LOSANNA, CANTON VAUD E DINTORNI

IMMERSI NEL ROMANTICISMO CROCIATO

IlViaggiatoreMagazine-Veduta di Losanna-Cantone di Vaud-Svizzera

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Losanna. Affacciata su un immenso lago che molti conoscono come il leggendario Lago di Ginevra. In questa frazione di Svizzera, però, non è una cosa gradita chiamarlo con questo nome. La rivalità con Ginevra è alta e il senso di superiorità tipico dei “ginevrini” non è affatto gradito. Da queste parti, è solo il Lac Léman. Affacciata su questo immenso lago, Losanna è solo una piccola città con poco più di 137mila abitanti, ma tanto basta per farsi subito amare. I turisti in primis, ma anche gli svizzeri non residenti, trovano qualsiasi scusa per venire a visitarla. E’ una realtà metropolitana a dir poco romantica.
E’ capoluogo del Canton Vaud un  cantone con origini, storia e cultura tipicamente francesi. Usi e costumi si avvicinano parecchio ai dirimpettai della vicina Francia . Unica eccezione, forse, l’uso del vino a tavola. E diciamo forse perché i locali sfoggiano diverse qualità di vino, tra bianchi e rossi, da presentare al cliente di turno. Le famiglie invece, eccetto occasioni particolari, sono più legate alla birra. Oltre le mura del nostro bel Paese, bere vino è un lusso con tanto di L maiuscola.

IlViaggiatoreMagazine-Centro storico-Losanna-Svizzera

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Il silenzio assoluto all’interno della Cattedrale

Se entriamo poi in diversi negozi, catene di supermarket soprattutto, è più facile trovare vini della Spagna, del Portogallo e francesi: di produzioni locali non ve ne sono moltissime.
Il bello di questa città? Soprattutto l’architettura dei suoi palazzi e il fascino delle Chiese. La Cattedrale di Losanna, in perfetto stile gotico è insieme al Duomo  uno dei luoghi di maggior attrazione turistica. Come a Parigi, anche qui la “Notre Dame” ha il suo non indifferente seguito. Quando si entra, regna il silenzio assoluto. L’aria, l’atmosfera di spiritualità, tipica dei luoghi sacri, ti prende e ti travolge. Fuori dalla Cattedrale, possiamo ammirare un panorama mozzafiato fatto di complessi residenziali con una struttura dallo stile a dir poco elegante e raffinato. Incantevole la vista dall’alto del Lac Léman. Tutto è avvolto dall’incredibile pace dei sensi di questa minuta realtà urbana. La vita dei suoi residenti si concentra nel cuore del centro. Del traffico assordante, tipico delle nostre metropoli, non si vede nemmeno l’ombra. Eppure gli svizzeri, abitanti di Losanna compresi ovvio, guidano auto, moto, sfoggiando anche un parco veicoli alquanto  di classe.

IlViaggiatoreMagazine-Cattedrale-Losanna-Svizzera

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Molte strutture di prestigio in questa città sul lago

Dal 1994, la città elvetica gode di un grande onore. 24 anni or sono, fu nominata Capitale Olimpica. Losanna è la città dove ha sede il Comitato Internazionale Olimpico e ha il piacere di avere il visitatissimo Museo Olimpico. Alla pari delle altre città “crociate”, Ginevra e Zurigo tra tutte, anche Losanna è un importante centro di affari bancari e finanziari. La parola crisi economico-finanziaria, in questo Paese, è eufemismo allo stato puro.
La città vanta il prestigio del suo Polo Universitario, della Scuola Politecnica e dell’Istituto di Management. La formazione in primis, ma anche cultura ed arte hanno la loro giusta, meritevole considerazione. Storia, fotografia, danza e pittura per gli abitanti locali sono dei “patrimoni” più che preziosi, rigorosamente da conservare, tutelare e salvaguardare.
E l’aspetto enogastronomico? Il buon viaggiatore che vuol conoscere questa nazione e le sue città non prende la via del ritorno senza prima aver assaggiato le tradizioni culinarie.

IlViaggiatoreMagazine-Tour dei Vigneti-Losanna-Svizzera

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Enogastronomia di qualità

Non si può parlare di una cucina speciale, tuttavia, anche qui, impronte ed influenze giungono dal mondo francese. Recandosi in ristoranti di un certo livello, c’è molto dei nostri cugini d’oltralpe anche sia a Losanna che in tutto il resto del cantone. Considerato che la lingua madre è il francese, non potrebbe essere diversamente.
Amate le gite fuori porta e, da adulatori del buon vino, desiderate provare qualche gustosissima bottiglia? Sul lungo lago, non molto lontani dalla stessa Losanna, esattamente tra le cittadine di Aran, Cully, Epesses, Grandvaux e Riex c’è una vastissima area di vigneti.

IlViaggiatoreMagazine-Chatel Saint Denis-Canton Friborgo-Svizzera

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L’affascinante Tour dei vigneti

Quest’ultima è molto conosciuta in quanto ci sono delle stradine che, su e giù, in lungo e largo si possono tranquillamente percorrere. Tutti i visitatori, desiderosi di trascorrere una giornata all’insegna delle rilassanti camminate, specie durante il periodo primaverile-estivo, hanno la possibilità concreta di fare il Tour dei Vigneti. Un vero e proprio viaggio. Un percorso tutto in discesa all’andata, decisamente in salita e molto faticoso se si decidesse di tornare indietro, al punto di partenza. Si è immersi nel verde, in mezzo a tantissimi grappoli d’uva pronti per essere lavorati.

IlViaggiatoreMagazine-Tour dei Vigneti-Losanna-Svizzera

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Offerta di ottimo vino

Quando giunge il momento di fermarsi, riposarsi e mangiare, tante piccole cantine e bistrot tipici con sale di degustazione, sono pronte ad accogliere il turista a braccia aperte. Occhio comunque ai prezzi. La Svizzera, paese con un costo della vita molto elevato, difficilmente offre dell’ottimo vino a prezzi economici.
Losanna, al contrario di quel che si possa pensare inizialmente, è facilmente raggiungibile anche in treno. Tre ore scarse con l’Eurocity, partendo dalla Stazione Centrale di Milano. Vicino a questa magnifica realtà urbana, possiamo scoprire e visitare le altrettanto graziose cittadine di Montreux, il Castello o Château de Chillon.
In alternativa, prendendo i pullman locali o uno specifico treno regionale che porta più su in collina, si può scoprire l’infinito verde che avvolge le località di Chateau Saint-Denis, Semsales, Palezieux Gare, Palezieux Village, Oron e Romont. Questa parte elvetica, non solo questa, si rivela una grossa risorsa turistica per il funzionamento dell’economia globale del paese.

 di Marco Chinicò

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