Gravina di Laterza

Puglia terra di gravine. Si racconta di un turista americano che, dopo aver ascoltato le esaurienti spiegazioni della guida avvicinandosi alla Gravina di Laterza, affacciatosi per la prima volta da un belvedere panoramico abbia esclamato: “but that’s a canyon!” E in effetti non aveva tutti i torti quel turista.
Sono dei veri e propri canyon le gravine, lunghi solchi scavati dalla forza erosiva dell’acqua, che ha segnato la friabile calcarenite, e che digradano dall’altopiano delle Murge verso il mar Ionio. E sono tanto caratteristiche di quest’area da aver dato il nome a questo angolo di terra pugliese, ricco di ambienti naturalistici unici al mondo, di insediamenti rupestri intrecciati alla storia dei luoghi, di un patrimonio artistico e culturale tutto da scoprire.

Le gravine set cinematografico

Numerosi sono stati i set cinematografici che hanno sfruttato le gravine in Puglia, questa terra e il suo spettacolare ambiente rupestre. Sia a Ginosa che a Massafra, primo tra tutti quello del Vangelo secondo Matteo con la regia di Pier Paolo Pasolini.
Imperdibile la Gravina di Laterza, uno dei canyon più profondi d’Europa che si estende per ben 12 chilometri ed è percorsa da numerosi sentieri segnalati che si snodano tra le formazioni rocciose e una folta vegetazione. Habitat dal microclima ideale per numerose specie vegetali e animali, è ricoperta da macchia mediterranea e leccete.

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La gravina e l’oasi Lipu di Laterza

Gravine in terra di Puglia, riparo per uccelli e orchidee

Qui nidificano numerose specie di volatili, tra cui il rarissimo Capovaccaio (detto avvoltoio egizio) e vivono molte specie di animali ormai rari, come la donnola, la faina, l’istrice. Preziosa, in primavera, la fioritura delle orchidee selvatiche. Se ne contano più di 30 specie, alcune endemiche, fragili e bellissime, come il territorio che le ospita.
Ma le gravine non sono solo un terreno per trekking e avventure naturalistiche. La loro stessa conformazione ha, dalla preistoria, favorito l’insediamento umano. Le grotte delle gravine di Puglia hanno offerto agli uomini un riparo sicuro, un materiale di facile lavorazione per ricavare dalla terra case, stalle, magazzini, depositi e luoghi di culto.

Nel periodo medioevale gli insediamenti si trasformano in veri e propri “villaggi”, con abitazioni su più piani, unite da un intrico di gradoni e sentieri scavati nella calcarenite.
Per scoprire una vasta gravina antropizzata, sopravvissuta nei secoli, bisogna andare a Ginosa. Dieci chilometri di canyon circondano a ferro di cavallo la cittadina suddividendosi in due insediamenti. Il Casale, distrutto da un’alluvione e da un terremoto nella seconda metà dell’Ottocento; la Rivolta, che si sviluppa in più di sessanta grotte, su vari livelli, trasformate in abitazioni, magazzini e chiese.

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Castello che domina la gravina di Ginosa

Case, stalle, mangiatoie scavate nel tufo: i villaggi rupestri

Si può passeggiare in questo incredibile villaggio, scoprendo come gli abitanti abbiano saputo adeguare l’ambiente alle loro necessità. Le pietre sembrano parlare, raccontando di una civiltà essenziale ma non priva di tratti distintivi. Di un’architettura semplice ma funzionale, che ha saputo ingegnosamente risolvere i problemi della vita quotidiana. Come? Orientando le aperture verso sud, per sfruttare il calore del sole nei mesi freddi, canalizzando le acque piovane e creando pozzi per raccogliere quelle sorgenti. All’interno non mancano le “comodità” dell’abitare, anche se tutto è scavato nel tufo. Mensole, camini, mangiatoie, sedili sono la testimonianza di un interior design che non mancava di grande efficienza.

Importanti testimonianze della religiosità degli abitanti sono le chiese rupestri, anch’esse scavate nella roccia e affrescate, punto d’incontro tra le due liturgie, quella cattolica e quella greco-ortodossa. A Ginosa, da visitare quelle di Santa Barbara e Santa Sofia, a Laterza quelle di San Vito e della Madonna delle Grazie.

Un’altra gravina fortemente antropizzata è quella di Massafra. Nella Gravina di San Marco e in quella di Madonna della Scala sono centinaia le grotte usate come abitazioni e numerose le chiese ipogee che ancora conservano preziosi affreschi.
Una delle più affascinanti, anche per la sua collocazione, è la chiesa rupestre di Sant’Antonio Abate un tempo inglobata nei sotterranei dell’Ospedale Vecchio. Per lunghi anni è stata usata come lavanderia del nosocomio, con lenzuola e biancheria che venivano spinte giù attraverso grandi botole e finivano nelle vasche di lavaggio.

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Chiesa rupestre di San Vito – Laterza

Terra di Gravine in Puglia: il fascino nascosto delle chiese rupestri

Oggi, chiuso l’Ospedale, la chiesa ipogea è stata recuperata e ripulita. Sono due ambienti comunicanti, uno, il più antico, dove si officiava il rito bizantino, l’altro destinato al rito latino. Emozionante vedere i numerosi affreschi che raffigurano l’Annunciazione, il Cristo Pantocratore, Sant’Antonio Abate, Santa Caterina e San Giacomo vestito da pellegrino.

Consigli di viaggio

Tutta l’area è inclusa nel Parco Terra delle Gravine, istituito nel 2005, che comprende ben 14 comuni nelle provincie di Taranto e Brindisi.
Per visitare la zona, si può scegliere di sostare in uno dei numerosi bed&breakfast, spostandosi ogni giorno per visitare borghi e canyon.

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Albergo Diffuso Il Casale-Ginosa

A Ginosa, da non perdere è l’Albergo diffuso Il Casale, nella zona più accessibile della Gravina. Le camere sono in tutto, o in parte, scavate nel tufo calcareo, ma dotate dei più moderni confort. Si tratta di un recupero attento e consapevole, che si coglie anche nell’arredo, con mobili di arte povera, nelle lenzuola tessute a mano, nella juta e nella lana con cui sono realizzati i tappeti. La gentilezza e le attenzioni del proprietario Mario Casale sono il tocco finale: sarà prodigo di consigli e di suggerimenti per le visite.

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B&B Sangiuliano – Laterza

A Laterza, il b&b Sangiuliano, situato in una stradina del centro storico, offre camere sapientemente restaurate e una suite ricavata da un’antica chiesa, con un ampio bagno scavato nella roccia. Un’area relax, con vasca idromassaggio e docce emozionali, è a disposizione degli ospiti.

di Ada Mascheroni

INFORMAZIONI:

https://www.laterradipuglia.it/

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