Belluno nelle Dolomiti
Lago di Santa Croce

Belluno nelle Dolomiti. Ai piedi delle Dolomiti, Patrimonio dell’Umanità Unesco, Belluno è una città da vivere e da visitare. Un centro storico curato e accogliente, circondato da un paesaggio naturale sorprendente l’hanno resa una delle città più vivibili d’Italia. Un itinerario alla scoperta di questa città, ancora poco conosciuta porta dal centro storico ai suoi dintorni. Tra escursioni nella natura, laghi di montagna e saporiti piatti della tradizione.

Belluno nelle Dolomiti
Belluno

Belo-dunum, la città che incantò anche i Celti

Belluno nelle Dolomiti, è una città incastonata tra le montagne. I Celti la chiamavano la città splendente, per l’incredibile paesaggio che la circonda. Il suo centro storico però non è da meno e racconta una storia importante, che mostra le influenze della vicina Venezia. Nonostante abbia perso nel primo Ottocento gran parte del tracciato murario che lo circondava il centro storico conserva ancora le porte che consentivano l’accesso alla città. La via principale del centro storico, via Mezzaterra, va da Porta Dojona a Porta Rugo, attraversando il centro storico da nord a sud. Percorrendola si tocca Piazza Mercato e si ammirano le facciate di numerosi palazzi storici.

Belluno nelle Dolomiti

Belluno nelle Dolomiti, una città a misura d’uomo

Il centro storico di Belluno nelle Dolomiti si visita comodamente a piedi. Si può lasciare l’auto nel parcheggio che si trova ai piedi della città e salire fino al centro storico con la scala mobile coperta. Il centro storico di Belluno è intimo e raccolto, ci si renderà subito conto che l’auto non serve. I vicoli tortuosi e acciottolati della città vecchia portano a scoprire una città dove il tempo sembra essersi fermato e dove tutto è ancora a misura d’uomo.

Belluno nelle Dolomiti
Palazzo dei Rettori

I Palazzi del centro storico

Piazza del Duomo, è il cuore della città. La chiesa principale, la Cattedrale di San Martino, in stile rinascimentale, è affiancata dal campanile edificato tra 1732 e 1743 su progetto dell’architetto Filippo Juvarra. Al suo interno i settecenteschi altari laterali sono decorati dalle pale rinascimentali di Andrea Meldolla, detto lo Schiavone, Jacopo da Ponte e da Palma il giovane. Il Palazzo dei Rettori si affaccia sul lato opposto di Piazza Duomo. Ha una facciata cinquecentesca con stemmi e busti dei rettori veneti, ospitati qui dal 1409. L’edificio è oggi sede della Prefettura cittadina.

Belluno nelle Dolomiti
Palazzo Rosso

Palazzo Rosso è un interessante esempio di stile neo gotico, mentre il Palazzo dei Giuristi, collocato sul lato opposto della piazza, venne edificato nel 1664 e attualmente ospita la raccolta di reperti archeologici dei Musei Civici. Al centro della Piazza si trova la fontana di San Gioatà, una delle tante che caratterizzano la Città Vecchia. Piazza dei Martiri invece è la zona più commerciale e di ritrovo.

Il nome di Belluno è legato al suo figlio d’arte Andrea Brustolon, famoso scultore barocco, che lasciò in eredità alla città molte sue opere. Si possono ammirare nella chiesa di San Pietro dove sono presenti due delle sue pale e al Museo Civico a Palazzo Fulcis.

Palazzo Fulcis, il Museo civico di Belluno nelle Dolomiti

Tremila metri quadrati di spazio espositivo su cinque piani e 24 stanze. Palazzo Fulcis, recentemente restaurato, è la sede della collezione d’arte del Museo Civico di Belluno nelle Dolomiti. Si possono ammirare oltre 600 opere che vanno dagli albori della storia dell’arte bellunese sino all’età barocca. Artisti come Bartolomeo Montagna, Domenico Tintoretto, Matteo Cesa, Andrea Brustolon, Marco e Sabastiano Ricci. Il museo ospita anche i bronzetti rinascimentali della collezione Florio Miari, i gioielli della collezione Prosdocimi Bozzoli, le porcellane settecentesche della collezione Zambelli.

Lago di Santa Croce

I dintorni di Belluno nelle Dolomiti

I dintorni di Belluno meritano più giorni per farsi scoprire. Sono infatti molte le mete che si possono raggiungere partendo da Belluno nelle Dolomiti. Da un lato il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e dall’altro Nevegal e l’Alpago.  

Belluno nelle Dolomiti

Belluno nelle Dolomiti, una città nel Parco Nazionale

La città di Belluno è l’unico capoluogo italiano il cui territorio rientra interamente tra i confini di un parco nazionale. E’ il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, un’area protetta, istituita nel 1990, che si estende su circa 30.000 ettari di natura selvaggia e panorami mozzafiato.

Dino Buzzati, un figlio di queste terre, definiva queste montagne come “le più enigmatiche, intime, segrete…”. I gruppi della Schiara, del Cimonega e del Pizzocco, le Alpi Feltrine: è da queste montagne che si ammirano gli incredibili scenari del Parco delle Dolomiti Bellunesi. Le sue rocce millenarie sono oggetto di studio e la sua flora, ricchissima e particolare ha attirato l’attenzione di botanici da tutto il mondo sin dal 1700.

Il 60 per cento del Parco è coperto da boschi e foreste e durante le escursioni è facile imbattersi in branchi di camosci, caprioli, cervi e mufloni. Se le vette più alte sono coperte da nevi perenni, che alimentano ruscelli e cascate, altre sono solcate da profonde e inaccessibili gole. I paesaggi però regalano anche splendidi e colorati prati, e sentieri dove inoltrarsi per indimenticabili escursioni nella natura.

Nevegal, la montagna della città

Lasciato il centro storico di Belluno nelle Dolomiti, ci si può immergere nella natura più pura proprio alle porte della città. Nevegal, si trova infatti ad appena un quarto d’ora d’auto dal centro di Belluno. In pochi minuti si passa da una città viva e in piena attività a un’oasi di pace e tranquillità, immersa nella natura.

Primavera, estate, autunno, inverno, la montagna di Belluno, riesce a soddisfare ogni tipo di vacanza. Il Nevagal è un paradiso per gli escursionisti con quasi 100 km di sentieri per il trekking e per la mountain bike che salgono verso le vette che compongono il gruppo. Dal punto più alto, il Col Visentin, si possono vedere la Schiara, il Pelmo, la Croda Rossa, il Sorapiss.

La primavera è forse il periodo migliore per godersi una passeggiata in questi sentieri. In maggio e in giugno si possono osservare diverse specie di piante e fiori. Narcisi, mughetti, genziane, fior di stecco, orchidee, anemoni, astranzia, filipendule, aquilegie, gigli, ginestrelle e, alle quote più elevate, rododendro e stelle alpine. Ogni stagione dà però a queste montagne un fascino particolare. In estate si possono percorrere questi sentieri in mountain bike. I sentieri offrono percorsi adatti a tutti, sia agli escursionisti più preparati che alle famiglie con bambini. Il paesaggio cambia nuovamente in autunno. I boschi si trasformano e regalano un paesaggio incantato, con i colori del fuoco, il giallo e l’arancio. Quando arriva l’inverno gli amanti degli sport invernali hanno divertimento assicurato nelle piste del comprensorio. Le aree meno battute, i sentieri tra i boschi diventano percorsi per le escursioni con le ciaspole e le passeggiate sulla neve.

Alpago

L’Alpago, un ambiente incontaminato

L’Alpago è un sorprendente angolo verde che si trova nella zona sud-orientale della provincia di Belluno nelle Dolomiti. Prati e boschi, dolci pendii e colline che dal Lago di Santa Croce si innalzano fino al Bosco del Cansiglio e poi alle aspre e rocciose Prealpi Carniche con le cime della Dolada, Col Nudo Teverone, Cavallo.

Queste montagne sono percorse da itinerari escursionistici che attraversano un territorio di importante valore ambientale. I tracciati portano anche a piccoli villaggi e paesi che vale la pena visitare.

Il Cansiglio, Tambre e la Casa dei libri

Tambre, ai margini del Bosco del Cansiglio, è un piccolo centro dalla storia molto antica. Risale a un secolo prima di Cristo, quando piccolo gruppo di Cimbri, si stanziò in queste montagne. Questa zona oltre che essere conosciuta come Terra dei Cimbri è nota anche perché sotto il dominio della Serenissima, la Repubblica attingeva proprio dal Cansiglio il legname per costruire le imbarcazioni. Il legno veniva tagliato sull’altopiano e arrivava a Venezia.. Dal bosco veniva portata al Lago di Santa Croce e da qui, attraverso il Canal del Rai fino a Cadola, sul Piave, da dove partivano le zattere per la città lagunare.

A Tambre esiste una bellissima costruzione interamente realizzata in legno. E’ la Casa dei Libri, realizzata dallo scultore veneziano Livio De Marchi. Le pareti esterne sono composte da centinaia libri scolpiti, il tetto è un enorme libro aperto, mentre al posto del camino c’è una grande penna stilografica. La staccionata esterna è composta da una lunga fila di matite con la punta colorata e con un grande paio di occhiali come cancello. Anche l’interno della casa è molto scenografico: la stufa e il caminetto scolpiti nel legno, il tavolo e le sedie a forma di libri. Il letto è un enorme libro aperto sorretto da altri libri negli angoli e una bellissima testiera a forma di sole. Ovviamente tutto in legno!

Castello di Zumelle

Mel, uno dei borghi più belli d’Italia

Una sosta obbligata lungo la Val Belluna è Mel, uno dei Borghi più belli d’Italia.  Il suo centro storico è caratterizzato da un insieme armonioso di edifici tardo rinascimentali e barocchi che circondano piazza Papa Luciani. Se dal paese ci si sposta verso Villa di Villa si incontra l’imponente il Castello di Zumelle, unico superstite dell’area bellunese. La costruzione, presidio militare di difesa, con un’alta torre di trentasei metri, è arroccata su uno strapiombo. Dal castello partono itinerari per facili escursioni nella natura.

Il borgo di Mel è famoso anche per una manifestazione molto seguita, Mele a Mel. Ogni anno, in ottobre, il centro storico della cittadina si riempie di espositori che propongono specialità enogastronomiche tipiche, con spettacoli, musica e rievocazioni di antiche tradizioni e mestieri.

Formaggio di malga – da Pixabay

I sapori di Belluno nelle Dolomiti

Tra una visita e un’escursione serve una meritata pausa. I prodotti tipici di Belluno nelle Dolomiti valorizzano la storia del territorio. Sapori semplici e genuini, che utilizzano materie prime di prima qualità in ricette tradizionali. Tra i più famosi piatti tipici i casunzei, ravioli di patate con verdure e ricotta affumicata). Non può mancare il  pastin, un impasto di carne suina e bovina non stagionata e lavorata con aggiunta di sale, pepe, lardo e spezie. Lo si prepara alla griglia, con la polenta, ma è buonissimo anche con il risotto. Da assaggiare i formaggi del posto, prodotti con il latte di malga e i famosi fagioli di Lamòn. Per chiudere bene la giornata non può mancare un buon gelato artigianale. Questa zona è infatti considerata la patria dei gelatieri!

Testo di Evelina Bergamasco

INFORMAZIONI:

https://www.veneto.eu/IT/Belluno/ http://adorable.belluno.it/

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