LA GRANDE LIRICA ALL’ARENA DI VERONA

LA GRANDE LIRICA ALL’ARENA DI VERONA

Il Trovatore-Arena di Verona-Foto Ennevi-Per gentile concessione della Fondazione Arena di Verona

Il Trovatore-Arena di Verona-Foto Ennevi-Per gentile concessione della Fondazione Arena di Verona

Tre mesi, cinque titoli d’opera, tre eventi speciali, 51 alzate di sipario, 80 solisti da tutto il mondo tra cui Anna Netrebko, Plácido Domingo, Lisette Oropesa, Leo Nucci, Vittorio Grigolo, Aleksandra Kurzak, Yusif Eyvazov, Saioa Hernández, Erwin Schrott, Hui He, Dmitry Beloselskiy, Tamara Wilson, Luca Salsi, Maria José Siri, Pavel Petrov, Amartuvshin Enkhbat, insieme ad illustri voci di fianco che daranno vita a La TraviataAidaIl TrovatoreCarmen e Tosca.

E poi tre serate evento: Plácido Domingo 50 Arena Anniversary Night, che celebra i 50 anni dal debutto areniano del Maestro Domingo, vera e propria leggenda del panorama operistico internazionale. La star della danza Roberto Bolle and Friends  torna per due date all’insegna della grande danza. Infine i Carmina Burana di Carl Orff diretto dal Maestro Ezio Bosso all suo debutto areniano.
E’ questa la sintesi della 97ma edizione del Festival lirico dell’Arena di Verona, il teatro all’aperto più grande e famoso del mondo, che si protrarrà fino al 7 settembre 2019.

Aida-Arena di Verona-Foto Ennevi-Per gentile concessione della Fondazione Arena di Verona

Aida-Arena di Verona-Foto Ennevi-Per gentile concessione della Fondazione Arena di Verona

Cast di star internazionali

Un cast che alterna grandi star internazionali, habitué dei più prestigiosi palchi del mondo, nomi affermati a giovani emergenti.
Ma questo è anche un cast che fotografa assai bene la diffusione davvero globale dell’opera lirica. Ormai non è più solo appannaggio della cultura occidentale, ma vera passione di tanti territori emergenti come Cina e Russia, ben rappresentati anche dal pubblico dell’Arena, da sempre il più internazionale al mondo per pubblico e interpreti.
Il Festival, che si è inaugurato con il nuovo allestimento firmato da Zeffirelli de La Traviata verdiana – somma sintesi di 60 anni di meditazione sull’amato soggetto -, vedrà l’opera proposta in 11 serate fino al 5 settembre 2019.

Sottolinea Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Arena di Verona: “Per una Fondazione come la nostra che ha sempre capitalizzato le produzioni più importanti, soprattutto quelle zeffirelliane, riproponendole come vero e proprio patrimonio estetico e culturale di Verona e dei tanti turisti che continuamente cambiano il volto al pubblico dell’Arena, anche questa Traviata aggiunge un importante capitolo al patrimonio della Fondazione i cui risultati si vedranno non solo nel 2019, ma per molti anni a venire.”

Tosca-Arena di Verona-Foto Ennevi-Per gentile concessione della Fondazione Arena di Verona

Tosca-Arena di Verona-Foto Ennevi-Per gentile concessione della Fondazione Arena di Verona

Una voce italiana canta nel “Trovatore”

L’altra grande opera immancabile a Verona, Aida di Verdi, ideata dal regista Gianfranco de Bosio nel 1982 reinterpretando il progetto originale della prima Aida in Arena creata da Ettore Fagiuoli nel 1913. Quest’anno propone alcune novità scenografiche e l’utilizzo di nuovi apparecchi illuminotecnici: moving light da 1700w, che permetteranno di intensificare in maniera significativa la luminosità. 15 le repliche in cartellone fino al 7 settembre 2019.

Nel meraviglioso Trovatore firmato ancora da Zeffirelli, dopo le tre recite pressoché sold out con la divina Anna Netrebko, avremo la bella voce italiana di Anna Pirozzi, “straordinario soprano drammatico di coloratura”. Protagonista maschile Yusif Eyvazov, il tenore azerbaigiano che insieme alla compagna Anna Netrebko porta la loro storia d’amore anche a Verona. Cinque le rappresentazioni previste dal cartellone areniano.

Arena di Verona-Foto Ennevi-Per gentile concessione della Fondazione Arena di Verona

Arena di Verona-Foto Ennevi-Per gentile concessione della Fondazione Arena di Verona

Debutta all’Arena il Maestro Ezio Bosso

Sapranno però essere all’altezza nella première di Carmen anche la bellissima uzbeka Ksenia Dudnikova e la giovane e talentuosa spagnola Ruth Iniesta, quest’ultima anche nell’appuntamento dell’11 agosto, i Carmina Burana, resi speciali dall’attesissimo debutto areniano del Maestro Ezio Bosso che confermerà in Arena un percorso artistico illuminato dal crescente consenso di critica e pubblico. Dieci le messe in scena di Carmen, fino al 4 settembre 2019.

Un altro classico areniano, Tosca di Puccini, sarà invece in scena per cinque serate, distribuite tra il 10 agosto e il 6 settembre, e sarà affidata alla direzione del Maestro Daniel Oren, mentre a Jordi Bernàcer sarà affidata la già citata serata-evento del 4 agosto Plácido Domingo 50 Arena Anniversary Night.

Arena di Verona-Foto Ennevi-Per gentile concessione della Fondazione Arena di Verona

Arena di Verona-Foto Ennevi-Per gentile concessione della Fondazione Arena di Verona

Un cast per soddisfare i melomani

Tra i cantanti del Festival non mancheranno certo presenze importanti sia in termini di voci sia sotto il profilo scenico e attoriale, dal giovane bielorusso Pavel Petrov (Alfredo della première de La Traviata), il trasversale e turbolento Vittorio Grigolo (reduce dalla sua esibizione agli Oscar e vera star del Metropolitan di New York), e il tenore americano Stephen Costello che calca i migliori palcoscenici del mondo.

Per l’edizione storica di Aida vedremo Murat Karahan (affermatosi in Arena fin dal suo debutto), Alberto Gazale e Erwin Schrott in Carmen, artista poliedrico e trasversale, il grande Luca Salsi ne Il Trovatore e il baritono per eccellenza Leo Nucci.
Giuseppe Picone, étoile internazionale e direttore del Corpo di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli, nonché popolare volto televisivo, è il coreografo dell’ultima e attesa Traviata di Franco Zeffirelli ed eccezionalmente si esibirà nella recita del 1° agosto che vedrà come protagonisti maschili Plácido Domingo e Vittorio Grigolo.
Un cast davvero intrigante per la presenza di veri protagonisti del jet set internazionale, adatto a soddisfare le aspettative dei melomani e ad incuriosire il nuovo pubblico dell’Opera a cui Arena è stata destinata per vocazione sin dalla prima rappresentazione d’opera il 10 agosto 1913 con Aida, titolo simbolo del Festival areniano.

Luca Begnoni

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