Piazza Unità d’Italia di notte-Trieste

Visitare Trieste in due giorni. Sono molti i motivi per trascorrere un fine settimana a Trieste. Città eclettica e malinconica, vivace e austera, è tutto e il contrario di tutto. È, per antonomasia, la patria di artisti, scrittori e letterati. Qui sono nati scrittori come Umberto Saba, che la descriveva come scontrosa/grazia nel libro “Trieste e una donna”, ispiratogli proprio dalla sua città. Italo Svevo che, con il romanzo “La Coscienza di Zeno”, ha svelato i lati più intimi e umani dei triestini. E ancora grandi illustratori come Marcello Dudovich e registi teatrali del calibro di Giorgio Strehler. La sua bellezza malinconica e struggente ha spinto Pasquale Festa Campanile ad ambientarvi, nel 1982, il film “La ragazza di Trieste”. Una città d’autore tanto amata anche da James Joyce che in lettera a Nora, del 27 ottobre 1909, scriveva…”la mia anima è a Trieste”.

E’anche città con una grande tradizione scientifica al punto che, nel 2017, è stata eletta Capitale europea della Scienza 2020. Chi ama dunque la letteratura, la musica e la cultura può trovare nella città giuliana, che ospita ben 32 musei, il luogo ideale per una vacanza.Si può visitare Trieste in due giorni. Meta ideale tutto l’anno, per coglierne l’atmosfera autentica e romantica, noi consigliamo di visitarla in inverno quando le giornate sono fredde e soffia la bora, vera essenza di Trieste. Una cornice perfetta per una indimenticabile “fuga a due”. 
Ed ecco una mini guida per visitare Trieste in due giorni.

Porto di Trieste

PRIMO GIORNO: IL CENTRO CITTA’

Si può visitare Trieste in due giorni dato il suo piccolo e raccolto centro cittadino. Si visita a piedi, perdendosi nelle strette vie, partendo da piazza dell’Unità d’Italia, la più grande d’Europa con sbocco sul mare, circondata da bellissimi edifici storici e chiamata “il salotto di Trieste”. Molto bello il Municipio con il suo orologio di Micheze e Jacheze. Ai lati della piazza si può ammirare il Palazzo Stratti che ospita lo storico Caffè degli Specchi , di proprietà della famiglia Faggiotto, pasticceri e cioccolatieri di fama internazionale, che l’hanno fatto tornare ai vecchi fasti.

Sempre ai lati della piazza si ergono il Palazzo del Governo, che oggi ospita la Prefettura, e il Palazzo del Lloyd Triestino risalente al 1880 con bellissime raffigurazioni che richiamano la navigazione e il mare. Interessante anche la fontana dei Quattro Continenti, costruita tra il 1751 e il 1754,  che simboleggia la fama e la fortuna per la presenza del porto franco.

Municipio

Raggiungete il quartiere conosciuto come Borgo Teresiano caratterizzato dal Canal Grande, ideato all’epoca per far arrivare le navi sino in centro città. Per questo intorno al canale furono costruite le case per i commercianti dove questi stipavano le merci. Arrivate fino alla fine del Canale e andate a visitare il tempio serbo-ortodosso della Santissima Trinità e di San Spiridione. Si tratta di un complesso architettonico che rimanda al gusto bizantino. Riconoscibile per l’alta cupola che sovrasta i quattro campanili. Le pareti esterne sono abbellite da spettacolari mosaici e a guardia di questo complesso 9 statue di Emilio Bisi, scultore milanese. Anche la Chiesa neoclassica di Sant’Antonio Taumaturgo merita una visita. La chiesa fu costruita per coprire le richieste religiose della popolazione diventata numerosa durante il grande sviluppo della città tra il 1700 e il 1800.

Per vedere la statua di James Joyce non resta che attraversare il ponte sul canale e approfittare dei due giorni per visitare Trieste. Altri palazzi degni di nota sono Palazzo Carciotti che oggi ospita la Capitaneria di Porto, inconfondibile per la sua cupola color azzurro. Ritornate nuovamente verso la Piazza dell’Unità d’Italia per raggiungere la Piazza della Borsa e ammirare le statue allegoriche posizionate sulla sommità dell’edificio della Camera di Commercio che raffigurano la città di Trieste e il Danubio. A sinistra invece spicca il Palazzo del Tergesteo con l’omonima Galleria. È un edificio del 1840 in stile neoclassico, costruito come centro per gli scambi commerciali. L’entrata principale è in piazza della Borsa ma l’affaccio è anche in piazza Verdi.

Palazzo della Borsa

All’angolo di Via Cassa di Risparmio e Piazza della Borsa c’è Casa Rusconi, risalente al 1860 e voluta da una famiglia di farmacisti, appunto i Rusconi. Si tratta di uno dei pochi esempi a Trieste di architettura barocca. Sempre in Piazza della Borsa è possibile ammirare Casa Bartoli, splendido esempio di Art Nouveau. Percorrendo la Galleria del Tergesteo, fiancheggiata da negozi e raffinati caffè si arriva di fronte al Teatro Giuseppe Verdi, in stile neoclassico, uno tra i più antichi teatri lirici in attività. Si è dunque utilizzato uno dei due giorni per visitare Trieste.

SECONDO GIORNO: SAN GIUSTO

Siamo al secondo dei due giorni per visitare Trieste. San Giusto è un colle molto amato dai triestini e dai turisti. Si raggiunge a piedi o con l’autobus che porta a destinazione. Si trova nel cuore di Trieste e rappresenta l’anima medievale della città. Qui sorge il Castello di San Giusto voluto dagli imperatori d’Austria. La particolarità è che dalla cima, dominata dal castello e dalla cattedrale di San Giusto, si ha una vista spettacolare e molto romantica sull’entroterra e sul golfo. Il Castello di San Giusto, simbolo della città e oggi museo, è visitabile, almeno in parte. Sono accessibili il cortile interno, il lapidario, la cappella, la sala Caprin.

Dagli spalti dell’ampio cortile si può ammirare la città. Accanto, in via della Cattedrale 2, svetta la Cattedrale di San Giusto nata dall’unione di due basiliche. L’esterno è di pietra carsica ma la particolarità di questa chiesa è il bellissimo rosone gotico in pietra bianca. L’interno è ricco di opere d’arte e di mosaici. Sul Colle di San Giusto è possibile ammirare anche il Foro, la Basilica Forense e il Tempio Capitolino.

Cattedrale di S. Giusto – Rosone

Alle pendici del Colle San Giusto, tra la cattedrale, il castello e il teatro romano, si stende un’area boschiva. È il parco delle Rimembranze, inaugurato il 24 maggio 1926 e diviso in 26 settori con pietre carsiche che ricordano i tanti caduti nella Prima Guerra Mondiale. Altre pietre, in altri settori, ricordano invece altre battaglie e soldati caduti, la guerra civile spagnola, la guerra d’Africa e anche la seconda guerra mondiale.

A pochi chilometri dal centro cittadino, sul promontorio di Grignano, si erge maestoso un altro simbolo di Trieste, il Castello di Miramare. La sua posizione a picco sul mare permette di ammirare tutto il golfo. Il castello, costruito tra il 1856 e il 1860, è isolato, tranquillo, e fu voluto dall’Arciduca Ferdinando D’Asburgo come nido d’amore per sua moglie Carlotta del Belgio. Si narra però di una maledizione che porterebbe alla morte prematura chi vi dimora. Questo, secondo la leggenda, per il fatto che l’arciduca fu ucciso in Messico e la moglie impazzì per il dolore. Il parco che lo circonda è molto frequentato dai triestini come polmone verde e luogo dove trascorrere qualche ora di relax la domenica.

Visitare Trieste in due giorni
Castello di Miramare

I caffè di Trieste

Non è possibile lasciare Trieste senza entrare nelle caffetterie della città. I caffè a Trieste sono una vera istituzione e i triestini hanno un vero e proprio vocabolario. Ad esempio, per un espresso chiederanno un nero, se lo vogliono macchiato chiederanno il capo. Per averlo in tazza di vetro? Chiederlo in B. Dunque iniziate dal Caffè degli Specchi di cui vi abbiamo parlato poco sopra per poi fare un salto al Caffè Tommaseo, in piazza Nicolò Tommaseo, vicino al Teatro Lirico Giuseppe Verdi, il più antico caffè  di Trieste. Aperto nel 1830, fu il ritrovo di molti letterati, tra cui Saba e Svevo, e ancora oggi è il luogo di incontro degli intellettuali triestini.

Una visita lo merita anche un altro caffè storico, il Caffè San Marco, in Via Cesare Battisti 18, edificato nel 1914. Questo locale fu il ritrovo di studenti, intellettuali ma anche giovani irredentisti che lo usarono come laboratorio dove produrre documenti falsi per aiutare nella fuga in Italia i patrioti antiaustriaci. Per questo motivo il locale venne chiuso. Fu solo nel secondo dopoguerra, che fu restaurato e riaprì i battenti. Tra i frequentatori vanno annoverati: Svevo, Saba, Joyce, Weiss, Slataper e molti altri.

Visitare Trieste in due giorni

Trieste, destinazione scelta da molti registi e artisti

Vi abbiamo anticipato che da sempre Trieste è stata fonte di ispirazione di tanti artisti, scrittori, letterati ma anche i registi hanno saputo cogliere la potenza espressiva di questa città. Molti registi l’hanno scelta come location per film come ad esempio “Senilità” ispirato all’omonimo romanzo di Italo Svevo, interpretato da Claudia Cardinale e Philippe Leroy, o ancora “La ragazza di Trieste” diretto da Pasquale Festa Campanile con un cast d’eccezione come Ornella Muti e Ben Gazzarra. Negli anni successivi molti altri film sono stati girati a Trieste.

DOVE DORMIRE:

Diverse possibilità e per tutte le tasche:

B&B Ametista Piazza della Libertà, 6, a pochi passi dalla stazione e a soli 15 minuti dal centro storico. Ha camere spaziose e bagni confortevoli. La cucina è ben attrezzata e mette a disposizione tutto il necessario per una ricca colazione.  

DoubleTree by Hilton Trieste Piazza della Repubblica 1, in centro città, è un edificio storico risalente ai primi anni del XX secolo ristrutturato preservando i soffitti affrescati, i marmi e i caminetti originali. Ogni sistemazione è dotata di letti Sweet Dreams®, WiFi gratuito, minibar, TV ad alta definizione.

Visitare Trieste in due giorni
Trieste

DOVE MANGIARE:

Ai buffet 

Locali tipici di Trieste, sono una via di mezzo tra un bar e una trattoria, dove si possono gustare ottimi piatti della cucina triestina a base soprattutto di carne. 

Le osmize

Sono locali di proprietà dei contadini che producono formaggi, uova, prosciutto, vino e sono tipici dell’altopiano del Carso. 

I ristoranti

Tanti i ristoranti presenti in città dove gustare i piatti tipici della tradizione a prezzi variabili. Noi ne indichiamo due che abbiamo provato: 

La Chimera di Bacco – Via del Pane 2, un ristorante elegante dove la tradizione culinaria viene rivisitata in chiave creativa. 

L’Osteria di Mare alla Voliga -Via della Fornace n. 1, un luogo conviviale, semplice e informale. Situato proprio sotto al Castello e alla Cattedrale di San Giusto. Tanti piatti a base di pesce serviti con polenta. Un ristorante aperto nel lontano 1981. 

Piazza Unità d’Italia

COSA MANGIARE:

I piatti tipici sono prevalentemente a base di pesce ma non mancano i secondi di carne. Tra i piatti più conosciuti spiccano:

La Jota. Una zuppa a base di crauti, pancetta, fagioli, patate, costolette di maiale e salsiccia. Molto saporita, nutriente e molto calorica.  

Gli gnocchi di pane alla triestina. Piatto semplice ma delizioso dove la base è costituita da ingredienti semplici come pane raffermo, latte, aglio, prezzemolo e speck. 

Lo strucolo di patate. un arrotolato fatto con le patate cotte e poi schiacciate e stese per creare una sfoglia. Viene poi cotto in acqua e servito freddo con sugo di carne.  Una vera delizia.

I sardoni in savòr. Sono alici fritte disposte alternando cipolle cotte in aceto.  

I cevapcici. Polpette molto saporite e speziate. Vengono cotte sulla griglia. 

Visitare Trieste in due giorni
Cevapcici

testo di Anna Maria Terzi

INFORMAZIONI:

https://www.turismofvg.it/trieste

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