Tour in una regione ricca di sorprese

Il fascino del Friuli Venezia Giulia, una regione in cui si viene accolti da ospitalità sincera e da tanti spunti per una vacanza rilassante e varia. L’estate inoltrata e l’autunno rappresentano il periodo ideale per andare alla scoperta delle chicche che il Friuli Venezia Giulia è in grado di regalare, permettendo di spaziare tra natura, cultura ed eccellenze enogastronomiche, celebrate anche da eventi di grande interesse.

Sono davvero tanti i tour che consentono di conoscere gli aneddoti più curiosi racchiusi nella storia della regione, ammirando monumenti, musei, paesaggi e località che spaziano dalle colline al mare. Ad accompagnare i visitatori a spasso per le bellezze del territorio, sono le guide turistiche regionali che offrono per tutta l’estate e anche nei mesi successivi, l’occasione di conoscere la storia, la cultura e le tradizioni del luogo attraverso moltissimi itinerari, da quelli più classici a quelli più inconsueti, sempre nel rispetto delle disposizioni di sicurezza che il periodo richiede.

Ponte sul fiume Isonzo-Gorizia©Luigi Vitale-Il fascino del Friuli Venezia Giulia

Ponte sul fiume Isonzo-Gorizia©Luigi Vitale

Gorizia, città di frontiera

Pronti a passeggiare col naso all’insù? Fatelo nell’elegante Gorizia candidata a capitale europea della Cultura 2025 con Nova Gorica, per camminare sul filo della storia in una città di frontiera, proprio al centro dell’Europa.

C’è tutto il fascino del Friuli Venezia Giulia.  La sua ecletticità è valorizzata da sette percorsi a tema, a disposizione fino a gennaio 2021. Si può optare per la classica visita tra i palazzi asburgici e le vie del centro storico, scegliere un percorso verde tra fontane, parchi e giardini, ammirando le bellezze cittadine in particolare alla luce del tramonto, e godendosi la vista dal castello.
E’possibile anche scegliere uno dei tre itinerari transfrontalieri, per cogliere l’essenza di una città che in una notte si trovò divisa da un confine. Amate le dinastie reali?

Targa Transalpina-Gorizia-Foto Maurizio Valdemarin-Il fascino del Friuli Venezia Giulia

Targa Transalpina-Gorizia-Foto Maurizio Valdemarin

L’attrazione a Gorizia dell’itinerario borbonico

L’itinerario borbonico “Dalla corte di Francia a Gorizia: l’esilio dorato dei Borboni” è quel che fa per voi, e vi condurrà sino al monastero di Castagnevizza, oltre confine, dov’è sepolto Carlo X, ultimo re di Francia della dinastia dei Borboni. Il giro “Gorizia, piccola Gerusalemme sull’Isonzo”, testimonia invece la storia ebraica della città, il fascino del Friuli Venezia Giulia e si spinge in Slovenia, sino al cimitero ebraico di Val di Rose, per poi concludersi in sinagoga con un focus sul cibo kosher.

Con un altro percorso incentrato sulle storie di confine si riceverà una propusnica, l’ormai leggendario lasciapassare un tempo obbligatorio per varcare la frontiera, e si proseguirà poi al Museo del Contrabbando, in piazza Transalpina, con un piede in Italia e uno in Slovenia, e al Museo del Confine.

Chiesa di Sant'Ignazio-Gorizia-Foto di Massimo Crivellari-Il fascino del Friuli Venezia Giulia

Chiesa di Sant’Ignazio-Gorizia-Foto di Massimo Crivellari

I gioielli Patrimonio Unesco: Aquileia, Palmanova e Cividale del Friuli. Il fascino del Friuli Venezia Giulia

Tre perle dell’Unesco nel raggio di pochissimi chilometri ad esprimere ancora una volta il fascino del Friuli Venezia Giulia. Ad Aquileia, importante città dell’Impero romano e principale centro per la diffusione del Cristianesimo nell’Europa del nord e dell’est, da non perdere l’importante area archeologica, i ruderi del porto fluviale di epoca romana, i musei, la Basilica romanica con i suoi splendidi mosaici pavimentali.

Palmanova, la città-fortezza a forma di stella a nove punte è un modello di città ideale rinascimentale e un esempio di architettura militare in grado di mostrare concretamente le evoluzioni tecniche della scienza delle fortificazioni in tutta l’età moderna. Per chi desidera apprendere i segreti usati dalle milizie per difendere la stella perfetta c’è anche una visita, in notturna, in una delle molte gallerie della fortezza. Cividale del Friuli (anche Bandiera Arancione del Touring) è il punto di partenza dell’itinerario longobardo.

Capitale del primo ducato longobardo in Italia istituito nel 568, conserva importanti testimonianze di questo periodo, in primis il Tempietto, una delle più rilevanti architetture alto-medievali http://www.turismofvg.it. E’ un piccolo gioiello che conserva la cinta muraria dell’epoca romana, e regala scorci deliziosi; visitate il Duomo, il Museo archeologico, spingendovi sino al Ponte del Diavolo, che unisce le due sponde del Natisone.

Ed ecco allora le Valli del Natisone, un caleidoscopio di colori soprattutto in autunno, perfette per tuffarsi in una natura incontaminata, nonché per soddisfare la gola.

Cividale del Friuli-Foto di Fabrice Gallina-Il fascino del Friuli Venezia Giulia

Cividale del Friuli-Foto di Fabrice Gallina

Delizie per il palato: gubana e prosciutto esprimono il fascino del Friuli Venezia Giulia

Tanti i prodotti che vale la pena provare e, perché no, portare a casa. Proprio nelle Valli del Natisone nasce la gubana, dolce tipico della zona, a base di pasta dolce lievitata con ripieno di noci, uvetta, pinoli. A San Pietro al Natisone, tappa obbligata da Dorbolò, dove la tradizione risale agli anni ’30, periodo in cui Nonna Antonietta preparava le sue apprezzate gubane nel forno di famiglia.

Spostandosi a nord-est, ecco il regno del prosciutto crudo: San Daniele del Friuli. Carne di suino italiano, sale marino, niente additivi nè conservanti, stagionatura effettuata esclusivamente in loco, beneficiando di un microclima particolare. Da tener poi presente che San Daniele non brilla solo per il rinomato salume, ma anche per arte e cultura.Nella chiesa di Sant’Antonio Abate è visibile il più bel ciclo di affreschi rinascimentali della regione, che hanno fatto guadagnare alla cittadina collinare l’appellativo di “piccola Siena del Friuli”.

Per non parlare della Guarneriana, la più antica biblioteca friulana e una delle prime pubbliche in Italia, fondata nel XV secolo (http://www.turismofvg.it).

Gubana-Foto di Alessandro Castiglioni-Il fascino del Friuli Venezia Giulia

Gubana-Foto di Alessandro Castiglioni

Altra eccellenza: la trota iridea

Dalla carne al pesce, sempre all’insegna della gola e dell’alta qualità. A dominare la scena, accanto al prosciutto, ecco la trota. La regione, grazie ai suoi 2500 km. di acque dolci purissime, è la prima in Italia per l’allevamento della trota iridea, con cui copre il 40 per cento della produzione nazionale. Anche ui si esprime il fascino del Friuli Venezia Giulia. Da provare quella di Friultrota, azienda fondata nel 1970, dove è stata creata la prelibata “Regina di San Daniele”, trota salmonata affumicata (sia Dorbolò che Friultrota fanno parte del circuito della Strada del Vino e dei Sapori del Friuli Venezia Giulia, https://www.turismofvg.it/

Trota iridea-Il fascino del Friuli Venezia Giulia

Trota iridea

Prelibatezze nel calice…Il fascino del Friuli Venezia Giulia

“Le cantine friulane non sono solo un’attrattiva turistica: qui cibo e vino sono uno stile di vita”. Così si legge nella guida Best in Travel 2016, il meglio di Lonely Planet (EDT), che già quattro anni fa eleggeva questa zona a regione da non perdere. “Esistono diverse zone vinicole DOC tra Udine, Gorizia, Pordenone e Trieste; le rinomate aree del Collio, dei Colli Orientali e del Carso distano circa un’ora d’auto tra loro.

L’area non è molto estesa, ma grazie ai numerosi microclimi è caratterizzata da una grande varietà che si riflette sia sul palato sia sul paesaggio, in cui la pianura cede il passo a colline ondulate, con le Alpi a fare da sfondo”. Il Collio in particolare è tutto un susseguirsi di dolci declivi e pendii assolati, ottima base per degustare vini di qualità, in particolare bianchi. Non a caso la zona ha avanzato la sua candidatura per diventare Patrimonio Mondiale Unesco transfrontaliero, proprio per il “Paesaggio rurale Collio (Italia)/Brda (Slovenia) tra Isonzo e Judrio”.

Qui ci si può far tentare dalla Ribolla Gialla, ottima con frutti di mare e piatti delicati di pesce, dalla Malvasia, ideale come aperitivo e come accompagnamento a minestre, pesce e risotti, dal Friulano, che si sposa con pesce, grigliate di carni bianche e prosciutto crudo locale.

Vigneti del Collio- Foto di Luigi Vitale-Il fascino del Friuli Venezia Giulia

Vigneti del Collio- Foto di Luigi Vitale

Visita al castello di Spessa

 Un luogo dove la storia si intreccia da secoli con la viticoltura è il Castello di Spessa. Qui si produceva vino già nel XIII secolo e nel XVI si coltivava la Ribolla Gialla (il primo documento che attesta una vendita di Ribolla Gialla risale infatti al 1559). Oggi l’Azienda vanta cantine tra le più antiche e scenografiche del Collio, che si sviluppano sotto il castello su due livelli. Quello superiore risale al periodo medievale, il secondo, a 18 metri di profondità, è un bunker militare realizzato nel 1939, ideale per custodire le barriques.

Le cantine accolgono i visitatori per visite guidate e degustazioni, su appuntamento, e nel Wine Shop Casanova, nelle ex scuderie del Castello, si possono acquistare i vini, le grappe, l’olio e i mieli aziendali, nonché vari prodotti tipici regionali, http://www.castellodispessa.it

Castello di Spessa-Foto di Fabio Pappalettera-Il fascino del Friuli Venezia Giulia

Castello di Spessa-Foto di Fabio Pappalettera

 Tanti gli appuntamenti per non perdere il fascino del Friuli Venezia Giulia

Musica lirica in castelli, antiche dimore, giardini storici: con il Piccolo Opera Festival del Friuli Venezia Giulia sino al 13 settembre si gode della bellezza della musica andando, al contempo, alla scoperta di angoli poco noti, ricchi di storia e arte. Le rappresentazioni, tutte all’aperto, hanno come corollario visite guidate, aperitivi, introduzioni all’ascolto e cene, prima e dopo gli appuntamenti musicali.

Un’esperienza per conoscere non solo la storia e le architetture, ma anche i sapori e i vini della regione. Lo spirito del Festival è, da sempre, legato al non adattare il luogo allo spettacolo, bensì lo spettacolo, in particolare l’opera lirica, al luogo. Un castello o una villa diventano quindi un palcoscenico costruito su misura, dove anche il pubblico stesso diventa parte integrante della messa in scena.

Basti pensare alla produzione de L’elisir d’amore nella passata edizione, ambientato in un’osteria di campagna letteralmente circondata dai vigneti del Castello di Spessa, dove persino l’orchestra faceva parte della scena.

Vigneti nei pressi di Spessa-Foto Marco Milani-Il fascino del Friuli Venezia Giulia

Vigneti nei pressi di Spessa-Foto Marco Milani

Programmi diversi per far apprezzare la musica

Quest’anno, per la sezione “La verde musica”, vere e proprie visite musicali a giardini storici della regione, con un programma tutto barocco. “Castelli in aria” è invece dedicata a recital solistici (a Villa Partistagno a Faedis e Vila Vipolze a Dobrovo in Slovenia, appuntamento grazie al quale il Festival diventa transfrontaliero, per far scoprire ai suoi spettatori il territorio delle colline tappezzate di vigneti del Brda/Collio).

La conclusione sarà il 12 settembre nella Piazza di Cormòns, che si trasformerà in un animato caffè chantant all’aperto dove, sulle note di Gioacchino Rossini, si gusterà un calice dell’aperitivo a lui dedicato, interpretato in chiave del Collio, ovvero con una spumeggiante Ribolla Gialla. Prenotazioni degli spettacoli (alcuni gratuiti), sul sito http://www.piccolofestival.org

Vini-Foto Alessandro Castiglioni-Il fascino del Friuli Venezia Giulia

Vini-Foto Alessandro Castiglioni

E’ possibile un mondo senza empatia?

Empatia. E’ questo il tema del Mittelfest 2020 (http://www.mittelfest.org), festival nato nel 1991, che quest’anno conta ben 25 progetti artistici, 14 musicali, 9 teatrali, 2 di danza, con 10 prime fra assolute e italiane. Il tutto in programma dal 5 al 13 settembre, a Cividale del Friuli.

Che cos’è l’empatia? È possibile un mondo senza empatia? chiede il direttore Haris Pašovic, pluripremiato regista di teatro e cinema di Sarajevo. Nel mondo colpito gravemente dal Covid-19, c’è posto per l’empatia? E se c’è, allora perché, quando e quanto rende migliori le nostre vite? Gli artisti proveranno ad esprimere i propri pensieri e sentimenti al riguardo attraverso gli spettacoli musicali, teatrali e di danza in cartellone”.

Cividale-Foto di Fabrice Gallina-Il fascino del Friuli Venezia Giulia

Cividale-Foto di Fabrice Gallina

In programma per il teatro la partecipazione di molti attori noti attratti dal fascino del Friuli Venezia Giulia

Per il teatro arriveranno, tra gli altri, Alessandro Benvenuti con Panico ma rosa-dal diario di un non intubabile, che propone una delle prime drammaturgie emerse dal periodo Covid-19. Racconta in un monologo la sua esperienza dei mesi sospesi del lockdown, con esiti tragi-comici. Emma Dante con Misericordia, Maddalena Crippa con Deve Trattarsi di autentico amore per la vita, reading dai Diari 1941–1943 di Etty Hillesum, Elio Germano con Segnale d’allarme. Si tratta di una trasposizione virtuale del suo spettacolo La mia battaglia, tratto dalla traduzione italiana di Mein Kampf di Adolf Hitler. Ci si pone questa domanda: nel mondo dominato dalla realtà virtuale, siamo ancora in grado di distinguerla dalla vera realtà?

Alessandro Benvenuti-Foto di Carlotta Benvenuti-Il fascino del Friuli Venezia Giulia

Alessandro Benvenuti-Foto di Carlotta Benvenuti

Nutrito il cartellone musicale

Il cartellone musicale comprende diversi artisti molto noti, tra cui Vinicio Capossela, con il suo nuovo concerto Pandemonium, il quartetto d’archi del Philharmonic String Quartet, che eseguirà musiche di Mozart, Haydn, Beethoven, il Maestro Giovanni Sollima, che si esibirà nel concerto Folk Cello. Il programma prevede inoltre percorsi slow legati al territorio e al benessere, e appuntamenti con l’empatia legata all’arte.

Per i possessori di biglietti o abbonamenti Mittelfest sono inoltre previsti ingressi ridotti nei diversi musei della città. Biglietti in vendita nel circuito Vivaticket, sia  online (con link diretto anche dalle pagine web del festival) sia nelle rivendite autorizzate in Friuli Venezia Giulia e in tutta Italia (www.vivaticket.com) e via call center (tel. 892234)

Elio Germano-Segnale d'allarme-Il fascino del Friuli Venezia Giulia

Elio Germano-Segnale d’allarme

Saperi artigianali ma soprattutto Giochi e Sport Tradizionali

La diciottesima edizione di Tocatì – Festival Internazionale dei Giochi in Strada, dal 18 al 20 settembre, diventa un festival diffuso. Consente di intraprendere un viaggio alla scoperta di borghi minori ma ricchi di cultura. Tra questi Gemona del Friuli, dove protagonista sarà il Pilote, gioco che ricorda la Pelota Valenciana. Vedrà all’opera ragazzi e ragazze dai 14 anni in su. Saranno  intenti a lanciarsi e rilanciarsi con le mani una palla di pelle e fibra di canapa. https://tocati.it/  https://associazionegiochiantichi.it/home

Duomo-Gemona del Friuli

Duomo-Gemona del Friuli

Tra i vigneti e jazz, il fascino del Friuli Venezia Giulia

Le note dei più grandi jazzisti internazionali contemporanei risuoneranno tra i vigneti e le cantine del Collio.  Tra castelli, piazze e palazzi storici di piccole città gioiello, fino ai confini sloveni. Un connubio tra musica, luoghi da favola ed enogastronomia di qualità, che sarà protagonista del festival Jazz&Wine of Peace  dal 21 al 25 ottobre, fra Collio friulano e sloveno, dove i confini si mescolano e si abbracciano, con il jazz e il vino a fare da filo conduttore.

Da 20 anni la manifestazione punta sul concetto di “confine” (dell’anima e geografico, tra Italia e Slovenia) rendendolo elemento di unione di tipicità diverse, di amicizia  tra i popoli  all’insegna della musica e della pace in un territorio segnato in passato dalle guerre. Il Circolo Controtempo di Cormòns propone un calendario di eventi diffusi. Concerti in prima nazionale o europea e anche diversi eventi collaterali.  Incontri con gli artisti, percorsi cicloturistici e storico-architettonici attraverso paesaggi, vigneti e cantine, piccoli concerti-aperitivo, proiezioni, workshop fotografici e molto altro ancora (www.controtempo.org, tel. 347 4421717).

Dolegna del Collio-Castello di Trussio-Foto di Luigi Vitale

Dolegna del Collio-Castello di Trussio-Foto di Luigi Vitale

Cene al cantiere-cucina aperto al pubblico

 “Facciamo qualcosa di nuovo. Lo facciamo da 20 anni”. Il Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori compie 20 anni. Per festeggiare ha sviluppato il progetto “La Nuova Cucina”. Durerà un anno, a partire da settembre: un cantiere aperto al pubblico, coinvolto in un ciclo di Cene-laboratorio. Nei 20 ristoranti aderenti sarà organizzata una cena sperimentale firmata da due chef del consorzio e da un giovane chef “amico”.  Le cene avranno un prezzo unico e accessibile, per far vivere l’alta cucina anche a chi solitamente non la frequenta).

L’innovazione coinvolgerà non solo la maniera di pensare il cibo, ma anche il come proporlo. In totale libertà creativa, con location inedite e modi insoliti e anticonvenzionali di gustarlo. Gli appuntamenti saranno via via svelati sul sito https://www.fvg-lanuovacucina.it/

Friuli Venezia Giulia- La Nuova Cucina

Friuli Venezia Giulia- La Nuova Cucina

Una giornata con Pier Paolo Pasolini

Pier Paolo Pasolini attraverso lo sguardo di Sandro Becchetti: frammenti  di una narrazione”. Si tratta di  una mostra da non perdere, visitabile a ingresso libero su prenotazione. Fino all’11 ottobre, nelle stanze di Casa Colussi, oggi Centro studi Pasolini di Casarsa della Delizia.

E’ il servizio fotografico realizzato nel corso di una giornata del 1971 dal fotografo romano Sandro Becchetti (1935-2013) nella casa di Pasolini all’Eur. Qui è vissuto dal 1963 con la madre Susanna Colussi e la cugina Graziella Chiarcossi. Una cinquantina gli scatti in mostra, con diversi intensi ritratti di Pasolini, affiancati da quelli colmi di tenerezza della madre. In esposizione anche alcune foto di personaggi celebri, amici cari dello scrittore, regista e poeta. Fra cui Bernardo Bertolucci, Dacia Maraini, Natalia Ginzburg, Federico Fellini, Alberto Moravia. Un ottimo spunto per andar poi a visitare questa zona, seguendo gli itinerari suggeriti, sulle orme dell’ intellettuale di Casarsa.  Info: http://www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it

Molto utile la FVG Card, pass con durata di 48 ore o una settimana. Permette di fruire di speciali promozioni e vantaggi. Si può entrare gratuitamente nella maggior parte dei siti di interesse storico, culturale, artistico e turistico della regione.

testo di Paola Babich

INFORMAZIONI:

http://www.turismofvg.it

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https://www.ilviaggiatore-magazine.it/alberghi-location/castello-di-spessa-nel-cuore-del-collio-goriziano/

 

 

 

 

 

 

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