Parma cosa vedere. Duomo, Battistero e prosciutto Dop. Parma potrebbe essere anche solo questo. Ovvero gli elementi per i quali è universalmente nota. Ma la città e i suoi dintorni sono molto di più. Parma è fuori dalle rotte dell’alta velocità ferroviaria. Ma è anche la seconda città dell’Emilia Romagna per abitanti. E un accumulatore storico di bellezze e di ricchezze di ogni genere.

Piazza del Duomo – Parma

Dagli Etruschi al Ducato. Parma cosa vedere

Da millenni, Parma è un crocevia di civiltà. Anche a causa della sua geografia, facile da espugnare. Nasce, forse, etrusca per poi divenire colonia romana nel 183 avanti Cristo. Di questa fase storica si conserva una testimonianza proprio in pieno centro. Il Pons Lapidis (o Ponte Romano o di Teodorico) venne costruito nel 187 avanti Cristo. Lungo la via Emilia, serviva ai Romani ad attraversare il torrente Parma. I resti di due delle arcate del ponte sono visibili ancora oggi in un sottopassaggio nei pressi della centrale Strada Mazzini. Il sottopassaggio giunge a un colorato mercato rionale, attraversato il quale si arriva alla Parma medioevale e rinascimentale. In questo quadrilatero un po’ irregolare, si collocano i monumenti principali della città. Nel dedalo di vie camminano pigri i turisti.

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Veduta dal Torrente Parma

E, insieme a loro, i parmensi vanno in pausa pranzo negli innumerevoli locali per tutti i gusti. Di strada in strada si arriva al Complesso Monumentale della Pilotta. Si tratta di un insieme di splendidi edifici civili risalenti al XVI secolo. Il nome deriva dal gioco della pelota, praticato dai soldati spagnoli in questi luoghi. E testimonia uno dei tanti passaggi e influenze che hanno abitato la storia di Parma. All’interno del Complesso si trovano la Galleria Nazionale e il Museo Archeologico. E ancora, il prezioso Teatro Farnese e la Biblioteca Palatina. Infine il Museo Bodoni, il più antico museo della stampa in Italia. Inoltre, in questi spazi, si allestiscono importanti mostre ed eventi musicali. Come il Festival Farnese, rassegna internazionale di musica antica.

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Interno del Duomo di S. Maria Assunta – Parma

Il Duomo e il Battistero. Parma cosa vedere

Fulcro delle ricchezze di Parma è sicuramente Piazza Duomo. Vi si affacciano i capolavori della città. La Cattedrale di Santa Maria Assunta fu fondata intorno al 1100. Ma l’aspetto esterno attuale risale al XIII secolo. Con le meravigliose decorazioni dei portali, in stile gotico. L’interno è prevalentemente barocco. Un gioiello artistico spicca su tutti: la cupola decorata dal Correggio nel Cinquecento. L’affresco rappresenta l’Assunzione della Vergine circondata dagli apostoli e da angeli con gli strumenti musicali. A lato del Duomo vi è il famoso Battistero di Parma, dedicato a San Giovanni. Il Battistero è un importantissimo monumento di transizione dallo stile romanico al gotico, fra i meglio conservati. Anche se di recente ha subito notevoli interventi di restauro.

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Battistero – Parma

Ha una struttura ottagonale, simbolo di eternità. E mura esterne in marmo rosa di Verona. Le pareti sono decorate con minuziose e armoniche formelle e bassorilievi duecenteschi. Autore del monumento-capolavoro è Benedetto Antelami. Lo scultore è fra i rari artisti che rappresentarono il gotico in Italia in una forma originale. Di Antelami, nella cappella destra del Duomo, è conservato un pregiato bassorilievo della Deposizione. All’interno del Battistero si possono ammirare preziosi affreschi. Ad esempio quelli più antichi della cupola, in stile bizantino. O gli affreschi che decorano sedici nicchie, dipinti nel XIV secolo. Il Battistero della città è una visita a sé, esempio unico delle ricchezze di Parma.

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Duomo di Parma

In Fiera, dal Food al Green. Parma cosa vedere

Ma le ricchezze di Parma non provengono solo dal passato storico. Riguardano anche istituzioni e simboli della città che sono vivi nel presente. Oltre a vantare una delle università più antiche del mondo, Parma è la città del cibo. Qui ha sede l’Autorità Europea per la Sicurezza alimentare (EFSA). Oltre che nei ristoranti gourmet, si possono degustare le specialità del luogo come aperitivo o spuntino di mezzogiorno in uno dei tanti locali del centro storico. Dal parmigiano al prosciutto, dal culatello al salame felino. Una fama, quella del cibo parmense, che si è espansa in tutto il mondo. E che ha dato luogo all’apertura di Cibus, salone internazionale dell’alimentare organizzato da Fiere di Parma.

Dopo l’accordo del marzo scorso, Fiere di Parma ora gestisce, sullo stesso tema, anche il salone milanese Tuttofood. Dal cibo al verde. L’ente fiera della città ducale, dal 2022, organizza anche Flormart a Padova. Un altro settore strategico conquistato dalle Fiere di Parma si mette in mostra, dal 20 al 22 settembre 2023. Flormart è il salone internazionale del florovivaismo più longevo d’Italia, aperto fin dal 1971. Per la prima volta, l’evento si presenta con il sottotitolo The Green Italy. Il riferimento è sia all’agenda Green europea, sia alle varie sfaccettature del settore. Non si tratta ormai di solo vivaismo, ma di paesaggismo e landscape design pensato per le città del futuro. E, quest’anno, Flormart lancia il contest Agorà dei Giardini. I partecipanti avranno la possibilità di presentare la loro visione del paesaggio urbano, in collaborazione con le aziende espositrici.

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Edizioni della Rivista FMR

Le ricchezze di Parma. Il Labirinto di FMR a Fontanellato

Ed è per questi (e altri) motivi che Flormart è stato presentato in anteprima in una sede prestigiosa: il Labirinto della Masone. Si tratta del dedalo più grande al mondo, voluto dal collezionista visionario Franco Maria Ricci nel terreno di sua proprietà a Fontanellato (Parma). Più di trecentomila piante di bambù si estendono in un enorme parco, nel quale si dipana una grande costruzione. All’interno dei locali vi è la sede della rivista FMR, altra creatura eccellente dell’editore illuminato. E anch’essa vanto del territorio parmense. Nell’edificio del Labirinto è stato installato il museo della vasta e preziosa collezione di opere d’arte di Franco Maria Ricci.

E vi si tengono eventi e mostre. Nell’estate 2023, è aperta al pubblico l’esposizione di Ugo Celada, affascinante pittore iperrealista del Novecento. Nei dintorni del Labirinto, è possibile visitare Fontanellato e la Rocca Sanvitale. Qui si può ammirare l’opera di un altro dei geni del territorio: Pamigianino. Il pittore (il cui vero nome era Francesco Mazzola, nato a Parma nel 1503 e morto a Casalmaggiore, Cremona, nel 1540) dipinse le pareti della Saletta di Diana e Atteone. Questi affreschi sono uno dei capolavori giovanili dell’artista, realizzati tra il 1523 e il 1524 per il conte Galeazzo Sanvitale e sua moglie, Paola Gonzaga. Arte, cibo, verde, impresa: tutto convogliato in un contesto di eccellenze uniche al mondo. Ecco le ricchezze di Parma.

di Letizia Riccio

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Viale del Labirinto della Masone – Fontanellato – Parma

INFORMAZIONI:

https://complessopilotta.it/

https://www.piazzaduomoparma.com/

https://www.labirintodifrancomariaricci.it/

https://www.fiereparma.it/https://flormart.it/

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