Porto in tre giorni. Porto è un’affascinante, romantica cittadina del Portogallo. I vicoli medievali si rincorrono tra le chiese barocche che si sposano armoniosamente con gli edifici neoclassici. Per conoscerla bastano pochi giorni che vi regaleranno però ricordi indelebili. La particolarità di Oporto è che ogni tratto percorso, rigorosamente a piedi, regala meraviglie, un susseguirsi di bellezze da fotografare.

Porto – Panorama sul Douro

Primo giorno. Porto in tre giorni

Per la visita conviene partire da Rua de Santa Catarina, una strada pedonale punteggiata di negozi, ristoranti e caffetterie. È la via più commerciale e più affollata della città e vale la pena di sceglierla come punto di riferimento. Si trova nella parte alta della città, inizia in Praça da Batalha e termina in Praça Marquês de Pombal. Al civico 428 di Rua de Santa Caterina, all’angolo con Rua del Fernandes Tamas, si può ammirare la “Capela das Almas”, la Cappella delle Anime, così chiamata perché il sagrato era utilizzato come luogo di sepoltura.

L’interno della Capela das Almas

Fu edificata all’inizio del XVIII secolo e, dopo i successivi restauri e ampliamenti, non passa certo inosservata. La facciata è interamente rivestita di azulejos. Ce ne sono 15.900 per una superficie di 360 metri quadri e raffigurano la vita dei santi fra cui spiccano la morte di San Francesco e il martirio di Santa Caterina. Il suo interno, in cui prevale lo stile neoclassico, è altrettanto bello se pur molto semplice. All’ingresso, sulla sinistra, si trovano il pannello maiolicato e   l’immagine di Nossa Senhora das Almas, risalente alla data di costruzione della cappella.

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Capela das Almas

Sosta alla Fabrica da Nata. Porto in tre giorni

Poco più avanti, al civico 331, è d’obbligo una sosta alla Fabrica da Nata per assaggiare un dolcissimo e tradizionale pastel, una sfoglia farcita con crema a base di uova. Una vera delizia… calorica. Non resta che fare tappa al civico 112 per prendere un caffè al Caffè Majestic, un locale della Bella Époque con arredi in legno intarsiato impreziositi da specchi e lampadari, considerato uno dei 10 caffè più belli al mondo. Al suo fascino non è rimasta indifferente nemmeno J.K. Rowling, l’autrice della serie di Harry Potter. Pare che dal 1991 al 1993, quando la scrittrice viveva a Porto, soleva andare al Cafè Majestic mentre scriveva il primo volume della saga, Harry Potter e la Pietra Filosofale, e che proprio la bellezza del locale l’abbia ispirata.

Proseguendo per Rua de Santa Caterina e arrivando alla piazza Batalha, sulla sinistra spicca un altro fiore all’occhiello di Porto, la Igeja de Santo Ildefonso (Rua de Santo Ildefonso 11) dedicata a Sant’Ildefonso di Toledo. Incantevole la facciata interamente rivestita di azulejes bianchi e blu, dipinti da Jorge Colaço che ripercorrono la vita del Santo e allegorie dell’Eucaristia, racchiusa tra due alti campanili laterali. La chiesa fu costruita tra il 1709 e il 1739 su un eremo medievale e custodisce all’interno (visita 1 euro) una pala d’altare in stile barocco e rococò di grande interesse. L’edificio, come altri del centro storico di Porto, è inserita Patrimonio dell’Umanità Unesco.   

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Fabrica de Nata

Teatro Naciònal

Proprio di fronte alla chiesa si erge maestoso il Teatro Naciónal Sáo João, edificato tra il 1796 e il 1798 in stile romantico ispirato all’Opèra-Garnier di Parigi e dedicato al principe reggente dell’epoca João, diventato poi re del Portogallo. Se imboccate la via Augusto Rosa che costeggia il teatro e la percorrete sino alla fine, potrete ammirare sulla sinistra, al civico 24, l’Universidade Lusófona do Porto e, alla fine della strada, la cinta muraria della città “Muralha Fernandina. Costruita nel XVI secolo, fu terminata durante il regno di re Ferdinando. Nella cinta sono visibili quattro porte difese da torri e 14 ingressi. Della cerchia rimangono pochi tratti perché, persa la funzione difensiva, fu demolita. Alle spalle si trova un punto panoramico da cui ammirare dall’alto il ponte Dom Luís I in tutta la sua magnificenza.

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Teatro Nacional Sào João

Cattedrale di Porto. Porto in tre giorni

A poca distanza dalle mura, percorrendo Rua de Saraiva de Carvalho e proseguendo su Calçada da Vandoma, si giunge alla Cattedrale di Porto, dichiarata Monumento Nazionale, conosciuta anche come Sé do Porto (Terreiro da Sé) una chiesa cattolica di grande bellezza e importanza. Qui, nel 1394, fu battezzato il principe Enrico il Navigatore e sempre qui si celebrarono, nel 1387, le nozze di re Giovanni I. Edificata nel XII secolo e costruita come chiesa-fortezza in stile romanico, fu ricostruita diverse volte per cui si possono notare diversi stili.

La facciata in stile romanico, il chiostro e la cappella dedicata a San Giovanni Evangelista in stile gotico e il resto barocco. Il chiostro della cattedrale la fa sicuramente da padrone in quanto a bellezza. Risalente al XIV secolo e interamente rivestito da piastrelle che ritraggono scene di carattere religioso, è l’attrazione principale delle visite turistiche cittadine. Dal chiostro dirigetevi alla Casa do Cabildo per ammirarne gli ori che vi sono conservati. Sulla piazza della cattedrale noterete un’alta colonna: era il punto dove, in tempi passati, si tenevano le esecuzioni capitali.

Cattedrale Sé do Porto

La Stazione di Porto

A pochi passi dalla cattedrale ecco apparire la famosa stazione di Porto (Estação Ferroviária de Porto-São Bento), considerata una delle più belle stazioni ferroviarie del mondo. Inaugurata nel 1916, fu edificata dove un tempo sorgeva un monastero. Una volta entrati nell’androne, si ha l’impressione di trovarsi in un museo per la sontuosità delle sue architetture dai soffitti mansardati e dalle pareti rivestite da 20.000 azulejos che raccontano la storia del Portogallo. Osservando attentamente si possono scorgere tra le tante raffigurazioni presenti anche vari passaggi storici come la Battaglia di Valdevez o la Conquista di Ceuta da parte di Henrique il Navigatore.

A soli 2 minuti a piedi dalla stazione, in Rua Sa da Bandeira 11, ecco la bella e piccola Chiesa della Congregazione di Sant’Antonio (Igreja de Santo António dos Congregados), edificata nel tardo XVII secolo e sede della Confraternita di Santo Antonio di Lisbona. Molto interessante la facciata in stile barocco su cui spicca una piccola nicchia con all’interno l’immagine del Santo al quale è dedicata. È il suo interno, attraverso i dipinti alle pareti, che ripercorre la vita del Santo.

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Estação Ferroviária de Porto-São Bento

Secondo giorno: Porto in tre giorni

Il secondo giorno può iniziare andando alla scoperta della piazza più importante di Porto, Praça da Liberdade, nel cuore della città. È riconoscibile per l’alta statua equestre di re Pietro IV che raffigura il sovrano mentre mostra la Carta Costituzionale al popolo. Dalla piazza inizia l’Avenida dos Aliados, una via ricca di edifici Art Nouveau edificati nel XX secolo dove è possibile fare una sosta per un caffè.

Non lontano, a circa 3 minuti a piedi, un altro simbolo della città,  l’Igreja dos Clérigos (Rua Sao Filipe Neri), una chiesa sorta intorno alla metà del XVIII secolo in stile barocco. Il suo interno è perlopiù in granito e marmo con un’insolita navata ovale.   All’estremità della chiesa la Torre dos Clérigos da molti ultilizzata come punto di riferimento per orientarsi. Costruita in pietra di granito dall’architetto italiano Nasoni, ha una scala interna di 225 gradini che permette di arrivare nella parte più alta della torre e avere così una meravigliosa panoramica sulla città a ben 75 metri d’altezza.

Igreja dos Clérigos

Libreria Lello

Imperdibile una visita alla storica e sempre affollatissima “Libreria Lello o Lelo e Irmão” uno dei negozi di libri più emblematici del mondo situata in Rua das Carmelitas 144. Rimarrete affascinati già subito dalla palazzina che la ospita per la sua facciata neogotica degli anni ’60 e i simboli impressi sulla facciata che raffigurano l’arte e la scienza. L’ingresso è contingentato ed è necessario prenotarsi attraverso il sito internet e poi attendere la chiamata del vostro numero. La vostra pazienza sarà ripagata una volta varcata la porta di ingresso.

Lelo e Irmão interno

Davanti a voi si srotola l’imponente e ormai famosa scala in legno diventata il simbolo di questo luogo. Tutt’intorno centinaia di tomi di vario genere compresa la saga del maghetto più famoso al mondo, Harry Potter. Troverete varie versioni in diverse lingue (ahimè non in italiano).  All’interno si possono notare alcuni bassorilievi che riproducono i fondatori della libreria.

È obbligatorio alzare gli occhi per ammirare il soffitto che al primo sguardo sembra essere di legno intarsiato, materiale prevalente all’interno della libreria, ma in realtà si tratta di intonaco dipinto. Il piano superiore forse è meno interessante ma vale la pena vedere la bella vetrata con la scritta “Decus in Labore”.  A pochi passi dalla Livraria Lello si può ammirare una grande piazza, Praça Gomes Teixeira, luogo molto frequentato dagli studenti universitari per la presenza dell’edificio universitario. Tutt’intorno bellissime chiese colorate nei classici toni del bianco e blu.   

Lelo e Irmão interno

La magia di due Chiese. Porto in tre giorni

Proseguite alla scoperta di due chiese la Igreja do Carmo e la Igreja dos Carmelitas in Rua do Carmo. A una prima occhiata vi sembrerà di scorgere un’unica chiesa ma, nella realtà, state ammirando due chiese separate da una costruzione larga poco più di un metro chiamata Casa Nascosta (Casa Escondida). Questa bizzarra costruzione ha più di 250 anni e fu costruita a seguito delle leggi applicate in passato che vietavano la costruzione di due chiese affiancate.

È considerata la casa più stretta di Porto e come contraddire questa affermazione? È veramente … minuscola. In passato è stata abitata dai cappellani della chiesa ma successivamente anche da artisti, medici, sacrestani, custodi. Il suo interno è composto da strette scale che portano al piano superiore dando accesso alle stanze.  Terminate la giornata con la visita di altre due costruzioni che distano, dalla libreria Lello, solo 10 minuti: il Palacio da Bolsa, in Rua Ferreira Borges, e il Mercado do Bolhão, in Rua Formosa.

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Igreja do Carmo e la Igreja dos Carmelitas

Il Palàcio da Bolsa

Il Palácio da Bolsa è conosciuto anche come Palácio da Associação Comercial do Porto e ha più di 180 anni con una mescolanza di stili architettonici: neoclassica, toscana dell’Ottocento, neopalladiana inglese. È considerato Monumento Nazionale ed è molto visitato dai turisti per i suoi meravigliosi interni. Varcata la hall si ha accesso alla sala delle Nazioni con una meravigliosa cupola di vetro. In questo Palazzo sono stati ospitati i più illustri governatori del mondo e ancora oggi è utilizzato per gli incontri ufficiali.

La sala che maggiormente colpisce è la Sala Araba per i suoi stucchi decorati con motivi moreschi con le scritte, a caratteri arabi, sulle pareti e sul soffitto. Il Mercado do Bolhão, inaugurato nel 1914, in ferro battuto, racchiude l’essenza di Porto ed è il modo più semplice per conoscere prodotti, tradizioni e le abitudini degli abitanti di Porto. In passato è qui che i contadini portavano a vendere i propri ortaggi; oggi è ricco di negozi di souvenir ma non mancano pescherie, macellerie e fioristi. Lungo la Rua Formosa, al civico 305, ecco la Confeitria do Bolhão e A Péeola do Bolhão, due gastronomie storiche Art Nouveau meritevoli di una visita.

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Palacio da Bolsa

Terzo giorno. Porto in tre giorni

L’ultimo giorno a Porto è dedicata alla scoperta del ponte Dom Luís, patrimonio Unesco dal 1996, lungo 285 m e alto 85 tutto in ferro e con un ponte ad arco sviluppato su due piani per facilitare la circolazione di auto e pedoni. Fu costruito da un allievo di Eiffel e varca il fiume Douro mettendo in comunicazione la città di Porto con la città di Vila Nova de Gaia. Consigliamo di percorrerlo a piedi, lentamente, per ammirarne ogni piccolo dettaglio.

Dal ponte si ammira il fiume sottostante punteggiato dalle caratteristiche barcos rabelos, che venivano utilizzate per il trasporto del celebre vino Porto e oggi usate invece per romantiche gite. Una gita in barca permette di avere infatti una bellissima panoramica sulla zona Ribeira di Porto, con le casette colorate tutte abbracciate le une alle altre. Alla fine del ponte, sulla sinistra, troverete una lunga scalinata che vi condurrà al più antico luogo di culto del Portogallo, il Mosteiro da Serra do Pilar o Senhor da Pedra.

Ponte Dom Luís I

Mosteiro da Serra do Pilar

Questo ex monastero, nel 1996 è stato designato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. La sua costruzione iniziò nel 1538 e finì nel 1670 per volere dei frati Agostiniani. La struttura ospita la chiesa e il chiostro con pianta circolare. La caratteristica del chiostro è che sono presenti 36 colonne ioniche e una statua di D. Afonso Henriques, re del Portogallo.  Consigliamo di percorrere i 100 gradini per salire sul balcone che abbraccia la chiesa e che regala un panorama mozzafiato su Oporto. Non resta che immettersi nella cittadina di Vila Nova de Gaia che molti pensano facente parte di Oporto ma in realtà completamente indipendente. La zona è conosciuta per l’alto numero di cantine presenti e consigliamo vivamente di regalarvi un tour di degustazione dei suoi eccellenti vini.

Come Sandeman in Largo Miguel Bombarda 3, una delle più antiche, che serve prodotti eccellenti. La cantina è famosa anche per la leggenda che aleggia intorno al personaggio, Don di Sandeman, nato per rappresentare la marca e che troverete impresso su molti oggetti di casa Sandeman. Si tratta di un uomo con un lungo mantello nero e un cappello. Il giro alla cantina è a cura di una guida vestita proprio come Don di Sandeman che vi condurrà alla scoperta dei tempi di invecchiamento, dei vigneti, dei luoghi dove essi crescono per poi concludere il percorso con la degustazione di vini. Non resta che regalarvi una rilassante passeggiata sul fiume a bordo di una rabelos in legno per vivere appieno le magie di questa incantevole cittadina.

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Vicoli di Vila Nova de Gaia

Come arrivare

Il mezzo più veloce è indubbiamente l’aereo. Tutti i voli atterrano all’Aeroporto Francisco Sá Carneiro, a 10 chilometri dal centro della città. Le partenze in molti aeroporti italiani: Roma, Milano, Bari, Bologna, Cagliari, Napoli, Palermo, Torino, Trapani, Venezia e Verona. Grande scelta anche tra le compagnie aeree Wizz Air, Ryanair e EasyJet.  Per l’ottima posizione consigliamo di soggiornare nella via più commerciale della città con una fermata di metropolitana a pochi passi: Bloom House by Sweet Porto Rua de Santa Catarina 512 Tel. +351220990793 www.sweetporto.com

Majestic Café

Cosa mangiare. Porto in tre giorni

Avrete tantissima scelta tra i tanti piatti presenti nella cucina di Porto dal Pastel de bacalhau, una deliziosa crocchetta di baccalà con formaggio Serra da accompagnare a vino Porto, Francesinha,  un piatto molto ricco di prosciutto, salsiccia e una bistecca disposti a strati tra fette di pane bianco: il tutto  avvolto nel formaggio, servito con patatine fritte e con una generosa dose di sugo di carne, Bacalhau à brás gli ingredienti sono merluzzo, patate, cipolle,  olive e prezzemolo. Il baccalà viene sminuzzato e insaporito con cipolle, olive e prezzemolo. Una vera delizia per il palato  Anche i dolci meritano una menzione tra i più gettonati abbiamo il pastel de nata, una dolce sfoglia farcita con crema all’uovo, la torta de Azeitão, un dolce spugnoso e morbido a forma di cilindro e ricoperto con tuorlo d’uovo. 

Francesina

Dove mangiare

Moltissimi ristoranti presenti e molti meritano una visita noi ne segnaliamo alcuni dove l’accoglienza e l’ottimo cibo ci hanno particolarmente colpiti:

CANTINA 32 Rua das Flores n. 32 Tel. +351 222 039 069 – cell. +351962207963 www.cantina32.com

RESTAURANTE ESCONDIDINHO Rua Passos Manuel 142 Tel. +351 222 001 079 www.escondidinho.pt

MARIA RITA Rua da Alegria 16 Tel. +351 222 050 693

Il nostro consiglio è di girare la città a piedi e per i tratti più lunghi usare l’efficientissima metropolitana. La rete si sviluppa per circa 67 km, con un totale di 81 stazioni e 6 linee operative. Velocissima anche per il collegamento dall’aeroporto al centro città. L’alternativa alla metropolitana sono i bus hop-on hop-of.  

Testo e foto Anna Maria Terzi

Piatto tipico

INFORMAZIONI:

http://www.visitportugal.com

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