Veduta di Narni, Umbria

Amelia e Narni. Le città di Amelia e Narni rappresentano in primo luogo l’Umbria autentica ma meno affollata. Le località della provincia di Perugia sono note e frequentatissime. Mentre la provincia di Terni offre itinerari accattivanti ma non troppo battuti, Amelia e Narni sono due comuni vicini e pieni di punti di interesse. Si spazia dalla natura all’arte, dal buon cibo alle cantine e ai frantoi. Insomma, fra le bellezze di Amelia e Narni non manca nessuno degli ingredienti di base del cuore verde d’Italia.

AMELIA E NARNI
Centro storico di Amelia – Foto di Letizia Riccio

Da Amelia, centro storico e museo archeologico, a Narni

L’antichissima città di Ameria è stata uno dei primi centri italici. L’attuale Amelia ha un aspetto soprattutto medioevale. All’inizio, il medioevo fu, infatti, il periodo di maggiore splendore della città. Attraversata Porta Romana, per esempio, si percorrono pochi metri in via della Repubblica, una delle arterie principali della città. In questa strada sono presenti infatti negozi, bar e gallerie d’arte. Voltando a destra, si raggiunge facilmente il Museo Civico Archeologico e la Pinacoteca Edilberto Rosa. Fondati nel 2001, Museo e Pinacoteca sono ospitati in un ex convento francescano medioevale.

Il pezzo forte della collezione è la statua loricata del generale romano Nerone Claudio Druso, detto il Germanico. La statua venne trovata per caso, in un campo agricolo nel 1963. Il colosso di bronzo è alto più di due metri. È dotato di un’armatura e fa mostra di sé in una posa plastica. La figura di Germanico è sconosciuta ai più. Era, invece, il condottiero destinato a divenire imperatore dopo Augusto. Germanico morì a soli 34 anni. Ma, al rientro delle sue spoglie a Roma, venne celebrato dalla popolazione, che lo amava e ammirava. Intorno a questo splendido ritrovamento è costruito il fulcro del museo.

Lungo il percorso, non mancano inoltre i supporti multimediali. Non sempre accade, ma in questo caso le ricostruzioni sono molto suggestive e aiutano la comprensione. Sono tre infatti i principali punti multimediali. Si inizia con la mostra-installazione “Germanico Cesare, a un passo dall’impero”, inaugurata nel 2019 in occasione dei duemila anni dalla morte. Si prosegue con “Ameria: il video di Amelia romana”. Infine, la storia di Germanico, narrata dallo stesso condottiero romano.

AMELIA E NARNI
Il Germanico – Foto di Letizia Riccio

Amelia: la cinta di mura megalitiche

Oltre ai reperti di epoca romana, il Museo Archeologico conserva preziose testimonianze più antiche. Ad esempio, resti di statue in marmo, gioielli, utensili, iscrizioni, attribuiti alla civiltà degli Umbri. Gli Umbri vengono indicati da Plinio il Vecchio come la più antica popolazione d’Italia. La loro origine risalirebbe al leggendario periodo del diluvio universale, dal quale si sarebbero salvati. Il nome Umbri deriverebbe, infatti, dal greco antico “ombros”, diluvio. La parte dedicata alla Pinacoteca contiene tele di pittori umbri, come Piermatteo d’Amelia o Feliciangelo Falchi di Bevagna (Perugia). Ma anche il dipinto “La Vergine libera Girolamo Emiliani”, della cerchia del pittore di Gaeta (Latina) Sebastiano Conca. Nel museo-pinacoteca, dall’8 aprile al 22 maggio 2023, si può visitare la mostra “Aristodemo Zingarini. Pittore d’Amelia”.

Uno dei punti di interesse del centro storico di Amelia sono le mura perimetrali della città. In alcuni tratti, vi è una cinta di mura megalitiche, sorte tra il VII e il VI secolo avanti Cristo. Numerosissime sono le chiese. Fra queste, il Duomo, la Chiesa di San Francesco, il Monastero e la chiesa di San Magno, tutte edificate nel Medioevo. Importanti sono anche i palazzi rinascimentali. Palazzo Petrignani, costruito dall’omonima famiglia, è famoso per la Sala dello Zodiaco. Si tratta di un salone con il soffitto affrescato sul modello della Stanza di Eliodoro di Raffaello.

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Veduta di Amelia al tramonto – Foto di Letizia Riccio

Amelia e Narni, le Gole del Nera: arte e natura

Meta di escursioni in ogni stagione, le Gole del Nera sono fra le bellezze di Amelia e Narni. Gli abitanti di entrambi i comuni le conoscono da sempre. Ma è solo dal 2016 che è stato completato il percorso ciclopedonale. Rendendo, così, l’area naturalistica del tutto accessibile. In questa zona, le acque del fiume Nera, affluente del Tevere, sono ricche di minerali. Magnesio, sali di potassio, cloruro di sodio, colorano le acque in un modo particolare. Si va dal verde brillante all’azzurro, al blu cobalto. Dando al paesaggio, immerso nella natura, un aspetto incantato. Nei secoli scorsi, i pittori del Grand Tour si fermarono a lungo nell’area per realizzare le loro opere. In particolare, il francese Camille Corot e l’inglese William Turner.

Inospitale per i pesci (a causa dell’alta presenza di minerali), l’area naturalistica è soprattutto ricca di specie animali e vegetali, tipici della macchia mediterranea. Lungo il percorso si incontrano anche testimonianze storiche e reperti archeologici. Per esempio, il ponte romano di Augusto e l’Abbazia di San  Cassiano (X secolo).

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Le gole del fiume Nera – Foto di Lucia Dattilo

Da Amelia all’antica Narni, fra cielo e terra

Narni è una città che può essere apprezzata da altezze diverse. Pochi centri, infatti, si dislocano su tre livelli. Nel mezzo c’è il centro storico, dedalo di strade e piazze fra romanità, medioevo e rinascimento. In alto c’è la Rocca, mondo antico e panoramico a sé stante. Sottoterra si snodano i sotterranei della Narni più misteriosa. Quella che una volta era chiamata Narnia.

Alla Rocca Albornoz si può arrivare in auto. O a piedi, dopo una lunga e piacevole camminata. Comunque ci si muova, alla fine si può godere di una delle viste più spettacolari di tutta l’Umbria. In posizione strategica, la Rocca venne costruita nel XIV secolo dal cardinale Egidio Albornoz per scopi difensivi. Ora, grazie ai restauri conservativi, il maniero si può ammirare in tutta la sua magnificenza. Ai suoi piedi viene coltivato un piccolo orto aromatico e alcuni ulivi. Fra le sue possenti pietre sono nascosti, qua e là, anche resti di epoche antiche.

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Rocca Albornoz, Narni

Narni: scorci di rara bellezza

Il centro storico di Narni offre scorci di rara bellezza. Famosa è la Piazza dei Priori, dove si affaccia il Palazzo Comunale. Al leone e al grifone scolpiti sulle mura del Palazzo, fa riferimento il famoso romanzo “Le cronache di Narnia”, dello scrittore C.S. Lewis. Splendido è il Duomo dedicato a San Giovenale. Al suo interno vi sono numerosi affreschi e un pulpito prezioso. Nella cripta è narrata la storia delle spoglie, contese, del santo protocristiano.

Chiesa nella chiesa, è il Sacello, piccolo edificio risalente al IV secolo. Si tratta di una sorta di cappella contenuta all’interno della Cattedrale e ne rappresenta il nucleo originario. Da non perdere anche la Chiesa di San Francesco, dall’architettura essenziale e ricca di affreschi molto suggestivi. A fianco sorge Palazzo Eroli del XVII secolo, che ospita il Museo Eroli. Fra i gioielli esposti nelle sale, si trovano l’Incoronazione della Vergine del Ghirlandaio e l’Annunciazione di Benozzo Gozzoli.

Piazza dei Priori, Narni – Foto di Letizia Riccio

Una menzione a parte merita la Narni sotterranea. Se ne stava perdendo la memoria, quando venne riscoperta da un gruppo di giovani con l’hobby della speleologia. Negli anni settanta, questi ragazzi narnesi diedero credito ai racconti dei loro anziani. Alcuni abitanti del posto avevano memoria di una città sotto la città sprofondata nei secoli, di cui si erano perse le tracce. Oggi è possibile visitare un percorso sotterraneo che comprende diversi luoghi. Fra i più importanti, una chiesa protocristiana, anticamente dedicata a San Michele. Una cisterna di epoca romana, risalente al I secolo avanti Cristo. Una sala della Santa Inquisizione e la cella adiacente. Quest’ultima conserva i graffiti esoterici di un prigioniero, Giuseppe Andrea Lombardini, che qui rimase per almeno novanta giorni, fra il 1759 e il 1760.

Duomo di S. Giovenale, Narni – Foto di Letizia Riccio

Amelia e Narni, dove mangiare e cosa comprare

Ad Amelia: premesso che è difficile mangiare male da queste parti, se volete godere di un panorama meraviglioso, andate da Il Baronetto. Ha una terrazza spettacolare affacciata sulla vallata. Se, invece, rinunciate al panorama ma puntate tutto sul menu tipico locale, c’è Dentramelia, frequentato anche dagli amerini.

Per gli acquisti, oltre che dai prodotti alimentari, fatevi tentare dall’esperienza della Signora Anna Maria Salvaterra, in via della Repubblica 1, primo negozio di tessuti a destra dopo Porta Romana. Per un regalo speciale, andate da Mettiamoci un punto, al civico 38 di via della Repubblica.

A Narni: nello stesso vicolo, Belvedere, ci sono due locali analoghi a quelli di Amelia. Al civico 1 c’è Terra & Arte, negozio di prodotti tipici dove si può mangiare in una saletta interna o ai tavolini esterni. Il secondo, invece, gode di uno scorcio panoramico ed è il ristorante pizzeria I Ghibellini. Da Terra & Arte potete acquistare miele, olio, salumi, formaggi e una selezione di vini delle migliori cantine umbre. Fra i quali, il famoso Ciliegiolo di Narni.

Di Letizia Riccio

Coniglio fritto di Dentramelia – Foto di Letizia Riccio

INFORMAZIONI:

https://www.turismoamelia.it

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