Chanel in mostra a parigi

Chanel (1883-1971) in mostra a Parigi. Palazzo Galliéra ha riaperto i battenti dopo i lavori di ampliamento e presenta la prima retrospettiva a Parigi di una sarta straordinaria. Parigi non è solo arte, storia o romanticismo. E’ soprattutto la capitale indiscussa dell’Haute Couture e del lusso, delle tendenze più inedite ed innovative. La moda fa parte dell’anima di questa città e non poteva quindi mancare un museo interamente dedicato al mondo della moda. Stiamo parlando del Musée de la Mode de la Ville de Paris allestito all’interno di un raffinato palazzo neorinascimentale risalente alla fine del XIX secolo, il Palais Galliéra. Oltre ad essere il tempio della moda francese, il Palais Galliéra è anche un glorioso sito architettonico. Costruito tra il 1879 e il 1894 dall’architetto francese Paul-René-Léon Ginain su richiesta di Marie Brignole-Sale, duchessa di Galliéra, venne eretto per ospitare la ricca collezione d’arte della duchessa.

Chanel in mostra a Parigi

Riapre il Palais Galliéra dopo la ristrutturazione: Chanel in mostra a Parigi

Dal 2018 al 2020 è stato oggetto di un importante intervento di ristrutturazione, realizzato grazie al prezioso contributo della Maison Chanel. Intitolate Galeries Gabrielle Chanel, le nuove sale sono state ricavate nel seminterrato dell’edificio e sono dedicate all’esposizione permanente, che sarà rinnovata periodicamente. Il museo custodisce collezioni uniche e dal valore inestimabile, che comprendono circa 200.000 pezzi tra abiti, accessori, fotografie, disegni e altri documenti. E’ diviso in dipartimento del XVIII secolo, collezione di Costumi del XIX secolo, dipartimento Moda della prima metà del XX secolo, dipartimento Haute Couture, collezione Creazione Contemporanea, collezione Accessori.

Chanel in mostra a Parigi
foto di William Klein

“Coco” rivoluziona il mondo dell’alta moda. Chanel in mostra a Parigi

Siamo nei primi anni del ‘900 e negli anni in cui Paul Poiret dominava la moda femminile, Gabrielle “Coco” Chanel, va già nel 1912, a Deauville, poi a Biarritz e Parigi, rivoluzionando il mondo dell’alta moda. La prima parte dell’esposizione a Palazzo Galliéra evoca i suoi inizi con alcuni pezzi emblematici, tra cui la famosa giacca da marinaio in jersey del 1916. Invita senz’altro a seguire l’evoluzione dello stile di Chanel e del suo look chic. Piccoli abiti neri, modelli sportivi dai ruggenti anni Venti fino ai sofisticati abiti degli anni ’30. Una intera sala è dedicata al N° 5, il profumo creato nel 1921, la quintessenza dello spirito di “Coco” Chanel. Poi arriva la guerra, la chiusura della casa di moda. Ne rimane solo una a Parigi, al 31 di rue Cambon, dove continua la vendita di profumi e accessori.

Chanel in mostra a Parigi
Gabrielle Chanel e Kelly Parker – foto di Richard Avedon

Arrivano gli anni di Christian Dior e del suo nuovo look

Arriva Christian Dior e il New Look, quello stile corrucciato che contesta. Gabrielle Chanel reagisce con il suo ritorno alla couture nel 1954 e, controcorrente, riafferma il suo manifesto della moda. La seconda parte della mostra invita i visitatori a decifrare i suoi codici della moda. Abbigliamento: abito in tweed con tweed intrecciato, décolleté bicolore, borsa trapuntata, colori nero e beige, naturalmente, ma anche rosso, bianco e oro… senza dimenticare la bigiotteria e gioielli d’alta gioielleria essenziali per la silhouette di Chanel. La mostra “Gabrielle Chanel. Manifeste de mode” occupa una superficie di quasi 1500 m2, comprese le nuove gallerie aperte al piano terra.

L’ eleganza basata sulla libertà di movimento. Chanel in mostra a Parigi

Si dipana su un percorso segnato con più di 350 pezzi provenienti dalle collezioni di Galliéra, CHANEL Heritage, musei vari, il Victoria & Albert Museum di Londra, il De Young Museum a San Francisco, il Museo de la Moda di Santiago del Cile, il MoMu di Anversa e varie collezioni private.  Questa mostra è un invito a scoprire un universo e uno stile senza tempo. Gabrielle Chanel ha dedicato la sua lunga vita a creare, perfezionare e promuovere una nuova forma di eleganza basata sulla libertà di movimento, un atteggiamento naturale e disinvolto, un sottile chic lontano dalla stravaganza, uno stile senza tempo per una donna nuova. Questo è il suo “manifesto della moda”, un patrimonio che non può essere ignorato e che è più che mai attuale e che Palazzo Galliéra presenta oggi.

Chanel in mostra a Parigi

“Coco” la ribelle del suo tempo

Dall’inizio della sua carriera, nei primi anni del XX secolo e fino alla fine Gabrielle Chanel si è ribellata alla moda imposta dal suo tempo. In gioventù, Gabrielle Chanel si rivela come una donna dandy, che passa dall’appropriazione alla creazione di un abbigliamento che interpreta per le donne, comfort, funzionalità, sobrietà e l’eleganza del guardaroba maschile. Attraverso un’approfondita sperimentazione tecnica, reinterpretando il tradizionale telaio del sarto e utilizzando tessuti di alta qualità, maglia e tweed, ha imposto la sua versione del vestito nel 1910 e il vestitino nero, il “tubino”. Negli anni ’50, questi sono diventati i simboli di femminilità su entrambe le sponde dell’Atlantico. “Coco” sviluppa il proprio stile, riconoscibile, senza tempo, che persiste di fronte alle espressioni effimere che caratterizzano la moda.

Si rispetta l’armonia del corpo e si rifiuta l’ornamento superfluo. Chanel in mostra a Parigi

Lo stile di Chanel risiede nei principi del comfort e del rispetto dell’anatomia del corpo femminile, ma anche nei dettagli e nell’eleganza chic delle sue proposte. Rifiutare l’ornamento superfluo. Chanel fa sempre un uso equo e audace di colori, materiali e tecnica, favorendo l’equilibrio e una visione d’insieme armoniosa. Alla sobrietà sofisticata dei suoi abiti, contrasta l’opulenza dei suoi gioielli, ispirati in particolare alle civiltà antiche o lontane e al modo in cui venivano portati. Il suo profumo Il n. 5 entrerà nella storia della profumeria, dalla sua creazione nel 1921. Questo profumo iconico diventa l’accessorio invisibile ma essenziale della donna moderna. Gabrielle Chanel è diventata una leggenda durante la sua vita, una leggenda che lei stessa ha contribuito a tessere ed ha contribuito a sviluppare nel corso della sua carriera.

La personalità di “Coco” Chanel: motivo di dibattito e polemiche

Dalla sua morte, avvenuta nel 1971, molti scritti hanno tentato di far luce sulle varie sfaccettature della sua storia e della sua personalità. Tutte queste opere hanno cercato di penetrare il mistero delle sue origini, le chiavi del suo successo, gli scambi con la scena artistica come le sue relazioni romantiche e, più recentemente, la sua condotta durante eventi storici e soprattutto durante la seconda guerra mondiale. Tutto questo ha contribuito a migliorare comprendere la complessa personalità di “Coco” Chanel, provocando al tempo stesso dibattito e polemiche. Come museo dedicato alla moda, si è scelto di concentrarsi sul lavoro della sarta che è diventata una delle più importanti stiliste di moda del mondo, una delle più influenti del XX secolo. La mostra di Gabrielle Chanel, prima retrospettiva dedicata alla creatrice organizzata a Parigi, si propone di analizzare la sua carriera professionale, la nascita e l’evoluzione del suo stile.

Una stilista sempre in opposizione. Chanel in mostra a Parigi

Fin dall’inizio della sua carriera, Gabrielle Chanel è stata in totale opposizione alla moda del suo tempo soggetto al passaggio di tendenze e di espressioni stereotipate della femminilità. Prima di indossare ciò che crea, le sue scelte riflettono i suoi gusti.  Negli anni Dieci del ‘900, si ispirano anche allo spirito di libertà che caratterizza la vita mondana a Deauville, dove aprì il negozio nel 1912, poi a Biarritz, dove installò la sua casa di cucito nel 1915. Prima anche a percepire le evoluzioni emerse alla fine della prima guerra mondiale, è contro tutto ciò che ostacola il movimento e fa perdere l’equilibrio della linea. Rifiutando qualsiasi ornamento superfluo, propone forme semplici indumenti naturali, morbidi e fluidi che rispettano il corpo delle donne e danno loro la possibilità di muoversi con facilità. La concezione è caratterizzata da una sorprendente miscela di semplicità e precisione.

“È il materiale che fa l’abito e non gli ornamenti che vi si possono aggiungere”(Gabrielle Chanel)

Negli anni Venti e Trenta, Chanel ha accompagnato l’evoluzione della silhouette. Conferma le sue scelte estetiche e la sua personale concezione della moda. I modelli sono puliti e sobri, i materiali sono morbidi e per lo più monocromatici. La sua tavolozza è sottile e ricca di sfumature e, mentre i bianchi e i beige dominano, comprende anche note più intense di blu notte e rosso fuoco. Nella sua ricerca della semplicità, Gabrielle Chanel partecipa solo ad alcune eccezioni e in modo molto misurato a correnti ispirate allo storicismo e all’esotismo. Che siano stampate o ricamate, fa anche un uso parsimonioso e controllato delle decorazioni e dei motivi. I fiori, in deroga alla regola, partecipano con i loro colori per trasmettere un’idea di giovinezza e naturalezza. Pratici ed eleganti, gli abiti si ispirano all’abbigliamento sportivo e per il tempo libero e prendono in prestito alcuni codici dall’eleganza maschile e dal dandismo.

foto di Henry Clarke

Ecco uno stile in cui tutti si possono identificare. Chanel in mostra a Parigi

Applica deviazioni tecniche e materiali fino ad ora estranei al mondo dell’alta moda, combina l’ordinario e il lusso, realizzati con maglieria o tweed, questi tessuti comuni, abiti dall’aspetto casual il cui taglio e le cui proporzioni coltivano raffinatezza e distinzione. Di quell’equilibrio, Chanel ha creato uno stile in cui tutti possono identificarsi. L’uso del nero, a volte appena illuminato con il bianco, le permette di affermare la sua visione rigorosa e la moda minimalista. La purezza delle linee è ancora più tangibile, il capo svanisce a favore di una concezione radicalmente moderna dello chic.

N°5, profumo magico

Nella Galleria Orientale di Palazzo Galliéra, c’è la storia del N°5. Creato nel 1921, il N° 5, il primo profumo ad essere composto, è, come voleva Gabrielle Chanel, radicalmente diverso. Contrariamente alle fragranze offerte all’epoca, è un profumo costruito, come lo erano i suoi abiti, un profumo astratto e misterioso. Il profumiere Ernest Beaux ha scelto non meno di ottanta componenti per il suo assemblaggio. L’alleanza di fiori rari tra cui lo ylang-ylang, il gelsomino di Grasse o la rosa di maggio, con note legnose e speziate, unito con aldeidi (materiali sintetici) utilizzati per la prima volta in sovradosaggio, rende la formula indefinibile. Il suo contenitore e la sua presentazione sono altrettanto innovativi. Alle fiale decorate degli anni Chanel contrappone una bottiglia quadrata a una linea sobria e spigolosa e risponde con l’astrazione di un numero, un numero fortunato.

Come si diventa il profumo più venduto al mondo

L’astuccio di cartone ed il bianco evidenziato in nero è minimalista e la grafica è di una purezza rivoluzionaria per l’epoca. La radicalità di queste scelte è la stessa che mostra verso la moda. Pensato come un’estensione dell’abbigliamento e rispondendo punto per punto alla sua visione della modernità, Chanel fa del N° 5 una firma per la sua casa. Diventa il profumo più venduto al mondo. Una frase, una sorta di confessione intima consegnata da Marilyn Monroe, gli dà, se ne ha bisogno, un’anima in più e lo porta dentro per sempre nella leggenda.

Chanel in mostra a parigi

Un mix di eccentricità e semplicità della linea. Chanel in mostra a Parigi

Nella Grande Galleria è esposta l’espressione di un lusso austero. Negli anni ’30, il suo senso della linea era all’apice. Gli abiti specificano il corpo senza eccessi. L’armonia delle proporzioni, la coerenza tra materiali e forme, rivelano ancora una volta la sua ricerca della semplicità. Per la serata, raggiunge un sottile mix di invenzione e classicismo, combinando i materiali leggeri, pizzo e tulle bianco o nero. Lei fa vestiti di mussola di una semplicità incredibile, abiti sfuocati con decorazioni intarsiate che si integrano al taglio per enfatizzare meglio le forme. Senza mai sbilanciare la linea, gioca con asimmetria, movimenti avvolgenti e lunghezze irregolari. Chanel fa anche un uso molto personale delle tecniche di decorazione. Ricopre interamente la superficie di tessuti leggeri di perle, paillettes o frange che si fondono l’uno con l’altro in un materiale lucido e in movimento. All’eccesso di eccentricità, contrappone la monocromia e la semplicità della linea.

Chanel in mostra a parigi

1932: nella villa privata di “Coco” in mostra l’alta gioielleria

Nella Galleria Ovest sono in esposizione gioielli e diamanti. Nel 1932, pur sostenendo l’uso della bigiotteria, Gabrielle Chanel crea una collezione di alta gioielleria composta solo da diamanti montati su platino. Sponsorizzata dalla International Diamond Corporation di Londra, la collezione è esposta dal 7 al 19 novembre, nei saloni della sua villa privata al 29 di rue du Faubourg-Saint-Honoré e fa accorrere tutta Parigi che conta. Deviando dai codici di presentazione, gli ornamenti in pietra preziosa sono messi in scena su manichini di cera realistici, altrettanto originali per l’epoca. La loro fattura è sobria e grafica. I loro disegni, che affida a vari illustratori tra cui Paul Iribe, e i temi da lei scelti evocano la leggerezza, la morbidezza dei tessuti o il carattere la forma aerea e cristallina dei corpi celesti. Il motivo a stella di una collana può essere indossato come spilla o come centro di un bracciale.

Chanel in mostra a parigi

Anche il Piano Giardino di Palais Galliéra ospita la nostra di Gabrielle Chanel

La mostra continua a livello del Giardino. Nel 1954, Mademoiselle Chanel, rilancia la sua casa di moda, e più che mai si posiziona contro la moda del momento.
Sintesi dei principi fondamentali che hanno reso la sua particolarità e il suo successo, esprime la sua visione della donna moderna. Tutti gli aspetti della sua costruzione sono pensati nel rispetto dell’anatomia, il giusto equilibrio della silhouette e un design di eleganza che unisce semplicità e naturalezza.
La giacca è simile a una specie di cardigan in quanto è morbida e leggera. La gonna, non stringe la vita ma si appoggia sulle punte dei fianchi piccoli. Leggermente inclinata all’indietro e di una lunghezza che si ferma sotto il ginocchio, è confortevole, mobile e permette libertà di movimento. La precisione e la raffinatezza delle finiture sono altrettanto essenziali. Questo capo, che è diventato un archetipo, è ancora oggi un riferimento nella moda femminile.

Chanel in mostra a parigi

Gli accessori: un must di “Coco” Chanel

Sempre in questa parte del Palazzo, sono in mostra gli accessori. Elemento essenziale nell’armonia della silhouette, l’accessorio per Chanel risponde anche alla sua visione pragmatica della moda partecipando alla codificazione e all’unità del suo stile. Lanciata nel febbraio 1955, la borsa 2.55 è riconoscibile per la sua forma, la sua patta, le sue impunture che creano un effetto trapuntato. La sua chiusura è stata progettata per essere prima tutto pratica. La sua tracolla è una catena di gioielli o è intrecciata con una maglia di pelle che permette di portarla a mano o alla spalla. L’interno è rivestito in pelle o in gros grain rosso e presenta molte tasche per trovare meglio il contenuto, soprattutto il rossetto. Il rossetto ha uno scomparto dedicato. Realizzata in pelle d’agnello, jersey o raso di seta, la 2.55 è anche disponibile in tre dimensioni per adattarsi alle diverse attività e circostanze della giornata.

Chanel in mostra a parigi

Fine anni ’50. Nasce la scarpa bicolore

Dal 1957, la scarpa bicolore completa la silhouette definita da Chanel e porta una nota in più all’eleganza del suo stile. Dopo diversi test con diversi calzolai, adotta il modello realizzato da Raymond Massaro. E’fatto di pelle beige per allungare la gamba, mentre la sua punta è il nero lo protegge dai segni del tempo e fa sembrare il piede più piccolo.
Dagli anni Venti, la gioielleria e la bigiotteria sono essenziali nelle creazioni di Gabrielle Chanel e, come contrappunto alla semplicità dei suoi abiti, diventa un vero e proprio indicatore del suo stile. Accumulando file di perle, collane, collane, orecchini, spille e bracciali, gioca con il vero e il falso, mescola gioielli e bigiotteria. Mademoiselle Chanel si prende anche delle libertà con la posizione del gioiello sul capo.Non esita a mettere uno spillo sul retro di una manica, sull’anca o sulla spalla, o sul cappuccio di un cappello.

Chanel in mostra a Parigi

Un repertorio simbolico arricchisce la creazione di gioielli

I suoi gioielli sono realizzati in stretta collaborazione con la gioielleria Étienne de Beaumont, Fulco di Verdura, François Hugo, Gripoix o Robert Goossens. Alle ispirazioni storiche o esotiche, vengono ad aggiungere decorazioni floreali o quelle più personali composte dal proprio repertorio simbolico: il leone, la spiga di grano, la stella, il sole o la croce. Tutti mostrano un deciso gusto per l’opulenza e la profusione, in totale opposizione con lo stile spogliati dei vestiti.  

Chanel in mostra a parigi

La casa CHANEL partner orgogliosa della mostra

Per la prima volta a Parigi, una mostra ha come soggetto Gabrielle Chanel. Non la donna, ma la creatrice visionaria, quella che ha immaginato un nuovo look per il futuro e ha rivoluzionato il mondo della moda, degli accessori, dei profumi, della bellezza e anche dei gioielli.  La casa di CHANEL è orgogliosa di essere partner di questa mostra. Questo insieme di oltre 350 pezzi risalenti dal 1910 al 1971 getta nuova luce sull’influenza duratura del creatore che ha trasformato per sempre il fascino delle donne. Per tutta la sua vita, Gabrielle è stata alla confluenza tra la moda e l’avanguardia artistica. Mettendo i suoi bisogni, i suoi desideri e la sua stessa vita al centro della sua creazione, ha anticipato l’evoluzione delle donne e il loro posto nella società.

Chanel in mostra a Parigi

La moda di Chanel: un codice riconoscibile in tutto il mondo

Fin dai suoi inizi nel 1910, la sua moda si è manifestata per una liberazione del corpo e dei movimenti, per una libertà finalmente offerta alle donne di indossare abiti che permettano loro di muoversi, di fare sport, per lavorare, per trovare finalmente la loro indipendenza. Semplificando la silhouette e aggiungendo al contrario l’opulenza degli accessori e un profumo iconico, introducendo la nozione di abbigliamento maschile/femminile o sportivo, quest’anima ribelle ha inventato un’allure eleganti e funzionali, facili da vivere, fatti per entrare a pieno titolo nella vita di tutti i giorni. C’è qualcosa di unico nella storia della moda. Questa rivoluzione della semplicità, con la sua audacia e la sua insubordinazione alla norma, Gabrielle Chanel ha creato uno sguardo e dei codici immediatamente riconoscibili in tutto il mondo ancora oggi.

Chanel in mostra a Parigi

Palais Galliéra luogo d’incontro per gli amanti della moda

Il Palais Galliéra è il luogo d’incontro imperdibile per gli amanti della moda. Le sue collezioni, con più di 200.000 capi, accessori, fotografie e disegni, illustrazioni e stampe, sono tra le più ricche del mondo. Le opere tessili riflettono i codici di abbigliamento e le abitudini di abbigliamento in Francia dal secolo XVIII° ai giorni nostri. Stravaganti o preziosi, semplici o quotidiani, testimoniano il genio, la moda creativa, fino alle sue espressioni più contemporanee. Nel corso delle mostre temporanee finora allestite, il museo ha presentato e messo in scena una parte delle sue inestimabili e fragili collezioni. Queste mostre monografiche (Givenchy, Fath, Carven, Castelbajac, Grès, Alaïa, Jeanne Lanvin, Fortuny, Martin Margiela) o temi (Storia del jeans, Giapponismo e moda, Moda e giardini, I ruggenti anni Venti, l’Impero delle crinoline, gli anni ’50) hanno attirato sempre più visitatori.

Per meglio soddisfare le aspettative del pubblico, Palazzo Galliéra ha trovato negli spazi del piano del giardino la possibilità di raddoppiare lo spazio espositivo.  Sarà in grado di ospitare mostre temporanee su larga scala o di presentare una collezione permanente, rinnovata periodicamente a causa della fragilità dei pezzi e offrire al visitatore una storia della moda dal secolo XVIII° ad oggi. Sono stati avviati notevoli lavori di riabilitazione sul pavimento del giardino. Infine, è stato migliorato il comfort della visita sviluppando l’offerta di servizi con la creazione di una libreria e di un laboratorio didattico. Questa campagna di lavoro è realizzata grazie al sostegno di CHANEL. Il Palazzo ha riaperto le sue porte il 1° ottobre 2020 con la retrospettiva di “Cocò” Chanel. Seguirà il Manifesto della moda nella primavera del 2021 della mostra “Vogue Paris 1920-2020” e della presentazione della collezione permanente.

di Maria Rosaria Talarico

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INFORMAZIONI:

http://viviparigi.it

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