DAL SUBCONTINENTE INDIANO PER RAPIRVI LE PAPILLE GUSTATIVE

IlViaggiatoreMagazine-Piatti tipici indiani-India

IlViaggiatoreMagazine-Piatti tipici indiani-India

Con i suoi 3.300.000 km quadrati di estensione e 1.335.000 abitanti  l’India investe i sensi con mille stimolazioni differenti. I colori dei sari delle donne, i profumi dei fiori lasciati in dono sugli altari, quelli delle polveri del Diwali e dell’Holi festival. Tutto in questo paese è particolare: i suoni dei sitar, dei clacson delle auto imbottigliate nel traffico, i richiami dei venditori nei mercati. E cosa dire dell’odore dell’incenso bruciato, delle spezie ammonticchiate in coni ordinati sulle bancarelle, dei petardi lanciati durante i festeggiamenti?
E i sapori: tanti, diversi e contrastanti. I sapori e i piatti indiani raccontano la diversità di un paese dalle mille identità.

IlViaggiatoreMagazine-Piatti tipici indiani-India

IlViaggiatoreMagazine-Piatti tipici indiani-India

Sapori: tanti e diversi

Uno dei piatti simbolo dell’India è il thali, una  pasto completo ideale, servito su un grande vassoio d’acciaio con tante ciotoline (o foglie di banano) contenenti diverse pietanze. Non può mancare una porzione di dal, un piatto di verdure cotte, una ciotola di stufato masala, del riso, bianco o saltato con spezie, verdure e frutta secca. E’ sempre presente anche il chapati, il pane tradizionale che si fa cuocere appicciato sulle pareti dei forni, il papad, una sorta di cialda croccante, e poi diverse salse, fra cui dei chutney agrodolci a base di frutta.

Secondo la tradizione il thali si mangia con le mani, aiutandosi con il pane o il riso, ma è ormai molto comune l’uso dei cucchiai.
Altra icona della gastronomia indiana è il byriani, una pietanza a base di riso con spezie, carne di vario genere, pesce, uova o verdure servito con salsa chutney, raita o korma, curry e brinjal, un tipico piatto acido a base di melanzane.

IlViaggiatoreMagazine-Piatti tipici indiani-India

IlViaggiatoreMagazine-Piatti tipici indiani-India

Al Nord trionfa la carne

Ogni elemento che compone il byriani viene cotto separatamente e unito solo in un secondo momento, per creare un contrasto netto fra sapori.

A livello culinario l’India si può idealmente dividere in 2 e, benché gran parte della popolazione sia vegetariana per questioni religiose (jainismo, induismo e buddismo impongono il divieto di cibarsi di carne), nelle regioni più settentrionali trionfano i piatti a base di carne.  Il piatto simbolo di quest’area del paese è il tandoori chicken, pollo messo a marinare in una salsa di yogurt e in un mix variabile di spezie (coriandolo, cumino, aglio, cannella, cardamomo, pepe di Cayenna, pepe, zenzero, chiodi di garofano, alloro), che viene cotto nel tradizionale forno di argilla chiamato tandoor.

IlViaggiatoreMagazine-Piatti tipici indiani-India

IlViaggiatoreMagazine-Piatti tipici indiani-India

Al Sud gusti vegetariani

Il risultato finale è senz’altro una pietanza saporita, dal gusto agrumato e dal caratteristico colore arancione vivace.
Fra i piatti vegetariani più diffusi al nord ci sono invece le preparazioni a base di paneer, un formaggio fresco dal sapore molto delicato. Il palak paneer è immancabile in tutti i ristoranti. E’ una sorta di crema di spinaci, granulosa e verde, a cui vengono aggiunti il formaggio fresco a cubetti, il pomodoro, la cipolla e varie spezie. Deliziosa e poco piccante, è nutriente e ricca di ferro e proteine.

Nelle regioni meridionali invece, trionfa la cucina vegetariana. I piatti più comuni e amati sono sostanzialmente due: i masala dosa, gigantesche crespelle croccanti a base di farina di riso ripiene di patate, cipolle e spezie, e il sambar, una ricchissima zuppa di verdure e legumi, utilizzata come antipasto o come accompagnamento degli idli, tortini di riso e fagioli cotti al vapore. Per preparare il sambar, le lenticchie rosse e gialle vengono messe a cuocere con tamarindo, zucca, guar, okra, carote, melanzane, taro, patate, cipolle, pomodori e un mix di spezie e lasciate stufare finché non assume una consistenza piacevole e un sapore omogeneo.

IlViaggiatoreMagazine-Piatti tipici indiani-India

IlViaggiatoreMagazine-Piatti tipici indiani-India

Le influenze coloniali in alcune regioni

Ci sono comunque delle eccezioni. In alcune regioni dell’India sono ancora molto evidenti le influenze coloniali.  La cucina che si può degustare a Goa, ex colonia portoghese, vanta ad esempio piatti di pesce e crostacei dal chiaro influsso mediterraneo. A Pondicherry, chiamata “la Côte d’Azur de l’Est” ed ex colonia francese, non è raro trovare ottime boulangerie che sfornano brioche al burro e deliziosi pain au chocolat.

I dessert indiani sono per lo più di dolcetti a base di farine, miele, frutta secca e spezie, come i jalebi. Fatti di pastella fritta arrotolati, sono imbevuti in uno sciroppo di zucchero, limone o acqua di rose. I barfi sonoa base di farina e latte condensato con aggiunta di noci o pistacchi. Una menzione a parte deve essere fatta per il delizioso lassi, una bevanda molto popolare a base di yogurt e acqua con succo di limone, semi di cumino tostati e pestati in un mortaio, aromatizzata alla rosa, al mango o allo zafferano. Attenzione: questa  bevanda dolce, profumata e rinfrescante rischia di dare dipendenza!
Dove gustare senza dubbio il miglior  lassi dell’India? Si trova a Jodhpur, allo Shri Mishrilal Hotel, una botteguccia affollata incastrata sotto la torre dell’orologio, accanto al vivace mercato della città vecchia.

INFORMAZIONI:

http://www.viaggiaconcarlo.com

ARTICOLI CORRELATI:

https://www.ilviaggiatore-magazine.it/luoghi-viaggi/il-fascino-di-unavventura-nel-piccolo-tibet-indiano/

Share Button
image_printStampa la pagina