IL SENTIERO DELL’INGLESE: IN ASPROMONTE SULLE ORME DI EDWARD LEAR

NUOVA VITA AL PERCORSO PIÙ FAMOSO DELLA CALABRIA GRECANICA

IlViaggiatoreMagazine-Il Sentiero dell'Inglese-Parco Nazionale dell'Aspromonte-Calabria-Italia

IlViaggiatoreMagazine-Il Sentiero dell’Inglese-Parco Nazionale dell’Aspromonte-Calabria-Italia

Sul “Sentiero” per scovarne le bellezze

Nel 1847 Edward Lear , percorse a piedi la Calabria, accompagnato da una guida e da un asino, tra fiumare e “giardini” di bergamotti. In quest’angolo d’Italia  vive ancora una comunità che parla la lingua di Omero e che conserva usi e tradizioni secolari: greci di Calabria. Questo percorso si chiama il Sentiero dell’inglese“.

Su queste orme rinasce così un cammino escursionisticoche lambisce il Parco Nazionale dell’Aspromonte . Edward Lear nella metà dell’800 fu tra i primi in Europa ad inoltrarsi nelle lontane terre del Regno delle Due Sicilie per scovarne le bellezze e regalarle al mondo attraverso i suoi racconti e le sue litografie raccolti ne “Il diario di un viaggio a piedi”.

IlViaggiatoreMagazine-Parco nazionale dell'Aspromonte-Il Sentiero dell'Inglese-Calabria-Italia-Foto Luigi Nacci

IlViaggiatoreMagazine-Parco nazionale dell’Aspromonte-Il Sentiero dell’Inglese-Calabria-Italia-Foto Luigi Nacci

Un itinerario suggestivo in una terra d’altri tempi

Due Associazioni hanno collaborato al rilancio e al ripristino di quest’antico sentiero. La prima è La Compagnia dei Cammini che promuove il turismo responsabile attraverso esperienze di cammino in Italia e all’estero. La Compagnia ha dato vita a una Rete di cammini da sostenere e rilanciare, nel quale si colloca ora anche questa novità. La seconda associazione è Naturaliterassociazione di cammini locale che ha portato alla luce il percorso più completo per far conoscere l’area grecanica della Calabria.

L’ itinerario è suggestivo e si snoda in una terra d’altri tempi, tra incantevoli borghi grecofoni, maestosi uliveti secolari ed affascinanti fiumare. Percorribile da soli o tramite le due associazioni, il cammino è medio-facile e si può percorrere in sette giorni di viaggio con zaino in spalla.  Per i camminatori sono già scaricabili le tracce gps dal sito www.sentierodellinglese.it, ma anche un salvacondotto da far timbrare lungo il cammino e un attestato finale da ritirare all’ultima tappa.

IlViaggiatoreMagazine-Pentadattilo-Reggio Calabria

IlViaggiatoreMagazine-Pentadattilo-Reggio Calabria

Nei luoghi del greco antico

Il percorso è situato nell’Aspromonte grecanico, dove ancora si parla il greco antico. L’itinerario ha inizio a Pentedattilo (RC) -paese semi-abbandonato che sorge a pochi chilometri dal tratto di costa della Calabria che guarda a Sud – e si dirige subito a Bagaladi la città dell’olio circondata da olivi secolari e ancora oggi famosa per la sua produzione olearia. Si passa poi per il borgo agricolo di Amendolea e ancora di Condofuri fino ad arrivare a Gallicianò, il paese più greco d’Italia.

IlViaggiatoreMagazine-Discesa da Gallicianò-Il Sentiero dell'Inglese-Reggio Calabria

IlViaggiatoreMagazine-Discesa da Gallicianò-Il Sentiero dell’Inglese-Reggio Calabria

Tappa in uno dei Borghi più belli d’Italia

Bova, la città inserita tra i Borghi più belli d’Italia, rappresenta un’altra tappa fino ad arrivare ai 1300mt di Monte Grosso. Da qui si può ammirare dall’alto Roghudi, vecchio paese abbandonato aggrappato al crinale di uno sperone di roccia che emerge dalla fiumara Amendolea.

IlViaggiatoreMagazine-Monte Grosso-Bova-Reggio Calabria

IlViaggiatoreMagazine-Monte Grosso-Bova-Reggio Calabria

La bellezza delle fiumare

Il viaggio prosegue fino alla piccola ma caratteristica frazione di Pietrapennata dove gli abitanti sono meno di cinquanta, per poi proseguire fino a Staiti che, con meno di 300 abitanti, è il paese più piccolo della regione.

I camminatori possono godere di ospitalità diffusa, un sistema di accoglienza gestito direttamente dalla comunità locale, un modello di turismo etico che rispetta i luoghi e la cultura locale. Lungo l’itinerario ci si può organizzare tra buona cucina, musiche tradizionali e un tuffo nelle splendide acque del Mare Jonio.

Il cammino si può compiere anche  qualche deviazione, toccando località di incredibile bellezza come la fiumara di Melito, le “caldaie del latte” di San Lorenzo e la fiumara Amendolea, nel cuore dell’Aspromonte. Queste mete sono tutte  suggestive tra “burroni, boschi, vallate così mescolati da formare un panorama straordinario” proprio come raccontava Lear nei suoi scritti.
Partendo da Reggio Calabria si può approfittare per fare un salto al Museo Archeologico Nazionale dove poter ammirare anche i celebri Bronzi di Riace.

IlViaggiatoreMagazine-Fiumara-Calabria

IlViaggiatoreMagazine-Fiumara-Calabria

Un Aspromonte diverso dai racconti delle cronache

E’possibile dunque conoscere un Aspromonte diverso da quello descritto dalle cronache, con la sua gente che oggi insiste per ricercare e credere nuovamente nelle proprie origini.

Una continua scommessa, un compromesso fra ciò che è stato, ed è andato perso, e il forte senso di rivincita e di orgoglio nato nella consapevolezza di una ricchezza vasta fatta di lingua, sapere, profumi, musica e danze. Un patrimonio inesauribile che coniuga natura, cultura e uomini di oggi.

Per informazioni: www.sentierodellinglese.it