Vicenza e Palladio
Teatro Olimpico ©vicenzaè

Vicenza e Palladio. Vicenza è una città bella ed elegante, che intreccia la sua storia con quella di Andrea Palladio. Qui il grande architetto progettò e costruì alcuni dei suoi capolavori, opere che hanno fatto diventare la città veneta Patrimonio dell’Umanità Unesco. 23 palazzi a Vicenza e 24 ville nel territorio circostante. I palazzi si trovano nella città medievale, dove il classicismo palladiano, ispirato all’architettura romana, si fonde con lo stile veneziano. Le ville palladiane che si trovano nel territorio recuperano invece l’idea della villa romana antica, allontanandosi dalla villa castello tipica del medioevo.

Vicenza e Palladio
Logge della Basilica palladiana ©vicenzaè

La Basilica, capolavoro di Palladio a Vicenza

L’itinerario alla scoperta di Vicenza e Palladio parte dal centro storico della città e dal suo capolavoro, la Basilica. Un’opera unica, visionaria, che cambiò il passo dell’architettura. “Non è possibile descrivere l’impressione che fa la basilica di Palladio...” scrisse Goethe nel suo Viaggio in Italia. Ed è lo stesso che pensano oggi quanti, arrivando in Piazza dei Signori, vedono aprirsi davanti ai loro occhi lo splendore della Basilica Palladiana. Uno dei monumenti simbolo del Rinascimento. La Basilica, nonostante il nome possa farlo pensare, non è un edificio religioso. È il Palazzo della Ragione, il luogo dove si amministrava la città, detto Basilica al tempo dell’antica Roma. Al piano terra c’erano botteghe e negozi, mentre al piano superiore, in un grande salone, si riuniva il Consiglio della città. Oggi la Basilica è diventata un luogo di cultura e ospita mostre ed eventi.  

Vicenza e Palladio
Teatro Olimpico ©vicenzaè

Vicenza e Palladio, raffinate prospettive al Teatro Olimpico

L’itinerario che porta a scoprire i capolavori di Palladio a Vicenza porta al Teatro Olimpico. L’incarico di costruire un teatro per la città gli venne affidato dall’Accademia Olimpica, ma Palladio morì prima di vedere la sua opera ultimata. Il teatro venne terminato dal figlio Silla e dall’allievo di Palladio Vincenzo Scamozzi. Inaugurato nel 1585, è il teatro coperto più antico al mondo. Ispirato ai teatri greci e romani dell’antichità ha una grande gradinata di forma ellittica, circondata da statue e fregi. Per la prima rappresentazione, fatta in occasione del Carnevale del 1585, si scelse una tragedia greca, l’Edipo Re di Sofocle. La scenografia riproduce le sette vie di Tebe, che si intravedono nelle cinque aperture del proscenio con un raffinato gioco prospettico. Una vera e propria opera d’arte, firmata da Vincenzo Scamozzi, che non fu più rimossa, diventando parte integrante del teatro.  

Vicenza, il centro storico ©vicenzaè

Vicenza e Palladio tra chiese e palazzi

Vicino al Teatro Olimpico si trova un altro capolavoro di Palladio a Vicenza, Palazzo Chiericati. Voluto dalla famiglia omonima, il Palazzo è stato concepito da Palladio con una veste architettonica non consueta per una residenza di città. È caratterizzato infatti dai vuoti del portico e delle logge che danno all’edificio un aspetto arioso e aperto. All’interno del palazzo si possono poi ammirare le importanti decorazioni ad affresco del XVI e XVII secolo realizzate da Brusasorzi, Zelotti, Menarola, Cittadella.

Il piano interrato, riaperto nell’ottobre 2012, ha riportato alla luce le fondamenta delle antiche casette Chiericati, risalenti al XIV e XV secolo. Si possono osservare anche gli ambienti un tempo dedicati alla servitù come le cucine e le cantine, con il camino, il pozzo, la scala delle botti e la roggia del Collo.

Vicenza e Palladio
Palazzo Chiericati ©vicenzaè

Il Museo Civico a Palazzo Chiericati

L’edifico ospita il Museo Civico, che conserva ed espone più di 35 mila opere tra dipinti, sculture, grafica e arti applicate. Il percorso espositivo attualmente aperto al pubblico comprende opere dal medioevo al barocco. Si parte dalla grande sala con i sette lunettoni civici di Bassano, Maffei e Carpioni, dove si racconta il periodo d’oro della città tra ’500 e ’600, sotto il dominio della Serenissima. Il percorso continua al primo piano tra le opere di Paolo Veneziano, Battista da Vicenza, Hans Memling e Bartolomeo Montagna. Si arriva quindi al grandioso ambiente che restituisce la decorazione della distrutta chiesa di S. Bartolomeo, con importanti pale d’altare tra le quali spiccano quelle di Montagna, Cima da Conegliano e Giovanni Bonconsiglio.

Il piano nobile ospita le opere dei grandi maestri della pittura veneta del ’500 da Bassano, Tintoretto a Veronese, oltre alle sculture di Sansovino. Si incontrano quindi capolavori del XVII secolo di Luca Giordano, Maffei, Della Vecchia e Carpioni. Nelle stanze dei sottotetti è possibile infine visitare il lascito del marchese Giuseppe Roi, raccolta di dipinti, disegni e incisioni dal XV al XX secolo.

Santa Corona – Battesimo di Gesù di Giovanni Bellini ©vicenzaè

Palladio, Veronese e Bellini

Nell’itinerario alla scoperta di Vicenza e Palladio non può mancare una sosta alla Cappella Valmarana. Venne progettata da Palladio per Antonio Valmarana, figlio di Giovanni Alvise e Isabella Nogarola committenti di un altro splendido palazzo, che si trova sempre nel centro della città. La cappella si trova nella cripta della chiesa di Santa Corona. Un piccolo spazio, di dimensioni contenute, ma dal respiro monumentale. Ispirata ai monumenti funerari romani presenta evidenti analogie con quelle della chiesa del Redentore a Venezia. La chiesa di Santa Corona ospita un notevole patrimonio artistico. Oltre alla Cappella palladiana si può ammirare l’Adorazione dei Magi di Paolo Veronese e lo splendido Battesimo di Gesù, capolavoro della maturità del veneziano Giovanni Bellini.

I romantici Giardini Salvi

Anche se non rientrano tra le opere di Andrea Palladio, meritano comunque una sosta i Giardini Salvi. Realizzati per volere della famiglia Valmarana sono stati realizzati da un allievo di Palladio e fatti rientrare per la loro bellezza nei beni patrimonio Unesco. Varcato l’ingresso di questo splendido parco si scopre uno dei punti più suggestivi e romantici della città. Nel giardino si trova la cinquecentesca loggia Valmarana, affacciata su un piccolo corso d’acqua.

Vicenza e Palladio
Palladium Museum ©vicenzaè

Palladium Museum, viaggio emozionale tra Vicenza e Palladio

L’itinerario palladiano nel centro storico di Vicenza si può concludere con la visita al Palladium Museum a Palazzo Barbarano. Una delle più belle dimore urbane palladiane in cui i visitatori vengono accompagnati in un viaggio emozionale nella vita di Andrea Palladio e del suo tempo, alla scoperta dei capolavori dell’architetto nel territorio veneto.

Vicenza e Palladio
Villa La Rotonda ©vicenzaè

Vicenza e Palladio, Villa La Rotonda

Alle porte di Vicenza, al culmine di un poggio, in un tratto di campagna, tra le rive del Bacchiglione e i Colli Berici si trova una delle ville più emblematiche di Palladio. La Rotonda è considerata una sorta di villa ideale, in cui l’architetto raggiunge la sintesi della sua arte. L’immagine è quella di una villa-tempio, con maestosi colonnati ionici e timpani triangolari, sovrastata da una cupola ispirata al Pantheon. Si nota subito la valenza simbolica della costruzione, incontro di volumi perfetti, cubo e sfera, con gli spigoli orientati verso i punti cardinali, secondo una concezione platonica d’ordine universale.

Santuario della Madonna di Monte Berico ©vicenzaè

La Madonna di Monte Berico

A pochi passi dal centro storico si trova uno dei luoghi di pellegrinaggio più visitati del Veneto, la Basilica di Monte Berico. Per raggiungerla si possono salire i 192 scalini che partono dall’Arco delle Scalette, progettato dal Palladio. Il Santuario si trova su un colle, quasi a proteggere la città ed è dedicato alla Madonna di Monte Berico, patrona della città. Fu costruito nel Quattrocento, dopo le apparizioni della Madonna a Vincenza Pasini. La Madonna prometteva la fine della peste e chiedeva che in quel luogo le fosse dedicata una chiesa. Nella Basilica si possono ammirare opere d’arte di grande valore come la Cena di Paolo Veronese, che si trova nella sala un tempo destinata al refettorio.

Vicenza e Palladio
Marostica da Pixabay

Marostica, la città murata

I dintorni di Vicenza regalano splendidi paesaggi, dai colli Berici alle città murate. Marostica si trova nella zona pedemontana, ai piedi dell’Altopiano di Asiago. Racchiusa tra le antiche mura dei suoi castelli avvolge il visitatore in un’atmosfera magica di epoche passate. È famosa per la scacchiera, dove nel settembre degli anni pari si gioca una partita a scacchi con personaggi viventi in costume. L’evento rievoca la sfida che si svolse nel 1454 per avere in sposa Lionora, figlia del podestà veneziano.  

Bassano del Grappa ©IAT Bassano

Palladio a Bassano del Grappa

Altra tappa imperdibile nei dintorni di Vicenza è la splendida cittadina medievale di Bassano del Grappa. Anche qui troviamo un elemento che unisce Palladio e Vicenza: il Ponte degli Alpini, costruito su progetto dell’architetto. Nei secoli, a causa di improvvise piene, è stato ripetutamente ricostruito rispettando ogni volta l’originario disegno palladiano. A un imbocco del ponte si trova il piccolo ma affascinante Museo degli Alpini che conserva al suo interno documenti storici e cimeli d’epoca. Se il Ponte degli alpini è il simbolo della città, nel centro storico testimonianze medievali si fondono con un’architettura dell’epoca veneziana. La città accoglie opere di importanti autori come Canova, Jacopo Da Ponte, Marinali e Dall’Acqua. A Bassano si trova il Museo Civico più antico nel Veneto, da visitare, così come la Loggia dei Podestà, con raffigurati tutti i dogi e podestà che hanno governato la città di Bassano del Grappa.

Villa Angarano ©IAT Bassano

Vicenza e Palladio, Villa Angarano

Poco lontano dal centro di Bassano si trova nuovamente l’impronta di Palladio a Vicenza. La maestosa Villa Angarano fu progettata da Palladio su commissione dell’amico Giacomo Angarano. Di Palladiano nell’attuale struttura rimangono le barchesse che si chiudono sul corpo centrale d’impianto tipicamente barocco. Quest’ultimo fu costruito da Margutti, allievo di Baldassare Longhena. Palladio inserì il progetto nei “Quattro Libri dell’Architettura” dove così la descrive: “E’ questo luogo celebre per i preciosi vini, che vi si fanno, e per li frutti che vi vengono, e molto più per la cortesia del padrone”. Villa Angarano, ora abitata dalle sorelle Bianchi Michiel, discendenti da un’antica famiglia dogale, è oggi cantina vitivinicola. Si producono vini della DOC Breganze, come l’Angarano rosso, Breganze Merlot DOC, Angarano Bianco Breganze Vespaiolo DOC e San Biagio Breganze Torcolato Riserva DOC.

Vicenza e Palladio
Asparagi di Bassano da Pixabay

Gli asparagi di Bassano

Un itinerario che si rispetti nella provincia di Vicenza non può tralasciare le sue eccellenze gastronomiche, come gli asparagi bianchi DOP di Bassando del Grappa. La ricetta della tradizione li vuole accompagnati da una salsa all’uovo.

Baccalà alla vicentina

Piatto simbolo della provincia è sicuramente il Baccalà alla vicentina. Lo stoccafisso arrivò in Veneto portato dai mercanti veneziani e nel tempo si trasformò da piatto povero a pietanza più importante della cucina vicentina. L’antica ricetta viene salvaguardata e diffusa dalla Confraternita del Baccalà alla vicentina.

testo di Evelina Bergamasco

INFORMAZIONI:

https://www.veneto.eu/IT/Vicenza/ https://www.vicenzae.org/it/

ARTICOLI CORRELATI:

https://www.ilviaggiatore-magazine.it/luoghi-viaggi/padova-citta-di-giotto-rappresenta-l-italia-per-l-unesco/

https://www.ilviaggiatore-magazine.it/luoghi-viaggi/treviso-citta-dacque-nel-veneto-tra-arte-e-storia/

https://www.ilviaggiatore-magazine.it/luoghi-viaggi/delta-del-po-veneto-viaggio-in-una-terra-magica/

Share Button
image_printStampa la pagina