Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart conclude la stagione del Teatro La Fenice
Il Viaggiatore Magazine - Don Giovanni - Teatro La Fenice, Venezia - Foto MIchele Crosera

Il Viaggiatore Magazine – Don Giovanni – Teatro La Fenice, Venezia – Foto Michele Crosera

Ultime repliche per il  “Don Giovanni” di Wolfgang Amadeus Mozart –  straordinaria opera che chiude la Stagione Lirica e Balletto 2016-2017 della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia. Il dramma giocoso in due atti composto dal salisburghese sul libretto di Lorenzo Da Ponte è in scena alla Fenice  fino al 26 ottobre nel pluripremiato allestimento che vinse nel 2011 un Premio Abbiati (per le scene e i costumi) e ben cinque Opera Award assegnati a Damiano Michieletto per la regia, Paolo Fantin per le scene, Carla Teti per i costumi, Alex Esposito per il ruolo di Leporello e all’intero allestimento come miglior spettacolo della stagione 2010.
Secondo capolavoro della cosiddetta trilogia su testi di Lorenzo Da Ponte (comprendente anche Le nozze di Figaro e Così fan tutte), Don Giovanni fu presentato da Mozart al pubblico di Praga il 29 ottobre 1787; l’impresario del Nationaltheater gli aveva chiesto un nuovo lavoro dopo il successo praghese delle Nozze di Figaro, con una particolare raccomandazione riguardo al ruolo da destinare al baritono Luigi Bassi, acclamato interprete di Figaro. Mozart lavorò alacremente tra marzo e ottobre, e l’opera andò in scena con grande successo, rinnovando l’entusiasmo dell’amato pubblico praghese.
Il Viaggiatore Magazine - Don Giovanni - Teatro La Fenice, Venezia - Foto Michele Crosera

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Non senza una sfida implicita al cronologicamente vicinissimo Don Giovanni Tenorio ossia Il convitato di pietra di Bertati e Gazzaniga, presentato al San Moisè di Venezia nel febbraio 1787, il Don Giovanni di Mozart e Da Ponte raccoglie un soggetto di antica frequentazione letteraria (vedi Tirso de Molina, Molière, Goldoni), che però ai tempi di Mozart stava ricadendo al rango, suo originario, dell’intrattenimento teatrale popolare. Grazie soprattutto alle scelte del compositore, sovente aperte a sublimi altezze paragonabili solo a pagine del Requiem e della Zauberflöte, Mozart e Da Ponte elevarono il soggetto di derivazione popolare a una sfera tragico-simbolica che di frequente irrompe nell’impianto comico-giocoso settecentesco a liquidare le paludate distinzioni di genere del classicismo razionalista anticipando valori preromantici quali l’ironia tragica e il senso del grottesco (compresenza di comico e serio) come cifra esistenziale.
La produzione di Damiano Michieletto è proposta con la direzione musicale di Stefano Montanari alla guida dell’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice e di un doppio cast che comprende i baritoni Adrian Sâmpetrean e Alessandro Luongo nel ruolo di Don Giovanni, i soprani Francesca Dotto e Valentina Mastrangelo in quello di Donna Anna, i tenori Antonio Poli e Patrick Grahl in quello di Don Ottavio, i soprani Carmela Remigio e Paola Gardina in quello di Donna Elvira, i baritoni Omar Montanari e Andrea Vincenzo Bonsignore in quello di Leporello, i bassi William Corrò e Davide Giangregorio in quello di Masetto e i soprani Giulia Semenzato e Irene Celle in quello di Zerlina, affiancati da Attila Jun nel ruolo del commendatore. Maestro del Coro Claudio Marino Moretti, maestro al cembalo Roberta Ferrari.
Don Giovanni, proposto con sopratitoli in italiano e in inglese, è in scena al Teatro La Fenice  sabato 21 ottobre ore 15.30, domenica 22 ore 15.30, martedì 24, mercoledì 25 e giovedì 26  ottobre alle ore 19.00. Appuntamento da non perdere.

Enrico Gusella
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