo pallone alimentato da aria calda per galleggiare nell’aria fu inventato da Jacques-Étienne Montgolfier (da cui il nome mongolfiera) e sorvolò Parigi il 19 ottobre 1783.

Il Viaggiatore Magazine - Fase di lancio, Rubano (PD)

Il Viaggiatore Magazine – Fase di lancio, Rubano (PD)

Da mezzo di trasporto riservato ad una ristretta élite, la mongolfiera ora è accessibile a tutti, praticabile ovunque, senza orari né competenze specifiche, resa immortale da Jules Verne nel Giro del mondo in 80 giorni e nel recentissimo capolavoro d’animazione Up. L’atterraggio è un altro momento molto emozionante del volo: l’avvicinamento a terra richiede talvolta molto tempo in quanto bisogna trovare un campo incolto e abbastanza grande da accogliere in tutta sicurezza il grande pallone. La mongolfiera non è dotata di alcun motore e di alcuno strumento che consenta di dirigerla in una direzione piuttosto che un’altra. Dal punto di vista tecnico, la mongolfiera è alta mediamente quanto un palazzo di cinque piani e necessita di tre metri cubi d’aria calda per sollevare un kg di peso. La spinta ascensionale è determinata dalla differenza di temperatura fra l’aria interna e quella esterna, rendendo quindi l’inverno il momento migliore per librarsi in volo. Determinante l’esperienza del pilota che, utilizzando la forza del vento per variare la quota di volo, spinge la mongolfiera dove vuole. Ogni volo mai uguale ad un altro, ogni volta un’altra storia da raccontare.

Il Viaggiatore Magazine - Panorama dei Colli Euganei, Padova

Il Viaggiatore Magazine – Panorama dei Colli Euganei, Padova

Decollo: Parco Etnografico di Rubano
Via Valli, 2 – Bosco di Rubano (PD)
Durata: un’ora / un’ora e 30 circa
Costo: euro 130 + euro 25 assicurazione
Alberto Melis mob 327 0237566

Per informazioni: voloinmongolfiera.com

Laura Colognesi

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