Lignano mare in autunno. Il mare d’autunno ha un fascino particolare. Quando si sa che gli ombrelloni si riapriranno fra molti mesi, ci si sente un po’ padroni di questa spiaggia che sembra ancora più grande, che invita a camminare nel silenzio. O a pedalare. Qui c’è una ciclabile di circa 20 chilometri che percorre tutta la laguna. Siamo a Lignano Sabbiadoro, meta ideale per un long weekend in questa parte di Friuli Venezia Giulia. Questo noto centro balneare è composto dai comprensori di Sabbiadoro, Pineta e Riviera adagiati su una spiaggia lunga 8 chilometri, fra mare e laguna, offre natura, arte e un’architettura del tutto particolare.

LIGNANO MARE IN AUTUNNO

LA TERRAZZA A MARE. SIMBOLO DI LIGNANO, MARE IN AUTUNNO

Ci sono infatti edifici che sono pezzi di storia, come la Terrazza a Mare diventata il simbolo di Lignano Sabbiadoro. Fu edificata nel 1903, ristrutturata nel 1924, e la versione che vediamo oggi è del 1972, progettata dall’architetto Aldo Bernardinis. Ma ci sarà ancora qualche sorpresa. Infatti sono previsti lavori di ristrutturazione con uno stanziamento di 8 milioni di euro che saranno avviati nel 2023 e se ne prevede la conclusione nel 2024. Non deve meravigliare la lunga storia della Terrazza a Mare. Fu infatti all’inizio del ‘900 che Lignano Sabbiadoro iniziò ad essere una meta turistica. Nel 1904 aprì il primo stabilimento balneare e l’anno dopo fu inaugurato l’Albergo Lignano, conosciuto come “Marin” dal nome della famiglia dei proprietari.

LIGNANO MARE IN AUTUNNO
Terrazza a mare – Lignano Sabbiadoro

BOOM TURISTICO NEGLI ANNI ’50. A LIGNANO MARE D’AUTUNNO

Ma la prima guerra mondiale mise uno stop allo sviluppo della cittadina, che però si riprese presto e nel 1919 cominciarono numerosi lavori. Si costruirono canali, argini, strade. Poi nel 1922 fu inaugurato il ponte girevole di Bevazzana, un momento importante perché permise le comunicazioni tra Lignano e il resto d’Italia, dopo che lo scavo della Litoranea Veneta aveva di fatto isolato la penisola. Troviamo la definizione “Lignano dalla sabbia d’oro” in una brossure del 1931, degli Alberghi Riuniti. Da qui Lignano ormai Sabbiadoro inizia la vera ascesa nel turismo, con la nascita dell’Azienda autonoma di Soggiorno. Gli anni ’50 videro un boom turistico, di conseguenza anche la località crebbe.

LIGNANO MARE IN AUTUNNO
Chiusa di Bevazzana – Lignano Sabbiadoro

L’ARCHITETTO UDINESE D’OLIVO PROGETTA LIGNANO PINETA. LIGNANO MARE IN AUTUNNO

Fu affidato al giovane architetto udinese Marcello d’Olivo il compito di progettare Lignano Pineta, e la volle a forma di spirale, con al centro negozi e servizi, e poi ville immerse nel verde. Lignano Pineta nacque per essere una piccola oasi esclusiva, con alberi e giardini che celavano costruzioni “firmate” da architetti di grido (in primis d’Olivo). Case dalle linee pulite, per una coesistenza armonica fra uomo e natura, come ville Mainardis e Spezzotti che sono a ridosso tutte e due di una duna. Le ville sono private, quindi si possono sbriciare solo dall’esterno. Possiamo vedere (anzi intravvedere perché è ben protetta) anche Villa Sordi, progettata da Bernardinis, che appartenne al grande attore.

LIGNANO MARE IN AUTUNNO

LIGNANO SABBIADORO META DEL JET SET INTERNAZIONALE. IL FASCINO DI LIGNANO, MARE IN AUTUNNO

All’epoca infatti Lignano Sabbiadoro era meta del jet set internazionale. E in quegli anni -era il 1954- qui arrivò, ospite della famiglia KechlerErnest Hemingway, che definì questa zona “la Florida d’Italia”. Hemingway scrisse di questi luoghi “Di là dal fiume e tra gli alberi”, romanzo legato anche a una storia d’amore con la giovane Adriana Ivancic, la diciannovenne cugina di Kechler. Oggi a Lignano Pineta c’è un parco che porta il nome dello scrittore, parco sorto nel 1984. E sempre in tema di spazi verdi, restando a Lignano Pineta è da vedere il Parco del Mare, dove si passeggia fra 40 sculture realizzate dal 2001 al 2010 da artisti famosi, come Ceschia e Benetton, nell’ambito del Simposio Internazionale di Scultura.

LIGNANO
Hemingway a Lignano Sabbiadoro

I MOSAICI DECORANO GLI STABILIMENTI BALNEARI DI LIGNANO PINETA

Si tratta di un bel progetto, con gli artisti che, ospitati dalle infrastrutture ricettive locali, realizzavano le opere in loco (inizialmente in pietra aurisina) tra l’interesse e la curiosità dei passanti. Restiamo in tema d’arte, sempre a Lignano Pineta, spostandoci nel vicino lungomare Kechler per vedere i mosaici che decorano gli stabilimenti balneari, realizzate dagli allievi della Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo. Sono le trasposizioni in mosaico di opere di artisti famosi, adattate all’uopo dalla designer Lucia Ardito. Il progetto, iniziato nel 2016, conta oggi 6 mosaici che si possono ammirare passeggiando dalla parte della strada.

LIGNANO MARE IN AUTUNNO
Laguna – Foto di M. Zambelli

MARANO E IL SUO BORGO DI PESCATORI

Dalle suggestioni dell’arte a quelle della natura. Dedichiamo una giornata all’esplorazione della laguna, diretti al borgo di pescatori di Marano (tra Lignano Sabbiadoro e Grado, al limite settentrionale del mare Adriatico), nato in epoca Romana. Porta l’impronta della dominazione veneziana, sia nell’urbanistica che nel dialetto, che appunto è veneziano. Il dominio della Serenissima si riconosce soprattutto nel centro storico dove troviamo bei palazzi con gli stemmi, il Palazzo dei Provveditori del Quattrocento, la Loggia, la Torre Millenaria coi busti dei provveditori veneti, la Chiesa di San Martino, l’Antiquarium coi reperti di epoca romana. Le riserve naturali di Valle Canal Novo e Foci dello Stella faranno la felicità degli appassionati di birdwatching.

LIGNANO
Casoni a Marano

NELLA LAGUNA A POCA DISTANZA DA LIGNANO SABBIADORO. MARE IN AUTUNNO

Marano è piccola ed accogliente, con un’atmosfera rilassata e locali dove sostare per un pranzo o anche solo per un aperitivo.

Il grande specchio d’acqua della laguna è punteggiato da piccole isole, come quella di Sant’Andrea o “isola delle conchiglie” (poco distante da Lignano Sabbiadoro), e da barene, una sorta di agglomerati di sabbia che emergono dall’acqua. Nella laguna si pescano cefali, orate, branzini, fasolari, bianchetti, e ci vivono o transitano oltre 300 specie diverse di uccelli, come il falco di palude, i cigni reali, falchi di palude, cigni reali, aironi rossi, cinerini e bianchi, la canapiglia, l’alzavola, la marzaiola.

Foci dello Stella

NEI DINTORNI DI LIGNANO CON SOMEWHERE TOURS. IL MARE IN AUTUNNO

Ci porta in laguna Stefano di Somewhere tours (tel. 3482324107), con la sua bella imbarcazione fatta apposta per questi bassi fondali, in un paesaggio di acque e di piante lacustri che sembra immutato da secoli. Ma invece riserva sorprese, come un vigneto a ridosso delle vasche dove un tempo venivano allevati i pesci, attività oggi in disuso perché considerata non redditizia. L’azienda “Ghenda Fausto” produce 10 tipologie di vino che definisce “profumati cime la brezza che li avvolge, sapidi come l’acqua che li circonda”. Il luogo é magico, a ridosso della riserva naturale, i vini molto buoni, specialmente Bufole de Paluo, vino spumante brut. E qui un intrepido apicoltore produce il miele di laguna! Dopo un brindisi fra viti e acqua dove sguazzano famigliole di papere, eccoci di nuovo a bordo.

Faro

ALLA RICERCA DELLE “BILANCE”, GRANDI RETI DA PESCA

L’imbarcazione ci porta nelle valli da pesca, dove si possono vedere le “bilance”, le grandi reti da pesca che una volta venivano azionate a mano, oggi da motori elettrici. A Palazzolo dello Stella ne troviamo una molto famosa, la “Bilancia di Bepi”, dove si può mangiare il pesce appena pescato e cotto in un food truck. Questo luogo ha una lunga storia. Era caro a Hemingway, come testimonia una sua foto del 6 agosto del 1954, con dedica a Bepi, il primo proprietario di questo originale locale oggi gestito da suo nipote Daniele Ciprian.

Bilance in Laguna

LA BELLEZZA DEI “CASONI” NEI DINTORNI DI LIGNANO E DELLA SUA LAGUNA

La “Bilancia” si trova nella Riserva Regionale Naturale delle Foci del fiume Stella. Qui si possono fare tour in kayak o canoa, per andare alla scoperta dei “casoni” (noi ci andiamo in barca). I “casoni” sono edifici a forma di capanne costruiti con le canne lacustri, dove un tempo i pescatori sostavano durante la pesca e che oggi sono proprietà di famiglie che li utilizzano soprattutto per trovarsi a pranzo o cena. Non sono ristoranti, ma se si ha la fortuna di essere invitati si gusteranno pesci appena pescati appunto con la “bilancia”. Abbiamo questa fortuna, e facciamo onore a una grigliata di cefali e orata accompagnati da polenta e verdure. E dolci casalinghi per finire. Si torna a Lignano Sabbiadoro navigando in un paesaggio lacustre di grande bellezza.

Casoni in Laguna

GITA A LIGNANO RIVIERA

Tornati a terra ci spostiamo a Lignano Riviera, alle foci del Tagliamento, a 400 metri dal mare. Ci troviamo, circondati da una bella cornice verde, il porto turistico Marina Uno, che fa parte del Consorzio Marine di Lignano, di Assomarinas e della rete d’impresa FVG Marinas. E’, in ordine di tempo, il primo porto turistico dell’Adriatico, con 420 posti barca, realizzato negli anni ’60 e ampliato nel 1982-83. Vi sono colonnine di energia elettrica, acqua in banchina, servizi igienici, servizi meteo, parcheggio, alaggio, rimessaggio, piscina per adulti e per bambini con bagnino e defibrillatore, lavatrici ed asciugatrici gratuite, Wi-Fi gratuito, ATM per prelievo contanti, hotel a 4 stelle e ristorante tipico ricavato là dove c’era un “casone”.

LIGNANO
Lignano Riviera Marina

SOLUZIONI DI SOGGIORNO E DI PRANZO A LIGNANO SABBIADORO

Qualche indicazione per un soggiorno a Lignano Sabbiadoro? L’Hotel Luna è un 3 stelle confortevolissimo, fronte mare, con il personale molto gentile e un barman davvero in gamba. Da “Agosti”, in zona centrale, si gusta un pesce freschissimo e locale: canocchie di nassa, calamaretti spillo fritti, gamberi, cannolicchi e pesce San Pietro sono fantastici.. Il ristorante Al Cason di Lignano Riviera (quello attiguo al porto turistico Marina Uno), sulla foce del Tagliamento, è un locale che esiste dal 1967.

Elegante, si affaccia sul fiume e al tramonto regala immagini incredibili, da film, per questo è bello venirci quando sala il sole, per un aperitivo al lume di candela. Il locale ha due sale, una interna da 80 posti a sedere, dove tra il soffitto in canne di fiume, barche d’epoca e reti, si respira ancora l’aria di un tempo ed unaterrazza esterna, da altrettanti posti, affacciata sull’approdo sul fiume, dove colori e sapori creano la magia. Bella dunque la location e soprattutto ottimo il pesce (anche pane e dolci sono fatti in casa).

di Gloria Ciabattoni

INFORMAZIONI:

http://www.lignanosabbiadoro.it

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