Val di Fiemme in autunno. Alle spalle il turismo estivo, ancora lontano quello invernale legato agli sport sulla neve. L’autunno è la stagione delle passeggiate fra pascoli e boschi che cambiano colore. È il momento del “foliage”, con i colori che vanno dal ruggine al rosso al marrone e compongono una tavolozza di colori che rendono unico e incredibile il paesaggio della Val di Fiemme. Da queste parti si dice che se la primavera parte dal basso, l’autunno parte dall’alto, perché i primi colori autunnali si vedono dalle quote più alte. In Val di Fiemme i colori si riflettono nelle acque del torrente Avisio, mentre al tramonto i toni di giallo, arancione e rosso avvolgono le pareti pallide delle Dolomiti del Trentino, dando vita allo straordinario spettacolo dell’enrosadira. 

VAL DI FIEMME, LA “VALLE DEL BENESSERE” IN AUTUNNO

La Val di Fiemme, detta anche “Valle del benessere”, è una vera spa a cielo aperto. È infatti uno dei territori più virtuosi d’Italia, distretto delle energie rinnovabili che autoproduce energia pulita. Non a caso è stata scelta nel settembre scorso quale sede del World Wellness Weekend, evento internazionale che dal 2017 promuove il benessere psicofisico come stile di vita. Nell’appuntamento, che ha coinvolto contemporaneamente oltre 120 Paesi, la valle trentina ha rivelato la sua vocazione al benessere attraverso attività, percorsi, eventi collaterali.
Per l’occasione è stato inaugurato Bosco dei Silenzi Diversi, opera di Sergio Camin. Lungo il Percorso Bianco, a Daiano, Camin ha individuato nel bosco dieci “punti” per ascoltare il silenzio, luoghi magici segnalati da cubi di legno, legno “riciclato” perché derivante da precedenti lavorazioni. Insomma nessun albero è stato sacrificato per queste installazioni!

AUTUNNO IN VAL DI FIEMME

VAL DI FIEMME IN AUTUNNO, LA VALLE DELL’ARMONIA

Fra le Dolomiti del Trentino Patrimonio UNESCO, lungo il corso del torrente Avisio, la valle si estende tra i 1.200 e i 2.200 metri di quota fra due parchi naturali. Quello di Paneveggio Pale di San Martino con la sua riserva di cervi e quello del Monte Corno con le più varie specie di volatili.

La chiamano anche “Valle dell’Armonia” per le famose Foreste dei Violini e il suggestivo Bosco che Suona che sovrastano i 9 comuni del territorio. Nella Val di Fiemme crescono gli abeti rossi di risonanza, scelti un tempo dal maestro Stradivari e oggi dai liutai di tutto il mondo.

Il territorio fiemmese è un gigantesco polmone verde, dove il patrimonio boschivo, amministrato dal 1.111 dalle Regole locali della Magnifica Comunità di Fiemme, oggi conta 60 milioni di alberi capaci di catturare 2 milioni di tonnellate di CO2, certificati FSC.

AUTUNNO IN VAL DI FIEMME
“Bosco che suona” – Val di Fiemme – Trentino

IN VAL DI FIEMME IN AUTUNNO, SI SEMINA DALLA SEGGIOVIA

Fiemme vanta uno dei musei outdoor più alti al mondo, Respirart, dove la seggiovia che permette l’accesso è stata trasformata in “seminovia”. Mentre sorvolano il parco, infatti, gli ospiti sono invitati a lanciare semi della Val di Fiemme tra i più ricchi di specie floreali, un fiorume capace di arricchire i prati più poveri preservando la biodiversità. La Val di Fiemme è un “distretto delle rinnovabili”, con tutti i Comuni impegnati a sostituire i combustibili fossili con fonti energetiche rinnovabili. A Cavalese, ad esempio, l’80% dell’abitato è riscaldato da biomasse provenienti dagli scarti di lavorazione del legno nella centrale di teleriscaldamento Bioenergia Fiemme. Con la segatura si produce il FiemmePellet, un combustibile a km 0 commercializzato sul territorio. Dai rami degli abeti “magnifici” si ottiene un olio essenziale utilizzato nella cosmetica e nel settore del benessere.

AUTUNNO IN VAL DI FIEMME

VAL DI FIEMME IN AUTUNNO, COMUNE VIRTUOSO PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

E ancora, la valle è fra le prime nella classifica dei Comuni virtuosi sulla raccolta differenziata dei rifiuti. È un distretto produttivo unico nel suo genere, dove il benessere diventa motore economico, con aziende di rilievo internazionale specializzate in settori differenti – sport, food, wellness abitare e musica – ma tutte legate da una visione comune che mette al centro la cura della persona e il rispetto per l’ambiente.

AUTUNNO IN VAL DI FIEMME

VAL DI FIEMME IN AUTUNNO, DA CONOSCERE, MANGIARE, VEDERE

Un soggiorno in Val di Fiemme oltre che benessere e belle passeggiate offre anche interessanti excursus nella gastronomia. Da non perdere una visita al caseificio Sociale Val di Fiemme di Cavalese. Riunisce un’ottantina di soci e che produce da una cinquantina di anni formaggi vaccini e caprini. Si può assistere alla lavorazione del Trentingrana in tutte le sue fasi. Lo si può acquistare con altri formaggi qui prodotti (Formai Val di Fiemme, caprino, Fontal di Cavalese, Puzzone di malga, ecc…) nell’attiguo punto vendita. Sempre in tema di gastronomia locale, in Val di Fiemme si possono gustare i famosi spaghetti (ma non solo) del Pastificio Felicetti. Da quattro generazioni porta avanti una produzione di specializzazione in altitudine. Utilizza soltanto semole biologiche, acqua di sorgente e aria d’alta quota. Questo conferisce alla pasta un sapore distintivo, sempre più apprezzato dagli chef di tutto il mondo.

AUTUNNO IN VAL DI FIEMME

IN VAL DI FIEMME, ECCO LA BIRRA ARTIGIANALE

Dal 1999 è ricomparsa in Val di Fiemme la birra artigianale. Agri-birrificio, (con agriturismo e shop) a conduzione familiare a Masi di Cavalese, Birra di Fiemme produce birra e coltiva le materie prime. Si va dal luppolo all’orzo distico. Infatti Stefano Gilmozzi ha trovato nella storia locale di birrifici artigianali famosi ma dismessi, in particolare a Predazzo (TN) e Fontane Fredde (BZ), lo stimolo per iniziare l’avventura che oggi è diventata Birra di Fiemme. È possibile visitare il birrificio tutti i lunedì, i mercoledì e i venerdì. Si possono visitare dalle 15.00 e alle 16:30 previa prenotazione (info: T. +39 0462 930 728).

AUTUNNO IN VAL DI FIEMME
Piatti dello Chef Gilmozzi

VAL DI FIEMME IN AUTUNNO, I PIACERI DELL’OLFATTO

Dai piaceri della tavola a quelli dell’olfatto. Mas Vinal di Cavalese è in un lariceto. A 1300 m. con una vista stupenda sulla vallata, un luogo magico dove scoprire sapori e profumi di montagna. Con fiori ed erbe del luogo vengono realizzati profumi per l’ambiente, creme per il viso, tisane, sciroppi e grappe. Si può anche affittare un bell’appartamento, per una full immersion in questa natura unica.

Ma Cavalese naturalmente non è solo natura e gastronomia. Ha alle spalle una storia interessantissima simboleggiata da un bellissimo edificio. Si tratta del Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme istituzione che risale al XII secolo, a cui vescovo di Trento riconobbe un’autonomia amministrativa. La Comunità, che elegge ogni anno lo Scario, ovvero il Presidente, gestisce i beni del territorio. Boschi, malghe, prati, il pascolo del bestiame, la caccia e la pesca. Tutto questo adottando un sistema di rotazione di retaggio longobardo, ma dirime anche le questioni giuridiche e i contenziosi.

AUTUNNO IN VAL DI FIEMME
Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme

L’IMPORTANZA IN VAL DI FIEMME DELLA “MAGNIFICA COMUNITA’”

Ancora oggi la Magnifica Comunità è operante nella gestione dell’immenso patrimonio boschivo della valle. Questo è importante non solo per il corretto sfruttamento forestale, ma anche per il mantenimento dell’identità storica, sociale e culturale della valle. La Magnifica Comunità ha sede nel suo Palazzo, edificio storico di Cavalese. Ospita la pinacoteca, il museo e l’archivio di manoscritti, statuti e scritture importantissime per la storia antica di Fiemme. Dal 1398, e per oltre quattro secoli, l’edificio fu di proprietà dei Principi Vescovi di Trento. Fu destinato a palazzo di giustizia e dimora dei loro fedeli vicari vescovili. Con il tempo divenne anche residenza estiva degli stessi presuli trentini che si occuparono di ampliarla e soprattutto abbellirla.

Gli affascinanti affreschi furono realizzati tra il 1537 e il 1540 dalla bottega del vicentino Marcello Fogolino (1438-88/1558?). Era pittore di corte dei Principi vescovi Bernardo Clesio (1514-1539) e Cristoforo Madruzzo (1539-1567). Dopo varie vicende nel corso dei secoli, dal 2012 il Palazzo è adibito a museo. Infine a tavola. Per una cena speciale, a El Molin di Cavalese lo chef stellato Alessandro Gilmozzi propone una cucina di montagna da lui reinventata in modo molto creativo. Profuma di affumicatura, di erbe dei boschi: utilizza ingredienti particolari come cortecce degli alberi, muschi, la resina, i licheni e così via.

AUTUNNO IN VAL DI FIEMME
Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme

VAL DI FIEMME IN AUTUNNO: I SUOI SAPORI

I suoi piatti sono bocconcini, piccoli capolavori che racchiudono tanti sapori. Per dormire in un’atmosfera tipicamente montana, curatissima e piacevolissima, c’è il Beauty & Vital Hotel Villa Maria di Carano Canavese. E’ un 4 stelle tutto al femminile. Le camere sono molto curate ed è circondato da un parco alpino di 10mila mq. E’ conosciuto per la cucina della proprietaria e chef Monica Braito. La cucina è alpina e moderna. Utilizza frutta e verdura di stagione. In estate la verdura viene dall’orto coltivato a Daiano. La carne è degli allevatori trentini. I formaggi sono del Caseificio di Fiemme, le bacche dei piccoli produttori della Val di Cembra, i vini di produttori locali.

di Gloria Ciabattoni

INFORMAZIONI:

http://www.visitfiemme.it

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