SAN CELSO, LA CHIESA DELLE SPOSE E NON SOLO

IlViaggiatoreMagazine-Chiesa di San Celso a Milano-Particolare dell'installazione "Littoral"-Milano

IlViaggiatoreMagazine-Chiesa di San Celso a Milano-Particolare dell’installazione “Littoral”-Milano

Tra le novità milanesi, c’è la valorizzazione di spazi antichi restaurati e riproposti all’attenzione di cittadini e turisti, all’insegna della cultura, dell’arte e della leggenda.
Nella chiesa di San Celso, cui generazioni di neo spose hanno portato il loro bouquet per auspicare un felice matrimonio, ora si organizzano conferenze, workshops, mostre e visite guidate. Allo scopo di contribuire a valorizzare gli spazi riaperti al pubblico a seguito dei recenti restauri, ogni ultima domenica del mese, sono previste visite su prenotazione per il ciclo “SULLE ORME DI SAN CELSO”.
L’edificio eretto nel IV secolo e ricostruito nell’XI, presenta una facciata in mattoni rifatta in stile neoromanico nel XIX secolo. All’interno si trovano tre brevi navate di due campate ciascuna. Nell’abside semicircolare che conclude la navata centrale, troneggia un essenziale altare in pietra dell’XI secolo.
Dalla navata di destra, attraverso una scala a chiocciola di 130 gradini, si può salire in cima al campanile.

IlViaggiatoreMagazine-Chiesa di San Celso-Accesso alla salita al Campanile-Milano

IlViaggiatoreMagazine-Chiesa di San Celso-Accesso alla salita al Campanile-Milano

Si tratta del Campanile dei Sospiri, il più antico di Milano, che dai suoi 35 metri d’altezza permette una vista mozzafiato a 360° sullo skyline della città, fino alle Prealpi e alle Alpi. Le mostre d’arte che si svolgono negli spazi il cui carisma è valorizzato da una sapiente illuminazione, sono organizzate dall’Associazione culturale l’artquotidien che ha recentemente curato DERIVA, installazioni “site specific” realizzate da due giovani artisti, Francesca Mussi, milanese con laurea alla Scuola di grafica d’Arte all’Accademia di Brera e John Mirabel, francese/americano di Bergerac con Master all’Accademia d’Arte di Strasburgo.

IlViaggiatoreMagazine-Chiesa di San Celso-Opera "Littoral"- Altare in pietra dell'abside-Milano

IlViaggiatoreMagazine-Chiesa di San Celso-Opera “Littoral”- Altare in pietra dell’abside-Milano

Una mostra a quattro mani realizzata in loco, lavorando per quasi un mese, ogni santo giorno, immergendosi nel misticismo del luogo. Antichi credi e leggende si sono materializzati attraverso la loro arte che ha fatto da ponte con il presente.
La tradizione dice che fosse stato S.Ambrogio a ritrovare nella chiesa i corpi dei martiri San Celso e San Nazaro che, gettati in mare da un’imbarcazione nei pressi di Genova, si salvarono, camminando sulle acque come Cristo sul lago di Betsaida. “Camminata sulle acque” è appunto il titolo dell’installazione che pende dal centro della navata centrale, un lungo telo blu decolorato che scorre lentamente come un tapis roulant ripreso anche in un video visibile nella mostra.

IlViaggiatoreMagazine-Chiesa di San Celso-Giardino della Chiesa-Milano

IlViaggiatoreMagazine-Chiesa di San Celso-Giardino della Chiesa-Milano

Vi è adombrato anche un miracolo di guarigione secondo cui nel 1485, la Madonna dell’antico affresco si sarebbe animata, scostando il mantello, e avrebbe risanato molti fedeli malati di peste. La costa del mare e l’approdo a terra sono raffigurati invece nei dodici pannelli appoggiati lungo l’abside, come i dodici apostoli a semicerchio intorno al basso altare in pietra dell’XI secolo.
Si tratta di Littoral, l’opera principale che rappresenta la costa ligure vista dall’alto e che richiama il pensiero delle “DERIVE” della contemporaneità: tragiche migrazioni nel Mediterraneo e persecuzioni in ogni luogo, perdite di rotta che sembrano ritrovarsi all’insegna dell’armonia dell’arte.

santamariadeimiracoliesancelso@chiesadimilano.it

www.ilcampaniledeisospiri.it

www.lartquotidien.com

testo e foto di Maria Luisa Bonivento

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