La Repubblica Dominicana è una destinazione riconosciuta a livello internazionale per la bellezza e la varietà della sua natura e per il suo clima. Questo la rende una meta buona per tutte le stagioni. Non soltanto spiagge lunghe bagnate da un mare turchese, ma anche, nell’entroterra, parchi, riserve, cascate e scorci panoramici incantevoli. Non manca, poi, un ricco patrimonio culturale grazie alle città dal look coloniale. Queste ultime sono impreziosite da monumenti, chiese e palazzi che raccontano la lunga storia dell’isola.

Per chi cerca l’active a tutti i costi, inoltre, c’è anche la possibilità di praticare sport. Golf con campi di alto livello, surf, escursionismo e numerose attività in acqua e su terra. L’isola, poi, vanta un’ottima ricettività per ogni target ed è facilmente raggiungibile con voli diretti. E così, in Repubblica Dominicana ognuno trova la vacanza desiderata. Relax in strutture di lusso, immersioni culturali, avventure eco-turistiche in parchi nazionali, fiumi e montagne. 

Oltre le spiagge: la Repubblica Dominicana conquista l’Italia

Il Ministro del turismo David Collado durante i road show di Milano e Roma ha presentato a professionisti del settore turistico italiano un quadro articolato delle relazioni tra Italia e Repubblica Dominicana. Tutto ciò andando ben oltre la classica immagine da cartolina. “Non siamo più soltanto spiagge bianche e mari turchesi – ha esordito il Ministro – ma una destinazione matura che offre esperienze diversificate per viaggiatori sempre più esigenti”. I numeri presentati da Collado confermano questa evoluzione. Nel 2024 gli arrivi dall’Italia hanno raggiunto quota 104.737, registrando un significativo +10% rispetto all’anno precedente. Nei primi quattro mesi del 2025, la tendenza positiva si è consolidata con un ulteriore incremento del 10% rispetto allo stesso periodo del 2024.

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Viaggiatori italiani in Repubblica Dominicana: identikit

L’analisi dettagliata dei flussi turistici rivela, insomma, un rapporto speciale tra gli italiani e la destinazione caraibica. Il viaggiatore tipo appartiene alla fascia d’età 21-49 anni, con una distribuzione quasi paritaria tra uomini e donne. Quello che colpisce è la motivazione profonda. Ben il 71% sceglie la Repubblica Dominicana per vacanze di puro relax, mentre solo una minima parte (2.9%) viaggia per ragioni professionali. Le regioni italiane più rappresentate dal viaggiatore tipo sono Lombardia, Campania e Lazio. Sono favorite dai voli diretti da Milano Malpensa e Roma Fiumicino verso gli aeroporti di La Romana, Punta Cana e Las Américas. 

La scelta ricettiva vede in testa i resort premium (vale a dire quelle strutture che offrono servizi e comfort di alto livello). Sono seguiti dai resort tradizionali, con una permanenza media che raggiunge i 15 giorni, indice di un turismo non frettoloso ma orientato a un’esperienza immersiva. Le destinazioni dominicane più gettonate restano La Romana, La Altagracia e Santo Domingo. È interessante notare come il 93% degli intervistati in un recente sondaggio abbia espresso la volontà di ritornare, assegnando alla destinazione un voto di soddisfazione complessivo di 4.3 su 5.

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Repubblica Dominicana punta sull’ Italia: nuovi voli e resort di lusso  

Il Ministro Collado ha sottolineato, poi, che i voli diretti dal nostro Paese verso l’isola stanno aumentando. La compagnia NEOS, per esempio, ha attivato a dicembre 2024 un nuovo collegamento da Milano Malpensa verso Punta Cana, pensato specificamente per servire l’emergente area turistica di Miches. Qui stanno sorgendo strutture di alto livello come lo Zemi Miches All Inclusive Resort e il Viva Miches, mentre è in fase avanzata di realizzazione il prestigioso Four Seasons All Inclusive.

Parallelamente, Air Europa ha inserito la tratta su Santiago per facilitare l’accesso alle località settentrionali di Cabarete e Puerto Plata. Cabarete è un vero paradiso per gli appassionati di kitesurf, surf e windsurf. Puerto Plata è famosa per le sue celebri spiagge come Playa Dorada. Gli investimenti infrastrutturali procedono a ritmo sostenuto. Recentemente è stato inaugurato l’esclusivo St. Regis Resort a Cap Cana. Avanzano i lavori di riqualificazione della Città Coloniale di Santo Domingo, patrimonio UNESCO. Significativi anche i progetti a Cabo Rojo/Pedernales, dove è operativo un nuovo porto crocieristico. Sorgerà anche un hotel di categoria superiore, e a Punta Bergantín, destinata ad accogliere un complesso integrato con oltre 4.000 camere, campi da golf e uno studio cinematografico.

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Turismo autentico in Repubblica Dominicana: dai sigari ai buggy, oltre i resort

“Vogliamo offrire ai visitatori italiani un assaggio della nostra anima più vera”, ha spiegato Collado durante la presentazione. Mete consolidate sono Santo Domingo con il suo centro coloniale dichiarato Patrimonio dell’Umanità. Barahona nel sud con il suo approccio sostenibile. Samaná nel nordest con la sua straordinaria biodiversità. Vicino a tutte queste località si stanno affermando nuove destinazioni. Miches, Santiago e la costa nord (Cabarete e Puerto Plata) rappresentano il cuore di questa strategia di diversificazione.

Qui i turisti possono vivere esperienze autentiche. Seguire la strada del caffè e del cacao attraverso piantagioni secolari. Possono visitare distillerie di rum artigianale, esplorare piantagioni di tabacco dove si producono alcuni dei migliori sigari al mondo, o cimentarsi in sport acquatici. I visitatori partecipano ad escursioni fuori dai resort. Le preferenze per l’incantevole Isola Saona, per i tour in buggy attraverso paesaggi incontaminati, per le attività di snorkeling. Suggestive le visite alla bella zona coloniale di Santo Domingo.   

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Repubblica Dominicana: destinazione a 360° tra spiagge paradisiache, storia coloniale ed esperienze autentiche

La Repubblica Dominicana si conferma, insomma, una destinazione poliedrica capace di coniugare attrazioni naturalistiche uniche. Dalle spiagge bianche bagnate da un mare cristallino ai parchi nazionali dell’interno con sentieri ecoturistici  a un ricco patrimonio culturale che affonda le radici nella storia coloniale dell’isola. La gastronomia rappresenta un altro punto di forza, con piatti creoli che mescolano influenze indigene, europee e africane. La vera forza competitiva, come emerge dai dati, risiede nella capacità di offrire esperienze diversificate. Per le famiglie ci sono resort con programmi dedicati ai bambini. Le coppie romantiche hanno a disposizione hotel boutique nelle cittadine coloniali. Per gli sportivi centri specializzati in attività acquatiche. Anche gli appassionati di cultura e itinerari possono trovare quello che cercano nei siti storici. Il clima favorevole tutto l’anno completa un’offerta turistica che si è evoluta ben oltre la formula “tutto compreso”.

testo di Enrico Saravalle

INFORMAZIONI:

http://www.isolecaraibiche.it

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