MIKHAIL BARYSHNIKOV IN SCENA CON “BRODSKY/BARYSHNIKOV”

AL TEATRO “LA FENICE” DI VENEZIA

di Enrico Gusella

Il Viaggiatore Magazine - Mikhail Baryshnikov - Foto di Janis Deinats

Il Viaggiatore Magazine – Mikhail Baryshnikov – Foto di Janis Deinats

Una stella del firmamento in scena a Venezia

Mikhail Baryshnikov è’  una delle più grandi superstar del firmamento della danza e del cinema, tra i più grandi ballerini dei nostri tempi. Nato a Riga in Lettonia nel 1948, calcherà il palcoscenico del Teatro La Fenice di Venezia il prossimo 13 luglio in una performance ispirata alle poesie di Iosif Brodsky (in replica il 14 e 15 luglio).
Ideato e diretto da Alvis Hermanis, famoso regista lettone del New Riga Theatre,  “Brodsky/Baryshnikov” si configura come un commovente viaggio nel profondo delle complesse composizioni del poeta premio Nobel. Interpretando i versi in russo, lingua madre di Brodsky, Baryshnikov reciterà una selezione delle opere del suo amico di lunga data. La sua sottile fisicità trasporterà il pubblico nel mondo interiore di Brodsky secondo il riverente immaginario di Hermanis.

La spettacolare carriera di un’étoile

Baryshnikov, dopo una spettacolare carriera con la Kirov Ballet di Leningrado (1974) diventa primo ballerino all’American Ballet Theatre a New York City. Nel 1978 è al New York City Ballet, dove lavora con George Balanchine e Jerome Robbins. L’anno successivo viene nominato direttore artistico dell’American Ballet Theatre e, dal 1990 al 2002, è direttore e ballerino del White Oak Dance Project, che ha cofondato con il coreografo Mark Morris. Attore nel cinema e in televisione, ha ricevuto  una nomination al Tony Award e un Drama Desk Award per La metamorfosi, e una nomination all’Academy Award per Due vite, una svolta.

Il Viaggiatore Magazine - Mikhail Baryshnikov - Foto di Janis Deinats

Il Viaggiatore Magazine – Mikhail Baryshnikov – Foto di Janis Deinats

Uno spettacolo dedicato all’opera di Iosif  Brodsky

Tra le produzioni teatrali Forbidden Christmas, or The Doctor and the Patient, Beckett Shorts, In Paris, Man in a Case, The Old Woman e Letter to a Man. Nel 2005 ha dato vita al Baryshnikov Arts Center a New York City. Tra le innumerevoli onoreficienze da menzionare  il Kennedy Center Honors, il National Medal of Arts, il Commonwealth Award, il Chubb Fellowship, il Jerome Robbins Award ed il Vilcek Award.  Ufficiale della Legion d’onore francese nel 2010, premiato  nel 2017 con il prestigioso Praemium Imperiale International Arts Award in Theatre/Film giapponese.
Al Teatro La Fenice di Venezia sarà in scena con uno spettacolo dedicato alla vita e l’opera del poeta  Iosif  Brodsky, suo caro amico. Come ricorda  Baryshnikov «La mia amicizia con Iosif Brodsky, ebbe su di me la più profonda influenza. Conoscevo alcune delle sue poesie e le ammiravo molto, anche se le sue opere rimasero inedite in Urss, con copie dattiloscritte che circolavano sottobanco. Non v’è dubbio che fra i poeti dell’epoca sia stato uno dei pochi (se non l’unico) da collocare tranquillamente accanto al grande quartetto pre-rivoluzionario Mandelstam, Pasternak, Cvetaeva e Akhmatova.

Il Viaggiatore Magazine - Mikhail Baryshnikov - Foto di Janis Deinats

Il Viaggiatore Magazine – Mikhail Baryshnikov – Foto di Janis Deinats

Influenze straniere nel teatro danzato di Baryshnikov

Dopo essere entrato nella mia vita, Iosif divenne non solo un amico, ma in qualche misura anche un mentore. Fu qualcuno che mi aiutò ad affrontare problemi quotidiani e ardui dilemmi morali. Ero molto giovane, ero appena arrivato in Occidente e Joseph esercitò un’enorme influenza sugli stadi iniziali della mia nuova vita. Egli divenne per me una specie di ‘bussola morale’. Le sue poesie sono intellettuali quanto istintive, e una parte dell’immaginario in cui sono inscritte si possono trasmettere col linguaggio del corpo. Ho tentato di esprimerne i significati non solo per via orale ma anche cineticamente. A tal fine, il regista lettone Alvis Hermanis ed io ci siamo rivolti al kabuki e al flamenco, agli stilemi del teatro danzato giapponese butoh e all’estetica della scultura greca antica, e ci siamo ad esse ispirati. Talora cerco di esprimere col movimento ciò che Joseph ha articolato in parole con tanta precisione.

“Il corpo non sa mentire”

Dopotutto, come ha detto Martha Graham, “il corpo non sa mentire”».
Brodsky/Baryshnikov ha debuttato il 15 ottobre 2015 al New Riga Theatre di Riga, in Lettonia. Le scenografie sono di Kristīne Jurjāne, il light design di Gleb Filshtinsky, il suono di Oļegs Novikovs, le luci di Lauris Johansons, i video di Ineta Sipunova. Gli effetti pirotecnici sono disegnati dalla International Fireworks Design. Lo spettacolo è una coproduzione New Riga Theatre e Baryshnikov Productions.

Share Button
image_printStampa la pagina