Le scuderie del Castello Visconteo nel cuore di Pavia accolgono una rassegna di oltre 150 opere nella mostra che ha per titolo “HOKUSAI, HIROSHIGE, UTAMARO, Capolavori dell’arte giapponese”, creati a cavallo tra il Settecento e l’Ottocento dai più celebrati artisti del Sol Levante.
Si tratta di un’ennesima prova di quanto in nome dell’arte e della cultura sia possibile creare un ponte, superando barriere di spazio e di tempo, e mettere persone diverse in comunicazione tra loro.

CAPOLAVORI DELL’ARTE GIAPPONESE

Donne a confronto nelle case da tè-1776- Xilografia policroma su carta da gelso-Shigemasa Kitao e Shunsho Katsushika-Arte giapponese

Donne a confronto nelle case da tè-1776- Xilografia policroma su carta da gelso-Shigemasa Kitao e Shunsho Katsushika-Arte giapponese

Le opere esposte di arte giapponese in arrivo dal Sud del Mondo

Grazie all’allestimento di VIDI, azienda specializzata non nuova a queste felici avventure, è stato possibile operare l’affascinante triangolazione. E’ dal Sud Africa infatti che giunge la maggior parte delle opere esposte, e precisamente dalla Johannesburg Art Gallery che, formatasi a partire dal 1938, è cresciuta attraverso la donazione e l’acquisizione di ben 200 stampe giapponesi. Altre opere esposte provengono da un’importante raccolta di stampe dei Musei Civici di Pavia. Si tratta di una trentina di stampe realizzate intorno al 1856 da un allievo di Toyokuni, Kunisada Utagawa, con raffigurazioni di scene di teatro kabuki.

Un’opportunità per valorizzare una parte del patrimonio artistico cittadino. Indubbio è l’influsso dell’arte sette-ottocentesca giapponese sulle opere d’arte europee, in Francia dapprima, poi in Italia e infine in Inghilterra, nella seconda metà dell’Ottocento da quando i porti giapponesi allargarono il proprio raggio di scambi dalla Cina, all’America e soprattutto all’Europa, dando origine al fenomeno del “giapponismo” che contagiò in breve collezionisti e artisti affascinati dalla nuova moda esotica venuta da tradizioni lontane.

Cernia e pagello e una pianta di nandina-1840-1842-Xilografia policroma su carta da gelso-Hiroshige-Utagawa-Arte giapponese

Cernia e pagello e una pianta di nandina-1840-1842-Xilografia policroma su carta da gelso-Hiroshige-Utagawa-Arte giapponese

Il fenomeno del “giapponismo” ripreso da molti artisti europei: la moda dell’arte giapponese

Tra questi, presenti in mostra, Edouard Manet, Henri Toulouse Lautrec, Pierre Bonnard e Camille Pissarro che rivoluzionarono le loro modalità pittoriche all’insegna della scoperta di una ritrovata semplicità di forme e colori. La mostra svolge le tematiche della pittura del “mondo fluttuante” in nove sezioni che permettono di penetrare le influenze che affascinanti atmosfere così lontane hanno prodotto, non solo nell’ambito artistico, ma nella moda, e fin tanto nell’architettura.

“L’evoluzione del colore  e della tecnica nell’arte uriyo-e”, “I maestri del paesaggio: Hokusai e Hiroshige”, “Le immagini di uccelli e fiori”, “La poesia e la letteratura nell’ukiyo-e”, “La femminilità nei suoi diversi aspetti”, “I quartieri di piacere”, “Il teatro kabuki  e i suoi protagonisti”, “Gli aspetti della vita urbana” e, ultima tappa ma forse la più intrigante, “Ukiyo-e, impressionismo e oltre” .

L'inglese al Moulin Rouge-Litografia a colori-1892-Toulouse Lautrec

L’inglese al Moulin Rouge-Litografia a colori-1892-Toulouse Lautrec

La tradizione del mondo artistico giapponese

Curatori sono Tara Weber, registrar della Johannesburg Art Gallery, Laura Aldovini, conservatore dei Musei Civici di Pavia. Paolo Linetti, direttore del Museo d’arte Orientale Collezione Mazzocchi di Coccaglio. La mostra, a varie scadenze, prevede attività collaterali, accattivanti oltre che didattiche. Workshops per adulti tra cui, “Dal gelso alla carta”, “Rilegatura giapponese”, “L’arte giapponese di recuperare le ceramiche con l’oro”, “Ecoprint” e “Xilografia giapponese”.

Conferenze “ La tecnica della xilografia e il restauro delle xilografie giapponesi”, “La corrente artistica dell’Ukiyo-e”, “ Irezumi e Horimono: il corpo come superficie decorativa”, “Miyazaki & gli altri: Un breve viaggio nel Cinema giapponese”, “La tradizione del mondo artistico giapponese: come la natura parla di sé” o ancora attività incentrate sulla cerimonia della vestizione del kimono piuttosto che sulla cerimonia del tè.

Scena teatrale-1850-Xilografia policroma su carta di gelso-Koku-Yoshitsuya-Arte giapponese

Scena teatrale-1850-Xilografia policroma su carta di gelso-Koku-Yoshitsuya-Arte giapponese

Laboratori e visite per avvicinare i giovani

Oltretutto, allo scopo d’avvicinare i giovanissimi a questo mondo lontano e ricco di tradizioni, sono stati previsti laboratori e visite guidate con intriganti titoli. “Alla scoperta del Sol Levante”, Viaggio in Oriente”, piuttosto che “Giappone, immagini lontane”. Si è pensato anche a stampare un apposito libricino e ad appendere alcune opere ad altezza occhi bambino.
Per festeggiare la domenica coinvolgendo l’intera famiglia, sono previsti eventi-laboratorio.  “Kamishibai, il “teatro di carta” del Sol Levante”, una sorta di teatro di strada del primo Novecento, precursore dei Manga. “SHODO-La via della scrittura”, disegno d’ideogrammi giapponesi con pennello, secondo varie tecniche di calligrafia. Anche “ORIGAMI – le sculture di carta” dove, piegando un foglio di carta bidimensionale, si ottengono mini sculture tridimensionali.

testo e foto di Maria Luisa Bonivento

INFORMAZIONI:

http://www.scuderiepavia.com

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