ISOLE MARCHESI E I SUOI PARADISI REMOTI

IlViaggiatoreMagazine-Statua Tiki-Nuku Hiva-Isole Marchesi-Polinesia Francese

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Le isole Marchesi sono tra gli arcipelaghi più remoti de Le Isole di Tahiti, a circa 3 ore e 30 di volo dalla capitale Papeete. L’arcipelago è composto da 12 isole montagnose, di cui solo 6 sono abitate.
Incorniciate da scogliere imponenti, le coste sono una miscela di spiagge nere e baie paradisiache. Le verdissime foreste dell’entroterra sono, invece, il suggestivo giaciglio dei numerosi resti pre-europei e di evocativi siti archeologici che raccontano il grandioso passato di un popolo che tutt’ora rimane profondamente legato alle proprie tradizioni, anche attraverso le arti locali: creazione di gioielli, realizzazione di bellissimi oggetti di artigianato ed incisioni, oltre agli inconfondibili tatuaggi marchesiani.

I raggi di sole filtrano attraverso le nuvole sospese sulle cime montagnose, disegnando un paesaggio delicato e irreale. Isole alte e lussureggianti emergono dall’Oceano Pacifico, una terra di storie e leggende, affascinanti ed indimenticabili. Benvenuti nella “Terra degli Uomini”.
Incorniciata tra scogliere imponenti, le coste sono una miscela di spiagge nere e baie paridisiache. Tra lussureggianti foreste pluviali, dove giacciono migliaia di resti pre-europei e vivono cavalli e capre.

IlViaggiatoreMagazine-Hiva Oa-Isole Marchesi-Polinesia Francese

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Il fascino della natura selvaggia

La natura è selvaggia e il suo fascino ancora più forte. Dalla valle di Taipivai fino alla baia di Hatiheu da Anaho a Hakaui il viaggiatore è invitato ad ammirare le meraviglie naturali e culturali.
Tra le isole principali dell’arcipelago, troviamo: Hiva Oa, Nuku Hiva e Ua Pou.


La leggenda vuole che Hiva Oa sia la dimora degli déi, un piccolo paradiso fatto di paesaggi aspri, spiagge di sabbia nera e alte scogliere che si gettano nel Pacifico.
I monti e le valli punteggiati di siti e resti archeologici vantano le più grandi statue tiki della Polinesia Francese (tra cui “Takaii”, alta 2.5 metri e unica statua sorridente), mentre Atuona, il villaggio principale, è il luogo dove il pittore francese Paul Gauguin e il poeta, cantante e attore francese Jacques Brel scelsero di vivere.
Nel 1901, Paul Gauguin e più tardi, nel 1975, Jacques Brel, vennero a Hiva Oa in cerca di quella che si potrebbe chiamare pace interiore. Nessuno sa se mai la abbiano trovata, ma ogni mattina, all’alba, la luce sull’isola lascia senza fiato e fa sentire immersi nell’eternità.

IlViaggiatoreMagazine-Statua Tiki-Hiva Oa-Isole Marchesi-Polinesia Francese

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Sulle orme di due indimenticabili artisti

È una sensazione indescrivibile che ogni viaggiatore dovrebbe provare. Camminare sulle orme di questi artisti comprende anche una visita al cimitero di Calvaire dove entrambi riposano di fronte alla baia di Taaoa sotto la dolce fragranza dei frangipane.
Una visita anche alla “Maison du Jouir”, la riproduzione della casa di Gauguin all’epoca del suo soggiorno nelle isole Marchesi, la casa atelier  dove il pittore visse i suoi ultimi tempi e che raccoglie cimeli, disegni e pezzi di vita dell’artista.


Gauguin dipinse qui alcuni dei suoi quadri più famosi, prendendo ispirazione dalla vita quotidiana degli isolani e dalle leggende e antiche tradizioni religiose di queste terre mitologiche.
Le bellezze di Hiva Oa sono esplorabili con escursioni di trekking, gite a cavallo o in fuoristrada per scoprire cascate, picchi montagnosi, guadi e fiumi del tutto unici.

IlViaggiatoreMagazine-Hiva Oa-Spiaggia-Isole Marchesi-Polinesia Francese

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Un universo speciale

Nuku Hiva è riconoscibile dai suoi picchi vulcanici vertiginosi e stupendi versanti che accompagnano il blu profondo dell’oceano. Se Dio avesse una casa, sarebbero le Isole Marchesi e  Nuku Hiva ne rappresenterebbe il tetto. I picchi vulcanici vertiginosi e i versanti stupendi si mescolano con il blu dell’oceano. Un universo speciale apre le sue porte.

A Nuku Hiva non si deve perdere un’escursione nella lussureggiante valle di Hakaui, attraverso frutteti di papaya, mango ed altra frutta esotica, da comprare nei piccoli villaggi di contadini che si trovano lungo la strada, fino alla cascata Vaipo, con il suo spettacolare salto di 350 metri. L’entrata della cascata è custodita da una seri di tiki in pietra (statue guardiane).Nuku Hiva, come l’arcipelago in generale, non rappresenta una delle principali destinazioni per le immersioni, ma la sua offerta rimane ugualmente interessante grazie all’isolamento geografico che ha permesso alla biodiversità di svilupparsi.

IlViaggiatoreMagazine-Nuku Hiva-Albero di cocco-Isole Marchesi-Polinesia Francese

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Un festival per non perdere le proprie radici

Nell’oceano aperto si incontrano mante, squali di varie specie, tonni, delfini e pesci spada. Una ricca storia archeologica e culturale completa il profilo dell’isola insieme allo straordinario spirito di accoglienza locale.
Questo è un anno molto importante per la piccola isola di Ua Pou. Ogni quattro anni, infatti, l’arcipelago delle Marchesi organizza, a rotazione sulle diverse isole, il Festival des Marquises, uno spettacolare festival dedicato alla cultura, alle danze e alle tradizioni delle isole con l’obiettivo di non perdere le proprie radici e le origini del patrimonio unico del luogo.

A dicembre 2019 sarà proprio Ua Huka ad ospitare l’evento e ad invitare gli abitanti di tutte le altre isole e i visitatori internazionali a conoscere nel profondo le radici di questo popolo.
Tahuata simboleggia il “sorgere del sole“ o “la casa illuminata” della dimora di Dio: un’immagine poetica che rappresenta appieno la realtà. La piccola Tahuata si può raggiungere solo via mare da Hiva Oa.
L’isola è un’affascinante scoperta per i viaggiatori privilegiati che hanno la possibilità di visitarla. Dalle sue valli fertili alle sue baie dall’acqua cristallina, Tahuata è una deliziosa oasi di pace, luogo di storia e creatività.

IlViaggiatoreMagazine-Tahuata-Albero di cocco-Isole Marchesi-Polinesia Francese

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Il tetto della dimora di Dio

La maggior parte degli abitanti vive della propria abilità artistica, lavorando ossa o legno di rosa o miro (Thespesia Populnea). Il mono’i qui viene prodotto seguendo gli aromi di segreti e tradizioni. Come un inebriante profumo chiamato “pozione d’amore”.
Fatu Hiva simboleggia il tetto della dimora di Dio, una piccola ma stupenda isola. Arrivando via mare, accade la magia: paesaggi a strapiombo, vegetazione vergine.
Fatu Hiva ipnotizza i visitatori. Nel 1937, Thor Heyerdahl e sua moglie, in cerca di un vero ritorno alla natura, misero piede sull’isola per viverci come agli albori del nuovo mondo.

Oggi non è cambiata molto; quasi tutti gli abitanti vivono al villaggio di Omoa dove fanno realizzano tapa lavorando le cortecce degli alberi.
Hanavave è in una baia spettacolare: la Baia delle Vergini, probabilmente una delle più belle sulla terra, specialmente all’imbrunire quando la luce taglia le cime vulcaniche trasformando il paesaggio in una visione surreale.

IlViaggiatoreMagazine-Fatu Hiva-Spiaggia-Isole Marchesi-Polinesia Francese

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Le isole Marchesi in breve:

·         Come arrivare: l’arcipelago è raggiungibile con voli domestici Air Tahiti della durata tra le 3h30 e le 4h, oppure con collegamenti via mare. Uno dei modi più suggestivi per scoprire le isole è quello di una crociera (le compagnie Aranui 5 e Paul Gauguin Cruises offrono programmi di viaggio completi).

·         Accommodation: sulle isole di Hiva Oa e Nuku Hiva sono presenti due strutture a tre stelle e alcune guesthouse tahitiane.

·         Attività: escursioni di trekking, a cavallo o fuoristrada; visita ai siti archeologici; diving; visita alla casa-museo di Paul Gauguin e al cimitero dove il pittore francese è seppellito, insieme al celebre cantautore Jacques Brel.

Per ulteriori informazioni visitare il sito: https://tahititourisme.it/it-it/isole/isole-marchesi/

 

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