Il Viaggiatore Magazine - Lungomare - Luanda, Angola

Il Viaggiatore Magazine – Lungomare – Luanda, Angola

Durante questo straordinario viaggio in Angola di 13 giorni, si inizia con la capitale Luanda, con il suo porto Nella capitale, polo economico del Paese, la vita ruota attorno al porto fondato dai mercanti portoghesi nel XVI secolo. Si ha modo di camminare per la Marginal Avenue e visitare il quartiere coloniale che comprende il Fort Sao Miguel e la chiesa Nazaré, con le sue belle decorazioni barocche. Accanto a decadenti case coloniale, si ergono grattacieli moderni che simboleggiano il “nuovo” Angola. Lasciata Luanda, il successivo trasferimento è in aeroporto per imbarcarsi sul volo interno TAAG (Linee aeree angolane) per Lubango. Dopo avere pernottato nella cittadina, la mattina successiva si parte su una strada sterrata in direzione di Dongue che dista 88 km.  Da qui si continua attraverso una strada rurale passando per alcuni villaggi Mugambue, agricoltori e allevatori Bantu che parlano la lingua Nyaneka e sono ormai cristianizzati. Solo le generazioni di anziani praticano ancora il culto animista e indossano indumenti e gioielli tribali. Dopo aver incontrato un capo Mugambue si inizia una camminata di circa un’ora per raggiungere un campo !Kung, gruppo boscimano di lingua Khoisan situato in una zona rocciosa e isolata.

Il Viaggiatore Magazine - Multisport Pavilion - Luanda, Angola

Il Viaggiatore Magazine – Multisport Pavilion – Luanda, Angola

Si tratta di una delle ultime enclave in Angola che si dedica ancora alla caccia e alla raccolta, come gli uomini primitivi. Dopo una breve visita al villaggio, per non disturbare la popolazione dedite alle attività giornaliere di ricerca di cibo, si parte in direzione di Cahama. Dopo una sosta per il pranzo si prosegue alla volta di Oncocoua, piccola cittadina fondata dai portoghesi all’inizio del XX secolo dove il tempo sembra essersi fermato. Nel centro di Oncocoua si trova il mercato dove provengono le tre diverse etnie dei Vatua, i  Muhakaona o Mukawana e gli Himba (in Angola chiamati Muhimba), per acquistare del cibo.
Al mattino presto ci sarà la possibilità di fare qualche foto agli abitanti del villaggio (il costo dei permessi per fotografare verrà concordato insieme alla guida). Successivamente si acquista del cibo (riso e cereali) che verranno poi distribuiti fra le comunità che si andranno a visitare, per un totale di circa 50 euro per l’intero gruppo. La giornata viene dedicata alla scoperta delle tre diverse tribù presenti nella zona.

Il Viaggiatore Magazine - Bibala, Angola

Il Viaggiatore Magazine – Bibala, Angola

I Muhakaona e i Muhimba sono entrambi popoli Bantu di lingua Herero. I Muhimba sono una dei gruppo più tradizionali del continente africano e, nonostante le influenze esterne, continuano a indossare abiti tradizionali e coprire il proprio corpo con argilla impastata e grasso animale. Essi traggono i loro profitti dall’allevamento del bestiame. Al di sotto dei Muhimba si trovano i Muhakaona, anche detti i “Black Himbas”, che possiedono molto meno bestiame dei Muhimba. Al livello più basso di questa scala gerarchica (che assomiglia alle caste indiane) si trovano i Vatua (al plurale Mutua), abitanti originari proprio di questa parte del Paese. Alcuni di essi sono nomadi e vivono attorno al Monte Oncocua; altri invece, semi-nomadi, risiedono in città e sono mendicanti. Accompagnati da un traduttore locale si avrà modo di comprendere meglio la vita, gli usi di queste tribù e la loro suddivisione in caste.

Il Viaggiatore Magazine - Bambini - Bibala, Angola

Il Viaggiatore Magazine – Bambini – Bibala, Angola

La successiva tappa  sarà Otchinjau (per raggiungerla ci sono circa due ore di viaggio con una strada in cattive condizioni) per incontrare la tribù Mudimba, anch’essi di lingua Herero. Essi si differenziano dai Muhimba e Muhakaona in quanto le loro acconciature decorate ricordano quelle di alcune popolazioni melanesiane. Da qui si continua in direzione nord per l’Huila Plateau,  regione più fredda dell’Angola. Si raggiunge la cittadina di Chibia, dove si visita il centro coloniale e si sosta per il pranzo. Nel pomeriggio si raggiunge il mercato tribale di Cangante dove si incontra la popolazione Mumuila, appartenente al gruppo etnico di lingua Nyaneca. L’etnia Mumuila è caratterizzata dalle stravaganti acconciature e dalle vistose collane. Nelle zone più remote le donne indossano ancora cerchi di una sottile corteccia attorno al loro collo per poi cospargerle di argilla e anelli di perline colorate. Presso un villaggio Mumuila si avrà modo di assistere a delle danze attorno al fuoco.
Lungo il tragitto per arrivare a Humpata si effettua una sosta presso la missione cattolica di Jau e presso un piccolo villaggio Mumuila.

Il Viaggiatore Magazine - Strada - Bibala, Angola

Il Viaggiatore Magazine – Strada – Bibala, Angola

Si arriva a Humpata, la zona più fredda del Paese e antico insediamento dei colonizzatori europei. Dopo una visita del cimitero Boero si continua in direzione della provincia di Namibe (5h), zona semi-desertica situata fra l’Oceano Atlantico e il fertile Huila Plateau. dove si effettua una passeggiata nel quartiere coloniale e lungo il porto.
Il  cimitero coloniale è molto particolare: accanto a tombe in stile coloniale sono presenti elementi tipicamente africani. All’arrivo nella località mineraria di Virei si effettua una registrazione presso le autorità locali in quanto pochi stranieri raggiungono queste zone remote. Al mercato locale si possono incontrare la tribù nomade Mucubal di lingua Herero. Una particolarità da non perdere nella zona sono le pitture rupestri di Tchitundo Hulo a due ore di viaggio. Si sale per 30 minuti per raggiungere la sommità di Tchitundo Hulo e per osservare le pitture e le incisioni rupestri e lo splendido panorama.

Il Viaggiatore Magazine - Pettinatura di donna - Chibia, Angola

Il Viaggiatore Magazine – Pettinatura di donna – Chibia, Angola

Un incontro importante sarà quello  con le popolazioni Mucuis, un misto fra Khoisan e Bantu, che sono considerati i primi abitanti di questa parte desertica dell’Angola. Altre tribù considerano i Mucuis come appartenenti ad una casta inferiore. Altro spettacolo della natura sono l’oasi di Curoca la Red Rock, formazione rocciosa che assomiglia al Canyon del Colorado. A questo punto si punta verso l’Oceano Atlantico presso il porto di Tomboua, per poi arrivare all’oasi di Arco con le sue caratteristiche formazioni rocciose. La zona è abitata di discendenti degli schiavi Umbundu, tribù che i portoghesi deportarono da Luanda verso il sud dell’Angola per lavorare alla costruzione di ferrovie e porti. E’ la volta della tribù dei Nguendelengo. Questa popolazione pressoché estinta parla un raro dialetto Nyaneka; vive di caccia e raccolta ed è subordinata alla tribù principale dei Mucubal. Una guida locale accompagnerà all’incontro della minoranza etnica Nguendelengo e aiuterà a comprendere i loro usi e costumi.

Il Viaggiatore Magazine - Tribù Himba, Angola

Il Viaggiatore Magazine – Tribù Himba, Angola

Un altro luogo molto interessante da visitare è Garganta, antico insediamento portoghese vicino alla ferrovia che assomiglia al Far West americano. In seguito si visiterà la cittadina coloniale di Bibala e poi il mercato di Hoque per cercare di incontrare la tribù Handa. Solo le generazioni più anziane si decorano ancora i capelli in stile tradizionale e indossano una collana bianca decorata di perline. Nel caso non fosse possibile vedere gli Handa, si raggiungerà un Kimbo (villaggio tradizionale) per incontrarli e conoscere le loro abitudini. Pranzo leggero a pic nic e successiva partenza alla volta di Lubango, osservando le Tunda Vala Heights. Breve visita del quartiere coloniale con la sua interessante cattedrale Art Decò.
Il penultimo giorno si partirà alla volta della spiaggia di Santiago, situata a 40 km a nord di Luanda, considerata uno dei più grandi cimiteri delle navi del continente africano. Dopo pranzo si rientrerà a Luanda e ci imbarcherà per fare ritorno in Italia.

Il Viaggiatore Magazine -Canyon nel Huila Plateau, Angola

Il Viaggiatore Magazine -Canyon nel Huila Plateau, Angola

Le date di partenza sono due: 30 giugno e 24 settembre 2017 e la quota di partecipazione è di euro 3.900,00 a persona in camera/tenda doppia
E’ obbligatoria la vaccinazione contro la Febbre Gialla
Una precisazione è d’obbligo:il viaggio è adatto a viaggiatori con esperienza e ottimo spirito di adattamento. Si dorme in tenda, in campo libero, in zone remote e isolate. Ogni volta si sceglie il luogo adatto e si monta il campo. Le tende sono ad igloo e vengono montate e smontate dai partecipanti. Non ci sono servizi igienici e niente WC. E’ necessario portare il sacco a pelo e gli asciugamani.

 Per informazioni: Azonzo Travel® S.r.L.Via Vincenzo Monti, 26 – 20123 Milano – tel: +39 02 3651 3294 – info@azonzotravel.com

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