ISOLE TREMITI.COSA FARE

Isole Tremiti cosa fare.Voglia di vacanze ma in sicurezza? La voglia di partire è tanta ma occorre farlo osservando le regole per tutelare la nostra e la salute degli altri. L’Italia ha luoghi incantevoli e il turismo di casa merita un aiuto per la congiuntura del mercato di quest’ultimo anno. Noi suggeriamo le isole Tremiti per diversi motivi: le bellezze naturali presenti, le tante attività che si possono fare ma soprattutto perché può considerarsi isola covid free. Le Tremiti infatti, da quando è scoppiata la pandemia, ha messo in atto controlli serratissimi sugli arrivi permettendo così all’isola di registrare contagi quasi pari a zero.  

Castello di San Nicola

Cosa fare nelle Isole Tremiti, Area Marina Protetta dal 1989

Cosa fare nelle Isole Tremiti, dichiarate Area Marina Protetta nel 1989, che si trovano a solo un’ora dalla costa pugliese del Gargano e che sono facilmente raggiungibili in traghetto da molti porti italiani? L’arcipelago è formato da sei isole con caratteristiche e peculiarità diverse tra loro. Le isole sono Capraia, Cretaccio, Pianosa, la Vecchia, San Nicola e San Domino e solo queste ultime due sono abitate. In tempi passati erano colonie penali, oggi sono luoghi paradisiaci dove crogiolarsi al sole e ammirare bellezze naturali da togliere il fiato.

ISOLA TREMITI. COSA FARE
Castello di San Nicola

Capraia, l’isola selvaggia delle Tremiti    

Conosciuta anche come Capperaia per la presenza di tantissimi capperi, è un fazzoletto di terra disabitata e selvaggia, inaccessibile al fine di preservarne il delicato ecosistema. Per vedere l’isola si può partecipare a una delle escursioni in barca organizzate che portano i turisti a pochi metri dalla riva per un bagno rigenerante nelle fresche acque turchesi e invitanti. D’obbligo la maschera perché la vita sotto il pelo dell’acqua è strepitosa.  

ISOLA TREMITI. COSA FARE
Capraia – Isole Tremiti

Il Cretaccio e il fantasma senza testa   

Dell’arcipelago tremitese è l’isola più piccola, uno scoglio di colore giallo che le onde del mare e gli agenti atmosferici hanno levigato, priva di vegetazione e disabitata e proprio per questo ricca di fascino.  Purtroppo, come spesso accade, ciò che la natura regala la natura toglie. Questo scoglio sarà destinato a scomparire negli anni per via degli stessi agenti che lo hanno creato.  

Sul Cretaccio c’è una leggenda secondo cui, nelle notti tempestose, un uomo, o meglio un fantasma che regge tra le mani la propria testa, si aggirerebbe sull’isolotto. Sembra si tratti di un carcerato che, evaso dalla prigione, fu catturato e poi decapitato come punizione.   

ISOLA TREMITI. COSA FARE
Cretaccio

Cosa fare nelle Isole Tremiti: ecco La Vecchia

A circa una ventina di metri dal Cretaccio emerge dal mare La Vecchia, un enorme scoglio nero anch’esso disabitato. Perché questo nome? Sembra che nelle notti di tempesta una vecchia soleva filare. Ma sono sicuramente le acque blu cobalto del mare e la ricca fauna sottomarina, la parte più interessante dell’isola.

ISOLA TREMITI. COSA FARE
Cretaccio e La Vecchia

La Pianosa, Riserva Integrale

Pianosa è un altopiano poco esteso che durante le mareggiate è completamente sommerso. Disabitato e inaccessibile perché dichiarato Riserva Marina Integrale.

Pianosa

San Nicola, l’isola monumento delle Tremiti

Incantevole. Questo è l’aggettivo che viene alla mente non appena si sbarca nel caratteristico porticciolo con una spiaggetta sempre affollata nel periodo estivo circondata dalle imponenti mura di cinta. Una lunga scalinata vi porterà verso il centro abitato. Fiancheggiando le mura si arriva alla Torre dei Cavalieri del Crocifisso. Continuando si arriva invece alla Torre del Pennello che in tempi passati serviva come torre di avvistamento.

Dopo ecco un piazzale dove convergono le due vie principali: Corso Roma e Corso Diomede da dove è possibile ammirare il Torrione Angioino. Cosa si può fare alle Isole Tremiti e a San Nicola? Non resta che dirigervi al Santuario di Santa Maria a Mare, una chiesa cattolica dell’XI secolo che nel corso degli anni è stata anche monastero e abbazia.  L’esterno è imponente e sul portale spiccano bassorilievi che raffigurano la Vergine, i santi e i cherubini. All’interno tre navate e opere di grande interesse come una statua raffigurante la Madonna con il Bambino.

Chiesa di San Nicola – Isola di San Nicola – Tremiti

A San Nicola i resti della Tomba di Diomede. Isole Tremiti, cosa fare

Non perdete la visita ai resti della leggendaria Tomba di Diomede di epoca ellenica. Si narra che Venere, dispiaciuta del dolore letto sui volti dei compagni di Diomede per la sua morte, li trasformò in uccelli, le Diomedee. Potevano così volare e sorvegliare il sepolcro del loro re. Durante la notte, ancora oggi si dice che questi volatili piangano la scomparsa di Diomede.  Alla fine del percorso è possibile vedere un monumento in ricordo dei libici deceduti dopo la guerra del 1911.  Il mausoleo libico si trova proprio di fronte al vecchio cimitero di San Nicola.

Sull’isola è possibile noleggiare barche e gommoni o prenotare una gita in barca per scoprire le tante calette e grotte. Tra le più belle dell’isola spiccano la Grotta della Madonna e la Grotta del Ferraio, che però non sono attualmente visitabili. Spiaggetta imperdibile è la Marinella accessibile via mare o attraverso un sentiero piuttosto impervio. Imperdibili i colori al tramonto.

Isola di San Nicola – Tremiti

San Domino, l’orto di paradiso delle Isole Tremiti. Cosa fare

L’”orto di paradiso”, così come fu chiamata dai monaci benedettini, è l’isola più grande delle Tremiti. Il suo cuore pulsante è la piazzetta del Belvedere con tanti negozi, piccoli ristoranti, bar dove sorseggiare un buon caffè. L’isola rivela le tracce più antiche della presenza dell’uomo. Qui si trovano infatti i resti di un insediamento del Neolitico (VII millenno a.C.) dove si possono ammirare ancora oggi ceramiche incise. Il territorio dell’isola è occupato per circa il 70 per cento da pini d’Aleppo dai tronchi modellati dal vento. La cosa migliore per vedere l’isola è circumnavigarla in barca per ammirare alcuni punti bellissimi come lo scoglio dell’Elefante, l’Architiello, la grotta del Sale, la grotta del Bue Marino, la Grotta Viola e la Grotta delle Rondinelle.

Isola di San Domino – Isole Tremiti – Foto di Matteo Nuzziello

Alle Isole Tremiti per una vacanza ricca di bellezze. Ecco cosa fare

Le Tremiti sono sicuramente il giusto compromesso per una vacanza sicura, ricca di bellezze naturali ma senza tralasciare il divertimento e l’ottima cucina.

Nei mesi estivi sono affollate a differenza degli altri periodi dell’anno che sono abitate solo da 200 persone. Non vi deve comunque preoccupare l’affollamento estivo perché grazie alla presenza di innumerevoli insenature naturali si può prendere il sole in splendide calette con il giusto distanziamento. Come vi anticipavamo le isole non sono state colpite dall’emergenza sanitaria e tutti gli abitanti sono già stati vaccinati e pronti ad aspettare tutti i turisti che vogliono conoscere le loro isole.

Come arrivare:

IN AUTO:

Autostrada A14 Bologna – Taranto, uscita TERMOLI. Seguite poi le indicazioni per il porto e posteggiate l’auto in quanto non è possibile traghettare con auto a seguito.

IN NAVE:

Tante compagnie marittime collegano le Isole Tremiti con motonavi e aliscafi. Tutto l’anno è in funzione quello di Termoli che è quello principale. Nel periodo estivo si aggiungono le partenze anche dal Gargano Gargano.

ISOLE TREMITI. COSA FARE
San Nicola – Isole Tremiti – Foto Matteo Nuzziello

Dove dormire:

HOTEL KYRIEIsola di S. Domino  

Tel ++39 0882 463232 / Fax +39 0882 463385  
kyrie@hithotel.it
www.hotelkyrieisoletremiti.it

Bed and Breakfast “La Casa di Gino”Isola di San Nicola
Tel ++39  0882 463410 Mobile: ++39 389 4846980
bb@hotel-gabbiano.com
www.hotel-gabbiano.com/bed-and-breakfast-la-casa-di-gino-isole-tremiti/

ISOLE TREMITI. COSA FARE
Foto Valerio Sorci

Cosa mangiare

La cucina delle isole Tremiti risente della gastronomia garganica ed è principalmente a base di pesce ma non manca certo carne e verdura. Un tripudio di colori e sapori risveglieranno il vostro palato. Tanti i piatti ma due non dovete perderveli   

Il Pesce fe’jute

Che tradotto significa “pesce scappato”.  E’una zuppa di verdure e pomodori con pane secco. Si tratta di una zuppa di verdure, pomodorini e pane raffermo. Quello che è di difficile comprensione perché si è chiamato Pesce scappato quando questo ingrediente non è presente. In ogni modo nel suo insieme il piatto è gustoso e particolare.

Le Scescille

Anche questo un piatto povero con pochi ingredienti ma dall’ottimo risultato. Uova, formaggio, pomodori e pane raffermo. Amato dagli adulti ma anche dai bambini e come vuole la tradizione una scescilla tira l’altra. Sono delle polpette ma hanno una forma più allungata e sono vendute ovunque o possono essere gustante anche in qualche ristorantino del posto. Qui di seguito la ricetta.

ISOLE TREMITI. COSA FARE
Porto Isola di San Nicola – Isole Tremiti

La nostra ricetta:

Ingredienti

130 gr. di pane raffermo
3 Uova
Olio extravergine d’oliva
250 gr. di pomodori ben maturi
1 spicchio di aglio
1 cipolla
Sale
Pepe
180 gr. di formaggio pecorino
Prezzemolo

Preparazione

In una grande ciotola mettete a bagno il pane con dell’acqua. Quando il pane avrà assorbito l’acqua sminuzzatelo e aggiungete il formaggio grattugiato, l’aglio ridotto a pezzettini molto piccoli, le uova, il prezzemolo tritato. Aggiustate con del sale e una bella spolverata di pepe. Mescolate bene dovrete ottenere un impasto composto. E’ il momento di dare forma alle vostre scescille lavorandole con le mani bagnate con un po’ di olio. Ricordate di dare alle vostre polpette la forma allungata classica.   

In una padella mettete dell’olio e la cipolla tritata e fate rosolare. Aggiungete qualche pomodoro aggiungete del sale fate cuocere circa 30 minuti. Il sugo dovrà risultare non troppo denso. E’ il momento di aggiungere le scescille che dovranno cuocere circa 10/15 minuti e comunque sino a quando non vedrete una bella crosticina dorata.    

di Anna Maria Terzi

Scescille

INFORMAZIONI:

http://www.infotremiti.com

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