Se c’è un momento dell’anno in cui la Liguria appare più viva e bella che mai è sicuramente l’estate ma, al di là del mare e delle spiagge, la regione nasconde un’anima invernale fatta di montagne innevate dove è possibile sciare e scoprire il volto meno conosciuto di questo territorio.
Con i suoi 1376 metri di altitudine e gli impianti all’avanguardia, Monesi di Triora (Im) rappresenta per molti la “neve” per eccellenza. Alle pendici del monte più alto della regione, la località invernale prediletta dai liguri offre una moderna seggiovia biposto, 2 skilift, 9 piste per lo sci alpino adatte sia agli sciatori intermedi sia ai principianti e una scuola sci per bambini con campo scuola, campo pratica e tapis roulant (scuolascimonesi.it).  Gli appassionati di sci-alpinismo possono invece destreggiarsi tra numerosi sentieri attorno al Monte Saccarello o lungo il bellissimo bosco delle Navette, dove è facile imbattersi in stambecchi e caprioli. Tra gli appuntamenti clou dell’inverno di Monesi, c’è stata la ciaspolata pomeridiana del 3 gennaio 2015 organizzata dalla Pro Loco di Mendatica, con cena finale, e da non perdere la romantica ciaspolata in notturna del 14 febbraio con cena a seguire presso il ristorante la “Vecchia Partenza” (monesiyoung.org).
Nei dintorni di Monesi, la scoperta della Liguria più inedita passa per il Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri (parcoalpiliguri.eu) , con le cascate di Arroscia e Mendatica, celebre per la sua cucina bianca da gustare all’agriturismo “Il Castagno”(ilcastagnomendatica.it) . Nell’antico borgo di Pieve di Teco, storia, cultura e arte con il teatro più piccolo del mondo, il Mercato dell’Antiquariato ogni ultima domenica del mese e il Museo delle Maschere di Ubaga (comune.pievediteco.im.it/?pid). A Borgomaro, una lussuosa sosta di relax presso l’albergo diffuso Relais del Maro (relaisdelmaro.it), tre edifici (Casa del Borgo, Casa Madre e Casa del Fienile) ristrutturati secondo i principi dell’architettura ecosostenibile, fino alla Valle Impero, antica vallata di collegamento tra Liguria e Piemonte dove si susseguono uliveti, vigneti, muri a secco e orti che hanno dato vita al Presidio Slow Food, il fagiolo di Conio.
Sopra Genova, l’inverno entra dalla porta principale della Val d’Aveto (parcoaveto.it) , tra dolci pendii e borghi antichi come quello di Santo Stefano d’Aveto, noto per il Castello Doria-Malaspina ma anche per gli impianti sciistici che comprendono un moderno skilift e un tapis roulant con snowpark sulle pendici del Monte Bue (montebue.com). Una scuola sci locale è a disposizione di chi desidera muovere i primi passi sulla neve con tariffe super agevolate: 1 giornata di scuola comprensiva di 4 ore di lezione, noleggio sci, scarponi e racchette, trasporto, skipass, pranzo e merenda, giochi e laboratori a 68€.
Il Consorzio Ospitalità Diffusa “Una montagna di accoglienza nel parco” (unamontagnadiaccoglienza.it) valorizza il prodotto turistico locale offrendo ai visitatori una proposta fortemente incentrata sulle peculiarità del territorio. Proseguendo verso Lavagna, dopo una sosta al Rifugio Ventarola, si giunge a Rezzoaglio, centro turistico montano posto nel fondovalle, in una conca boscosa dominata dal monte Aiona. In questo antichissimo borgo, di particolare interesse sono i “barchi”, tipici fienili dal tetto mobile, e i numerosi insediamenti rurali e naturali come il Lago delle Lame, con l’omonimo albergo ristorante dove si possono trascorrere piacevoli giornate tra relax ed escursioni nella natura. Borzonasca, con il complesso dell’Abbazia di Borzone del XII secolo, e Cogorno, con la Basilica di San Salvatore dei Fieschi, uno dei più importanti e meglio conservati monumenti romanico–gotico della Liguria, completano il percorso tra storia e natura sui monti che sovrastano la provincia di Genova, affacciandosi sullo specchio d’acqua del Mar Ligure (turismo.provincia.genova.it).

Per ulteriori informazioni:

www.turismoinliguria.it