Castello di Sammezzano, Reggello (FI)

Luoghi del cuore FAI. Alessio Boni porta alta la bandiera di Bergamo, Flavio Insinna è legato a tutti i teatri d’Italia, mentre i ricordi d’infanzia di Irene Grandi affondano le loro radici nel cuore verde della Toscana, in particolare al Castello di Sammezzano. E voi? Qual è il vostro “luogo del cuore”? Potete pensarci ed esprimervi a riguardo sino al 15 dicembre, grazie al censimento “I Luoghi del Cuore”, organizzato dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Il progetto invita tutti gli italiani a partecipare alla salvaguardia dei posti che amano, affinché le segnalazioni possano portare a interventi di difesa e di restauro. Un palazzo storico, un giardino, una chiesa, un uliveto, un borgo, un mulino, una spiaggia…

Luoghi del cuore FAI. Ognuno può scegliere il luogo speciale che fa parte della sua vita e far conoscere situazioni nascoste o dimenticate, che con l’iniziativa tornano in primo piano e in molti casi vengono addirittura sanate.

Luoghi del cuore FAI
Basilica di San Francesco vista dal Bosco di San Francesco, Assisi- Foto Paolo Barcucci

Una lunga storia d’amore per i luoghi del cuore FAI

Cosa accomuna un borgo vicino a La Spezia raggiungibile con una scalinata di 1200 gradini e la strada che costeggia il Mar Piccolo di Taranto? O una biancaparete rocciosa a picco sul mare in provincia di Agrigento e un eremo del XIII secolo a Sulmona? Luoghi diversi l’uno dall’altro, ma tutti protagonisti di una grande storia d’amore: quella che lega gli italiani alle bellezze culturali e paesaggistiche del territorio.

“I Luoghi del Cuore” è un progetto cui era molto affezionata anche la fondatrice e Presidente Onoraria del FAI Giulia Maria Crespi , scomparsa lo scorso luglio, che vedeva nei “luoghi del cuore” degli straordinari “comunicatori di Bellezza, punti di Riferimento, ispiratori di Gioia, risvegliatori di nascoste Pulsioni Spirituali di cui tutti noi al giorno d’oggi abbiamo più che mai bisogno”. Un’iniziativa che rappresenta anche una ripartenza culturale e sociale in cui proiettare desideri e un rinnovato impegno civico. Luoghi del cuore FAI.

Castel dell’Ovo, Napoli

Non è un caso che oltre 290 comitati spontanei si siano già mobilitati per raccogliere voti a favore di luoghi importanti per le rispettive comunità, in modo da proteggerli, renderne nota la bellezza e garantire loro un futuro. Dai castelli alle ferrovie storiche, dalle aree naturali e archeologiche ai borghi, dai complessi religiosi alle ville, dalle piazze ai giardini, dai teatri agli osservatori astronomici. Ognuno offre un piccolo ma significativo spaccato del nostro Paese, della sua bellezza variegata, a volte ferita, ma che merita sempre di essere conosciuta, valorizzata e protetta.

Abbazia di Santa Maria di Cerrate e uliveto sperimentale, Lecce -Foto Antonio Leo-Fabio D Agostino

Due classifiche speciali per i luoghi del cuore FAI

A caratterizzare l’edizione 2020 ci sono anche due classifiche speciali, entrambe molto ricche di luoghi del cuore. La prima è dedicata all’Italia sopra i 600 metri”, ovvero alle aree interne montane del Paese di cui il FAI si sta occupando anche attraverso il “Progetto Alpe”. Un enorme capitale di natura, arte, tradizioni ed energie, costretto ad affrontare gravi problemi di spopolamento, abbandono del territorio e scarsità di servizi. Luoghi che appartengono alle aree interne montane del Paese, e che coprono da sole il 54 per cento del territorio nazionale: zone in sofferenza per la carenza di servizi e infrastrutture, ma anche dotate di una bellezza, spesso intatta e dominata dalla natura, in cui vivono comunità di cui riscoprire la storia, le tradizioni, il potenziale.

Due esempi tra tutti: il borgo di Aielli (AQ) nell’Appennino Abruzzese, che sta lavorando per rilanciarsi, e dove è stato creato un museo a cielo aperto di street art che richiama visitatori da tutta Italia, e Visso (MC), borgo medievale nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ferito dal terremoto del 2016.

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Chiesa di San Giorgio, Modica (RG)

Seconda classifica speciale dei luoghi del cuore FAI

La seconda è dedicata ai “Luoghi storici della salute” risalenti ad almeno 70 anni fa, ossia beni architettonici che hanno radici profonde nel nostro passato, e che oggi sono divenuti presidi a tutela di tutti. Luoghi che raccontano quanto il benessere di corpo e mente abbia radici antiche nel nostro Paese; parliamo di una tradizione secolare che spazia dalle terme romane alle farmacie storiche, dagli ospedali nati nel Rinascimento ai padiglioni di fine 800 e inizio Novecento.

La sezione vanta molti beni, tra cui terme antiche e moderne, come l’Antico Stabilimento Termale di Porretta Terme (BO) e le Terme Tettuccio a Montecatini Terme (PT). Ci sono anche farmacie, quali l’antica farmacia dell’Ospedale Fatebenefratelli a Jesi (AN) o quella dell’Ospedale degli Incurabili a Napoli. E anche ospedali storici, ville e palazzi riconvertiti nei secoli in strutture sanitarie, come la Villa Medicea Ambrogiana a Montelupo Fiorentino (FI).

Luoghi del cuore FAI
Chiesa di Santa Maria di Betlem, Modica (RG)

La classifica nazionale provvisoria dei luoghi del cuore FAI

Oltre un milione e trecentomila voti ricevuti e più di 36mila differenti “Luoghi del Cuore” segnalati finora. I numeri parlano da soli… Al primo posto della classifica nazionale provvisoria, si trova ora la Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza. Le tante preferenze ricevute le hanno permesso di scalzare il Castello di Sammezzano a Reggello (FI), sceso in seconda posizione dopo molti mesi in testa. Sale al terzo posto la Via delle Collegiate di Modica (RG) che unisce le chiese di San Giorgio, San Pietro e Santa Maria di Betlem, il cui patrimonio è bisognoso di recupero. Le due classifiche speciali -l’Italia sopra i 600 metri”, e i Luoghi storici della salute”– sono guidate rispettivamente dalla Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza e dai Giardini dell’Ospedale militare di Taranto.

I giochi sono ancora apertissimi perché si sta entrando nell’ultimo mese dell’iniziativa, durante il quale tradizionalmente si registra una maggior mobilitazione da parte dei cittadini, e la classifica definitiva verrà comunicataentro la metà di marzo 2021.

Luoghi del cuore FAI
Abbazia di Santa Maria di Cerrate, Lecce-Foto Filippo Poli

La Cuneo-Ventimiglia-Nizza: Ferrovia delle Meraviglie

Straordinaria opera dell’ingegno umano sfida i limiti fisici – in meno di 50 km in linea d’aria supera un dislivello di mille metri – per creare un collegamento tra territori e nazioni, realizzata quasi due secoli fa per unire l’Italia alla Francia, il Piemonte alla Liguria, i monti al mare, la pianura alla costa.  Nonostante la spettacolarità e utilità, dagli anni Ottanta del Novecento la linea ferroviaria non è stata valorizzata e sostenuta e vi è un’incombente minaccia di chiusura. Eppure questa è la “Ferrovia delle Meraviglie”, inserita nel 2016 dalla rivista tedesca Hörzu tra le dieci linee ferroviarie più belle del mondo. I tre comitati: “Amici del Treno delle Meraviglie”, “Amici della Ferrovia Cuneo Ventimiglia Nizza” e “Amis du Train des Merveilles” auspicano, attraverso l’attivazione a “I Luoghi del Cuore”, un potenziamento della linea ferroviaria e la valorizzazione. La ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza rientra nella classifica “Italia sopra i 600 metri”.

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Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza

Il Castello di Sammezzano a Reggello, tra i luoghi del cuore FAI

Era una tenuta di caccia in epoca medicea, e fu acquistata nel 1605 dagli Ximenes D’Aragona. La veste attuale risale alla seconda metà dell’Ottocento e si deve al marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes. L’eclettico protagonista della vita culturale e politica fiorentina riprogettò il castello in stile orientalista, rendendolo un unicum. Ne fece una rievocazione di capolavori architettonici di arte moresca, trasformando in particolare 13 sale del primo piano in sogni decorativi e arricchendo il parco che circonda il castello, di ben 190 ettari, con numerose specie arboree. Set del film Il Racconto dei Racconti di Matteo Garrone, Sammezzano ora è di fatto in stato di grave abbandono e privo di tutti gli arredi storici.  Il castello rientra anche tra i 7 most endangered sites in Europe nominati dall’Associazione Europa Nostra. La raccolta voti è sostenuta dalla cantante Irene Grandi.

Ponte dell’acquedotto tra i luoghi del cuore FAI

Si trova a Gravina in Puglia (BA), con la sua struttura ad archi lunga 90 metri e alta 37, che collega le due sponde del torrente che dà il nome al paese. Fu costruito per permettere l’attraversamento del Crapo (l’antico nome del torrente Gravina) e consentire ai fedeli di raggiungere la Chiesetta della Madonna della Stella. Poco si sa circa la data della sua costruzione, ma le fonti ne attestano l’esistenza almeno dal 1686.

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Giardino Pantesco di Donnafugata, Pantelleria (TP)-Foto Vittorio Ghelfi

Bergamo sul colle, tra patrimonio UNESCO e luogo del cuore FAI

La troviamo al nono posto, simbolo dell’epidemia di coronavirus e del valore di coesione sociale e civile sempre sotteso al censimento. Situata ai piedi delle Prealpi bergamasche all’imbocco delle valli del Serio e del Brembo, è nettamente distinta in due centri. La città vecchia o Bergamo Alta, arroccata sul colle di San Virgilio. Dall’aspetto tipicamente medievale con vie strette e tortuose, i palazzi antichi e le mura venete, nominate dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, trasformate oggi in camminamenti.

Luoghi del cuore FAI
Giardini di Palazzo Moroni-Bergamo

E poi la città nuova o Bergamo Bassa, con vie larghe, giardini, edifici pubblici. La città alta è la parte artisticamente più ricca. Nella piazza Vecchia e nella piazza del Duomo sono raccolti i monumenti più celebri, tra cui la Chiesa di Santa Maria Maggiore, una delle testimonianze del romanico lombardo, il Duomo e la Cappella Colleoni, con la stupenda facciata policroma, di epoca rinascimentale. La raccolta voti per questa città che ha pagato un prezzo altissimo in termini di vite umane a causa del Covid-19 è sostenuta dall’attore Alessio Boni.

Altre bellezze della “Top ten” dei luoghi del cuore FAI

Sempre nella “top ten” del momento troviamo, in Abruzzo, l’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone, a Sulmona (AQ).Luogo di grande valore spirituale dove, si narra, l’eremita Pietro da Morrone fu raggiunto nel 1294 dai messi papali che gli annunciarono l’elezione al soglio pontificio come Celestino V (il pontefice de “il gran rifiuto” citato da Dante nell’Inferno). Ancora oggi si può visitare la grotta che fu rifugio del Santo Eremita, dove i devoti si stendono per guarire i dolori articolari. L’eremo risale al XIII secolo. Dal suo straordinario belvedere la vista domina l’Abbazia di Santo Spirito a Morrone, lo storico campo di prigionia 78 e l’intera Valle Peligna. Il bene rientra nella classifica speciale “Italia sopra i 600 metri”.

Luoghi del cuore FAI
Eremo di Sant’Onofrio al Morrone-Sulmona (AQ)

Ed ecco, tra i più votati del momento, anche Circumarpiccolo a Taranto, una strada silenziosa e immersa nella natura, che circonda i due golfi del Mar Piccolo di Taranto, una laguna costiera che si estende per poco più di 20 km quadrati. Un panorama ricco di fascino, con gli aironi e i fenicotteri che popolano la Palude La Vela, area naturale protetta in riva al mare. Da sempre il Mar Piccolo ha ospitato gli allevamenti delle “Cozze Nere” di Taranto, eccellenza gastronomica il cui gusto inimitabile è reso tale dalle sorgenti d’acqua dolce (i Citri) e dall’apporto di due brevi corsi d’acqua, il Cervaro e il Galeso.

Luoghi del cuore FAI
Orto Botanico, Roma

I luoghi del cuore FAI visti dai testimonial

ALESSIO BONI, attore – Città di Bergamo

Il mio luogo del cuore è Bergamo, la mia città, soprattutto in questo momento storico. Non riesco a segnalare un edificio in particolare… tutti i capitelli da ristrutturare, le fontane, i pilastri, le chiese, le biblioteche che dovrebbero essere risistemate. Vorrei che venissero realizzati alcuni di questi lavori perché la mia città è molto provata dal punto di vista psicologico e sociale, in quanto è stata la più colpita d’Italia, se non d’Europa, dalla pandemia. E vorrei che la resilienza dei bergamaschi traesse ispirazione dalla bellezza di ciò che ci circonda. Il FAI si batte da sempre per la tutela e la valorizzazione del patrimonio del nostro Paese ed è giunta l’ora di fare tutti la nostra parte: segnaliamo il luogo del cuore a cui teniamo di più, oppure quello che ci ricorda i momenti più emozionanti.

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Città Alta, Bergamo

SERENA AUTIERI, attrice – Monastero di Santa Chiara a Napoli

Da anni sostengo il FAI e ne sono onorata. Quest’anno lo sono in modo particolare, perché il nostro paese ha bisogno di noi, ha bisogno di serenità. Siamo circondati da tanta bellezza, basta guardarci intorno ovunque ci giriamo. E a proposito di questo vorrei parlarvi e portarvi nel mio luogo del cuore, il Monastero di Santa Chiara a Napoli. Mi innamorai di questo luogo ancora prima di vederlo. Vi chiederete: “com’è possibile?”. Non è successo attraverso un video, una fotografia, un documentario, una cartolina: no. Attraverso una melodia, una melodia che avvolgeva il nome di questo luogo e che mi faceva ascoltare mio nonno Carmine quando ero bambina. Ricordo che i suoi occhi si emozionavano, si illuminavano e la bellezza di questo posto mi prendeva il cuore. L’Italia è ricca di bellezza: aiutiamo il FAI ad aiutare l’Italia!

CRISTIANA CAPOTONDI, attrice – Isola della Maddalena

Il mio luogo del cuore è l’Isola della Maddalena nell’Arcipelago della Maddalena in Sardegna: un posto al quale sono legata da sempre, da quando ero bambina. In questi giorni così difficili per tutta l’Italia pensare alla Maddalena mi fa star bene. Iscrivetevi al FAI, supportatelo e fate in modo che i nostri luoghi del cuore siano protetti.

ELISA DI FRANCISCA, campionessa olimpica – La Farmacia dell’Ospedale Fatebenefratelli

Il mio luogo del cuore è Jesi, la mia città natale. Credo da sempre che ci sia un legame tra sport, cultura e salute. Ecco perché ho scelto la Farmacia dell’Ospedale Fatebenefratelli, un gioiello architettonico di metà del Settecento dal fascino incredibile. Un luogo che ha custodito per anni una collezione straordinaria di bellissimi vasi da farmacia oggi esposti nella Pinacoteca Comunale. Un vero e proprio simbolo cittadino costruita insieme al primo ospedale moderno. Il presente ha bisogno davvero  di memoria per affrontare il futuro, ve lo dico con tutto il cuore.

FRANCESCA CAVALLIN, attrice – Asolo (TV)

È difficile scegliere un luogo del cuore avendo la fortuna di vivere in un paese meraviglioso. Però vorrei nominare Asolo, una cittadina tra Bassano del Grappa, dove sono nata e cresciuta, e Treviso, nella marca trevigiana. È un borgo straordinario non solo perché circondato da una natura splendida e da colli dolcissimi, ma per la sua meravigliosa architettura parte medievale e parte rinascimentale, con alcuni richiami all’architettura veneziana. Questa peculiarità è dipesa anche dal fatto che a governarla per un periodo fu Caterina Cornaro, la regina di Cipro, strategicamente importante all’epoca della Repubblica Serenissima. Da quel momento, in questo luogo di confino confluirono moltissimi intellettuali e poeti.

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Francesca Cavallin

Un esempio: Eleonora Duse vi si trasferì e visse con Gabriele D’Annunzio scegliendo di essere sepolta proprio nella chiesetta di Sant’Anna, nel cui cimitero si può ancora visitare la tomba. Mi fa piacere sostenere il censimento del FAI I Luoghi del Cuore, perché attraverso questa iniziativa la Fondazione riesce a darci un senso di identità e appartenenza e soprattutto perché è un’occasione per segnalare i luoghi italiani che vorremmo fossero tutelati o a cui vorremmo assicurare un futuro. Sono veramente convinta che occorra ripartire da qui per rimettere in moto parte dell’economia.

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Asolo,Treviso- Foto di isolando da Wikipedia

BEPPE CONVERTINI, attore – Abbazia di Santa Maria di Cerrate

Scegliere un luogo del cuore non è semplice, ne avrei diversi. Ne scelgo uno che rappresenta la mia amata terra, la Puglia, ed è l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate, alle porte di Lecce. Un luogo di grande misticismo e armonia. Ricordiamoci di sostenere il nostro turismo e di preferire l’Italia: la nostra meravigliosa Italia, il posto più bello al mondo, costellato di luoghi del cuore.

TOSCA D’AQUINO, attrice – Castel dell’Ovo

Segnaliamo i nostri luoghi del cuore! Il mio è Castel dell’Ovo, a Napoli, un castello bellissimo che domina una meravigliosa passeggiata fino a via Caracciolo. Il poeta Virgilio racconta che all’interno delle sue mura è custodito un uovo magico, da cui deriva il suo nome.

ENZO DECARO, attore – Bosco di Sant’Antonio, Pescocostanzo (AQ)

Dovendo indicare un solo luogo del cuore, mi trovo nell’imbarazzo della scelta, data la bellezza che in Italia abbiamo la fortuna di scovare ovunque. Ho scelto il Bosco di Sant’Antonio. È un faggeto situato tra i comuni di Pescocostanzo e Cansano ed è veramente un luogo dello spirito, che ospita alberi centenari. La loro presenza da secoli dimostra che l’uomo li ha saputi rispettare e non ha deturpato il loro ambiente. Se qui la mano dell’uomo si è fermata e ha lasciato spazio alla natura, in molti altri casi l’uomo deve intervenire per conservare il suo passato. Tutti noi possiamo farlo, tutti possiamo dare una mano attraverso il FAI.

ANTONELLO FASSARI, attore – Teatro Greco di Siracusa

Il luogo del cuore che ho scelto quest’anno è il Teatro Greco di Siracusa. Per me non è soltanto un luogo meraviglioso, pieno di arte e storia, ma anche un luogo in cui ho lavorato, per fortuna è ancora agibile. La magia che vi si respira quando ospita le rappresentazioni classiche non ha eguali. È un luogo meraviglioso che può accogliere fino a 15000 spettatori, dove la tradizione si riscopre moderna, la classicità ritorna attuale e dove il teatro rivive le sue origini.

DONATELLA FINOCCHIARO, attrice – Riserva naturale di Vendicari

Il mio luogo del cuore è la Riserva naturale di Vendicari, vicino a Noto, un vero posto dell’anima per me. Come raccontare i profumi, i colori, il viaggio dentro questo percorso naturale che è la riserva… Entri in un bosco fatato e sulla sinistra trovi il mare salato con i fenicotteri rosa, poi incontri una spiaggia incontaminata e il profumo di alghe. Ti incammini ancora e arrivi alla tonnara dove ricordo che l’anno scorso ho trascorsi giorni meravigliosi. Ho fatto delle foto stupende, con mia figlia, porto anche lei là tutti gli anni, da quando è nata. Per me è necessario ritornarvi con cadenza annuale. È importante sostenere i nostri luoghi del cuore. Lo possiamo fare tutti e in questo momento è importante più che mai.

IAIA FORTE, attrice-Chiesa della Compagnia della Disciplina della Santa Croce, Napoli

Il luogo del cuore che ho scelto è una bellissima chiesa di Napoli, nel quartiere Forcella, chiamata Disciplina della Santa Croce. L’ho scelta non soltanto perché custodisce un oratorio e un giardino speciali, ma anche perché la si potrebbe valorizzare come tappa di un itinerario turistico oppure come luogo dove i bambini di questo quartiere un po’ problematico possono andare a imparare la musica. Quindi votate sul sito del censimento FAI I Luoghi del Cuore e sostenete il FAI iscrivendovi!

FLAVIO INSINNA, attore – I teatri d’Italia

Chiudete gli occhi, provate a immaginare un luogo bellissimo che avete visitato e che vi ricorda un momento della vostra vita. Se lo chiedessero a me? Io direi il teatro. Quale? Tutti i meravigliosi teatri dove sono stato in Italia. Quelli che ho visitato da bambino, i teatri che hanno cambiato la mia vita. Dove mi sono commosso, ho riso, ho pianto, ho battuto le mani. I teatri dove tornerò quando sarà possibile. Avete scelto? Votate il vostro luogo del cuore. Sarà un piccolo, grande gesto di vicinanza verso il FAI che protegge le bellezze del nostro Paese. In questo momento in cui siamo distanti abbiamo bisogno di essere uniti, vicini e sostenere anche la cultura e le bellezze del nostro Paese. La bellezza salverà il mondo ma la bellezza la salviamo tutti noi, insieme al FAI.

Luoghi del cuore FAI
Flavio Insinna

MADDALENA CRIPPA, attrice – Bacio del Rio Grande

Sono una lombarda che vive da più di vent’anni nel cuore dell’Italia, nella verde Umbria, precisamente ad Amelia. E così il mio luogo del Cuore non poteva che diventare il Bacio del Rio Grande, che conosco molto bene… Si trova ad Amelia ed è un luogo dal valore inestimabile sia dal punto di vista naturale che architettonico perché è formato da due dighe antichissime… La prima addirittura è una delle poche, ad arco, superstiti dalla caduta dell’Impero romano. Dunque vi invito, visto questo tesoro così particolare che la nostra Italia ci riserva, a votare il Bacino del Rio Grande.

Luoghi del cuore FAI

CRISTINA DONADIO, attrice – Baia di Posillipo

E’ il mio luogo del cuore, ed è anche Patrimonio dell’Umanità. Sono nata a Posillipo e continuo a viverci, il mio orizzonte è sempre questo mare con il Vesuvio, con tutta la Costiera Sorrentina, con Capri, Ischia, Procida… E’un gran privilegio. La baia di Posillipo però va preservata, coccolata, va maneggiata con cura come si fa con le cose preziose, come fa il FAI. Ora prendiamoci cura dei luoghi così come ci prendiamo cura delle persone; i luoghi servono a dare un segnale di appartenenza ed è da li che si riparte, da quei posti che amiamo e che vogliamo salvare per noi, per i nostri figli, per i nostri nipoti, per l’umanità. Posillipo per me è luogo del cuore, dell’anima, dello sguardo, dei ricordi, della memoria…Io vivo qui, mi godo questa bellezza, ma voglio che rimanga preservata: dobbiamo grande gratitudine al FAI, quindi facciamo la nostra parte e aiutiamolo. 

IRENE GRANDI, cantautrice – Castello di Sammezzano

Il mio Luogo del Cuore è il Castello di Sammezzano, un parco e un castello magici nel cuore verde della Toscana. Ci andavo da piccolina e mi ricordo con il naso in su a contemplare questi soffitti così riccamente decorati… Mi sentivo in una favola. Quindi, facciamo rivivere agli italiani questa favola.

Castello di Sammezzano, Reggello (FI)

DARIO VERGASSOLA, comico – Monesteroli

Uno dei posti più belli del mondo… Si entra nelle vigne meravigliose del Parco delle Cinque Terre, ci si affaccia su questo mare straordinario con un tramonto meraviglioso, gli odori splendidi e questa scalinata che ti porta giù verso il basso. Dopo che sei arrivato con una fatica straordinaria e l’endorfina che ti prende, senti come un turbamento, un giramento di testa, una specie di vertigine che hai solo quando sei in stato di grazia, quando ti prende l’amore.  L’endorfina della fatica va nel cervello e ti comincia a girare la testa e, gira che ti rigira, vedi Monesteroli, il posto più bello del mondo.

Monesteroli, La Spezia

SIMONA IZZO, regista – Isola di Favignana e il Castello di Santa Caterina

Io vorrei chiedere al FAI di proteggere il Castello di Santa Caterina, fortezza normanna che si trova a Favignana, una delle mie isole preferite, parte dell’arcipelago delle Egadi. Si trova su un cucuzzolo e domina questa meravigliosa isola ricca di pietra arenaria, che i grandi scavatori hanno prelevato creando una sorta di templi, strutture che sembrano luoghi sacri, divini. Per non parlare poi della meravigliosa tonnara di Favignana, del porto e delle bellissime cale dove ci sono le acque più belle del mondo. Proteggete Favignana, fate qualcosa perché questa isola rimanga per sempre il gioiello che è!

MARISA LAURITO, attriceCrypta Neapolitana nel Parco Virgiliano a Piedigrotta, Napoli

L’Italia è uno dei paesi più belli del mondo ma purtroppo ci sono molte opere d’arte in disfacimento. Oggi voglio segnalare il mio luogo del cuore, dove passavo ogni giorno da bambina quando andavo a scuola: il Parco Virgiliano a Napoli. Qui c’è la Crypta Neapolitana con le tombe di Virgilio e di Leopardi. Il parco è meraviglioso ma le tombe sono in pessimo stato, e potrebbero essere recuperate e rese visitabili. Segnalate un sito che vorreste salvare e a cui vorreste assicurare il futuro!

PLATINETTE-Castello di Torrechiara, Langhirano (PR)

Per me è un castello vicino a Parma, nella località di Torrechiara. Un castello di rara bellezza, dove sono stati girati tanti film, anche internazionali, e dove si sono incontrati mia madre e mio padre. Mia madre veniva da Langhirano, mio padre dalla cittadina di Felino. Andarono a sposarsi a Torrechiara, a metà strada tra i due paesi, nella chiesetta da cui si vede il castello che domina la vallata. Fate anche voi come me, cercate nella vostra memoria un luogo, a cui siete affezionati, e segnalatelo. C’è la meravigliosa possibilità di far conoscere il nostro territorio e di farlo ripartire dalle sue bellezze: non è solo un modo per affrontare ciò che verrà dopo il coronavirus, ma è anche l’occasione per riscoprire quello che abbiamo di più bello, e che può tornare a essere splendido grazie al vostro contributo.

FRANCESCA REGGIANI, attriceCittà di Modena

In tempo di quarantena sono tutti luoghi del cuore, anche la piazzetta sotto casa mia. Ma se devo sceglierne uno, dico la Città di Modena. Mi è venuta in mente tempo fa quando ho visto un bellissimo documentario su Luciano Pavarotti, un talento straordinario, un uomo con un carisma, una simpatia e un dono eccezionali. Cosa ha evocato in me? La “Modernità” e la cultura che permea la città. E siccome mio nonno paterno era di Modena sono emersi tantissimi bei ricordi. A Modena ci sono stata molte volte, a Modena ho recitato allo Storchi. Qui c’è una forte sensibilità per l’arte, per il teatro e per la lirica. Come Modena, Modena Mo’ – e citiamo anche Vasco – tutto il nostro Paese è bellissimo: per questo voglio incoraggiare le persone a sostenere il FAI e la sua fondamentale missione di conservazione e valorizzazione del nostro magnifico patrimonio!

VINCENZO SALEMME, attoreSchiacchetiello, Bacoli

Il mio luogo del cuore ha un nome un po’ complicato, ovvero Schiacchetiello a Bacoli. Non so perché si chiami così. Si tratta della parte bassa di una collinetta nel mio paese, Bacoli, che scende nell’acqua di fronte a Miseno, la punta nord del golfo di Napoli. Su questo scoglio io andavo a fare i tuffi da ragazzino fino ai 13-14 anni, a piedi nudi; si scendeva attraverso una stradina in mezzo alle vigne d’uva e ai fichi d’india, ancora adesso ne ricordo il profumo. Vi si andava già in primavera. Bastava raggiungerla e tuffarsi in mare.

PAOLA SALUZZI, conduttriceCattedrale di Santa Maria Assunta e San Canio vescovo, Acerenza (PZ)

Il mio luogo del cuore è la millenaria cattedrale di Santa Maria Assunta e San Canio vescovo di Acerenza, vicino a Potenza. È un luogo caro perché lì ci sono i ricordi della mia infanzia, e perché la cattedrale è maestosamente bella, meravigliosa. Vi invito a segnalare su www.iluoghidelcuore.it quei siti, quei monumenti che per voi sono fonte di ricchezza e che rappresentano memoria e futuro. Mai come in questo momento abbiamo bisogno di ricaricare le energie andandole a cercare nei luoghi che amiamo di più.

SEBASTIANO SOMMA, attoreParco della Rimembranza, Napoli

Dal 1975 il Fondo Ambiente Italiano si adopera per la tutela e la salvaguardia del patrimonio storico e artistico del nostro Paese. Ogni anno durante le Giornate FAI migliaia di giovanissimi Apprendisti Ciceroni ci guidano alla conoscenza del nostro territorio e ci aiutano a farcelo amare ancora di più. Purtroppo quest’anno non è stato possibile ma il FAI continua a lavorare e tutti noi abbiamo la possibilità di sostenerlo. Tutti noi abbiamo un luogo del cuore che vorremmo sapere protetto e tutelato per sempre, anche io ne ho uno: è il Parco della Rimembranza a Napoli, un luogo tanto caro a Virgilio e tanto tanto caro anche agli innamorati. 

MASSIMO WERTMULLER, attoreAbbazia di San Galgano, Chiusdino (SI)

Il mio luogo dell’anima, luogo dello spirito perché non ho mai sentito tanta spiritualità tutta concentrata in uno stesso luogo, è a San Galgano, vicino Siena. Si tratta di una chiesetta che Galgano costruì attorno alla sua spada come primo simbolo di cristianità, con la sua elsa a croce che ancora è conficcata lì dal 1182. Monumenti come questo ci ricordano come l’uomo “passi” mentre le sue opere restino a eterna memoria, con la loro simbologia e il loro significato. Segnalate allora il vostro luogo dell’anima su www.iluoghidelcuore.it perché è bello ritrovare un senso di comunità attorno a un monumento, alla sua bellezza. Vi chiedo anche di sostenere il FAI che si occupa, con i nostri contributi, di riconquistare, curare e ricostruire, per sempre e per tutti, i tesori del patrimonio italiano.

MARIA TERESA RUTA, conduttriceMole Antonelliana, Torino

I miei Luoghi del Cuore? Io sono di Torino e quindi la Gran Madre, Superga, il Valentino, la mia parrocchia di San Bernardino, ma soprattutto la Mole Antonelliana. Qui il mio papà mi portava da piccola e io restavo con il naso in su, a bocca aperta. Andiamo sul sito e votiamo i luoghi del cuore per farli conoscere a tutti, e sosteniamo il FAI che protegge il nostro patrimonio artistico e culturale. Presto torneremo a viaggiare e le nostre bellezze saranno aperte a tutti.

PAOLO CALABRESI, attore – Via Niccolò Piccolomini a Roma

Il mio luogo del cuore è una via di Roma, via Niccolò Piccolomini, dove sono nato. In fondo alla strada si vede la Cupola di San Pietro, il Cupolone. Quando percorri il rettilineo, più ti avvicini alla Cupola più questa si allontana: è un effetto ottico, dovuto probabilmente all’allargamento del campo visivo. Vicino a casa mia abitava il grande Paolo Panelli, attore sublime, comico straordinario. Io non facevo ancora l’attore e un giorno presi coraggio e gli chiesi “Cosa serve per fare questo mestiere?” e lui mi disse: “Lo vedi il Cupolone? Lo sai chi l’ha progettato?”, “Michelangelo” risposi. E lui: “Bravo, secondo te Michelangelo per progettarlo che ha fatto?”. Dico: “Beh, avrà studiato”. E lui: “Ecco, se vuoi fare l’attore devi studiare”. Questo è stato il mio incontro con Paolo Panelli a via Niccolò Piccolomini.

Un ricordo di Giulia Maria Crespi

Se n’è andata il 19 luglio a Milano all’età di 97 anni. Giulia Maria Crespi ha attraversato il Novecento da protagonista. Educata secondo i principi della borghesia lombarda, in base ai quali “chi ha avuto molto, deve dare molto”, come amava ripetere, l’anima e l’ispiratrice del FAI (lo fondò nel 1975) era nata a Merate il 6 giugno 1923 in un’importante famiglia industriale.

Figlia unica, fu educata in casa da precettori privati, imparò le lingue e respirò l’amore per l’arte. Nel 1962 entrò nella gerenza del Corriere della Sera, partecipando in modo attivo alla gestione e impegnandosi di persona – fu soprannominata ‘la zarina’ – nella battaglia per l’ammodernamento del giornale, in consonanza con la parte più progressista dell’opinione pubblica, come racconterà poi nell’autobiografia ‘Il mio filo rosso’ (Einaudi).

Erano gli anni della direzione di Piero Ottone, delle collaborazioni di Pier Paolo Pasolini e Goffredo Parise, ma anche di Antonio Cederna, che la stessa Crespi chiamò per occuparsi di temi ambientali.

Giulia Maria Crespi

Nasce il FAI

Nel 1975 crea il Fondo Ambiente Italiano, donando all’associazione il primo bene, il Monastero romano-longobardo di Torba (VA). Sarebbero poi arrivati l’Abbazia e il borgo di San Fruttuoso donati dai principi Doria Pamphilj, il Castello della Manta (CN), la Villa del Balbianello sul lago di Como e Villa Della Porta Bozzolo a Casalzuigno (VA). Nel frattempo nascevano le Giornate Fai di Primavera, con le aperture al pubblico di luoghi normalmente inaccessibili.

Una donna forte, lungimirante, che ha sempre creduto nel lavoro di squadra, nella passione dei volontari, nella cura della Terra come fondamento per la salute dell’uomo. Sempre  attiva e instancabile, anche nell’ultimo decennio della sua vita, attenta e grata “A tutti coloro che lavorano per un mondo migliore, spargendo semi che in futuro germineranno”.
Dal 2 novembre scorso è tra coloro che riposano al Famedio, all’interno del Cimitero Monumentale di Milano. 

testo di Paola Babich

Villa Guicciardini Corsi Salviati, Sesto Fiorentino, (FI)

INFORMAZIONI:

https://www.fondoambiente.it

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