Feste natalizie a Roma. Fra abeti, chiese e presepi storici, le feste natalizie della capitale tornano a risplendere. In una città piena di folle in movimento è facile perdersi, tra caos e Grande Bellezza. Proviamo a fare ordine e ad orientarci fra le meraviglie del Tridente e dintorni. Il Tridente è la zona del pieno centro di Roma che abbraccia, in un enorme triangolo immaginario, lo spazio urbano tra piazza del Popolo e piazza Venezia. A unire le due piazze storiche, il rettilineo di via del Corso. Tempio dello shopping, ma anche cuore dei palazzi storici e delle chiese antiche del centro.

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Basilica di Santa Maria del Popolo – foto Letizia Riccio

A Roma feste natalizie a Santa Maria del Popolo

Iniziando il percorso delle feste natalizie a Roma da piazza del Popolo, non può mancare la visita a un raro gioiello rinascimentale: la Basilica di Santa Maria del Popolo. Papa Pasquale II fece erigere la chiesa nel 1099, sul luogo dove era stato sepolto l’odiato imperatore Nerone,dopo averne distrutto il mausoleo. La basilica è nota in particolare per due importantissime tele di Caravaggio contenute al suo interno: la Crocifissione di San Pietro e la Conversione di San Paolo. Ma la sua fama è dovuta anche a tanti altri interventi illustri. Tra cui quelli di Raffaello e di Gian Lorenzo Bernini nella splendida Cappella Chigi, divenuta un’icona pop perché citata nel libro di Dan Brown e nel film Angeli e Demoni.

A Santa Maria del Popolo è presente la Cappella Della Rovere, detta anche del Presepio. Di forma esagonale e sormontata da una splendida volta stellata, la cappella prende il soprannome dall’affresco dell’altare. Si tratta dell’Adorazione del Bambino con San Girolamo, firmata dal genio del Pinturicchio tra il 1488 e il 1490.

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Sileno giacente in via del Babuino – foto Letizia Riccio

Da via del Babuino a piazza di Spagna per le feste natalizie a Roma

Sul lato sinistro del Tridente, partendo da piazza del Popolo, si dipana via del Babuino. Così chiamata per la presenza della statua cinquecentesca del sileno giacente, considerato dai romani brutto come un “babbuino”. La strada storica un tempo era frequentata da intellettuali come Vincenzo Cardarelli, Gabriele D’Annunzio e Federico Fellini. Il regista abitava nell’adiacente via Margutta, con la moglie Giulietta Masina.

Lungo il percorso, punteggiato tra l’altro da boutique di alta classe, troviamo la All Saint’s Church, la chiesa anglicana di Roma. Questo luogo di culto ha una speciale vocazione per la musica e i cori, come nella tradizione del rito di Oltremanica. Nel periodo delle feste natalizie sono frequenti le messe solenni cantate e accompagnate dall’organo della chiesa.

Proseguendo la passeggiata delle feste natalizie a Roma, si arriva nella spettacolare piazza di Spagna, quest’anno fra i luoghi della capitale che ospitano un albero di Natale. L’abete stilizzato e sponsorizzato da una nota maison romana, è posto sulla scalinata di Trinità dei Monti. Dalle 17 alle 22, le sue luci si accendono e proseguono idealmente negli archi illuminati di via dei Condotti, che si snoda di fronte. Anche a piazza di Spagna troviamo tracce degli Inglesi, fra i protagonisti del Grand Tour settecentesco nella capitale. A sinistra e a destra della scalinata ci sono, infatti, lo storico caffè Babington’s e la casa dei poeti Keats e Shelley.

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Babington’s in piazza di Spagna – foto Letizia Riccio

Feste natalizie in Campo Marzio a Roma

Nel percorso delle feste natalizie a Roma, attraversiamo via del Corso e andiamo per un momento sul lato opposto del Tridente. Qui troviamo la seicentesca chiesa dei Gesuiti a Roma, Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio. Fra le splendide opere d’arte e architettura, firmate da Andrea Pozzo (gli affreschi e la finta cupola, ad effetto tromp l’oeil), troviamo un presepe napoletano tradizionale.

In questa tipologia di presepe, la Sacra Famiglia, ovvero il gruppo della Madonna con San Giuseppe e il Bambino, è posta fra le rovine di un tempio pagano. A rappresentare la luce della fede cristiana che irrompe nel buio dei culti antichi. I personaggi del presepe rappresentano i vari mestieri e attività dell’uomo. Seguendo la Teologia del diritto cara alla scuola giuridica napoletana, ognuno dev’essere fedele ai doveri del proprio stato. E, come insegna la tradizione di San Gregorio Armeno a Napoli, c’è sempre posto per l’aggiunta di nuovi personaggi.

Natività alla Fiumara nella Chiesa di Santa Maria in Via – foto Letizia Riccio

Santa Maria in Via e la Madonna del Pozzo

Attraversando nuovamente il rettilineo centrale di via del Corso e tornando sul lato sinistro del Tridente, troviamo la chiesa di Santa Maria in Via. Questo luogo è famoso per la piccola fonte d’acqua miracolosa, la cui leggenda è legata all’icona della Madonna del Pozzo. Nel XIII secolo, l’immagine dipinta su una tegola del volto santo di Maria finì per errore in un pozzo. L’acqua iniziò a straripare finché il dipinto non fu tratto in salvo e le acque si ritirarono. A papa Alessandro IV non rimase che decretare il miracolo. Da allora l’immagine della Madonna è meta di pellegrinaggio, anche per la fama di dispensatrice di grazie che assunse nel tempo.

In fondo alla navata sinistra della chiesa, dietro una teca illuminata, è conservato un presepe napoletano settecentesco di rara fattura. Inoltre, l’Associazione Italiana Amici del Presepio ha allestito a Santa Maria in Via la Natività alla Fiumara. Il presepe ha un’ambientazione romana ripresa da un acquarello di Ettore Roesler Franz. La ricostruzione della scena segue le regole usate dai paesaggisti a Roma, dal XVII secolo in poi.

Presepe di scuola romana nella Chiesa di San Marcello al Corso – foto Letizia Riccio

A Roma, da San Marcello al Corso fino a piazza Venezia per le feste natalizie

Proseguendo il cammino delle feste natalizie a Roma lungo via del Corso, a sinistra incontriamo la chiesa di San Marcello al Corso. Papa Francesco vi si recò a pregare durante la pandemia, uscendo per la prima volta dal Vaticano senza preavviso. Piena di capolavori, la chiesa di San Marcello conserva una tradizione antica di protezione contro le epidemie. Nel XVI secolo, infatti, le preghiere indirizzate all’antico crocifisso ligneo, tutt’ora esposto, pare abbiano salvato la città dalla peste. Il crocifisso era già all’epoca considerato miracoloso, in quanto si era salvato da un devastante incendio che distrusse la chiesa. L’attuale facciata è opera di Carlo Fontana (1681-1683).

All’interno, la Cappella del Crocifisso è stata affrescata da Perin del Vaga e da Daniele da Volterra. Nella Cappella di San Paolo sono conservati i busti della nobile famiglia Frangipane, opera di Alessandro Algardi, e un ciclo di affreschi su San Paolo di Taddeo e Federico Zuccari. Gli affreschi sulla vita di Maria nella Cappella della Madonna delle Grazie sono, invece, di Francesco Salviati. All’interno della chiesa, un grande e bel presepe di scuola romana è custodito ed esposto durante le feste natalizie.

Uscendo da San Marcello, il percorso delle feste natalizie a Roma si conclude nella punta del Tridente: piazza Venezia. L’albero di Natale 2022, posto al centro della piazza, è all’insegna dell’ecologia. Si tratta di un abete di 22 metri, proveniente dal Caucaso, alla base del quale sono stati posti alcuni pannelli fotovoltaici. L’impianto, che alimenta l’illuminazione dell’abete attraverso le batterie, fornirà l’eventuale energia eccedente alla rete di distribuzione di Roma.

di Letizia Riccio

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Albero di Natale sulla scalinata di Trinità dei Monti – foto Letizia Riccio

INFORMAZIONI

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